La Bella e la Notte
Capitolo: 2 - L'incendioScegli la pagina:
...sui miei pensieri, una lamiera di zinco opprimente che non lasciava scampo. Sul nastro d'asfalto premeva il battistrada liscio dei copertoni, sotto la mia auto; la strada le si snodava davanti, ingrossandosi di traffico convulso, mentre mi riportava a casa. Le luci gialle in cima ai lampioni, sollevate da terra, facevano da cornice ai fari sfuocati delle auto, che s'imbrogliavano in una matassa inestricabile di fili luminosi: a momenti parevano luminarie di Natale, cadute in strada da qualche balcone lungo il tragitto, addobbato per la prossima festività. Non si riuscivano a scorgere, sulle corsie, le strisce di vernice e le placche rifrangenti, al limite della carreggiata. Qualche squarcio, in quel velo di umidità densa e di polveri sottili che avvolgeva la periferia, faceva intravedere la sagoma delle carrozzerie, dei veicoli in circolazione; la cappa, che nell'alba livida aveva deciso di tenere la città per il collo, si proteggeva ad oltranza, con successo. Solo a fatica era trafitta dai potenti fanali fendi-nebbia, di cui erano dotati i mezzi pesanti, tir, camion, autotreni; ben altro che gli esili e sfuggenti fari delle comuni autovetture, come la mia: brancolavo al buio, o ci mancava pochissimo. Il sole, già alto, non riusciva ad avere ... [segue »]
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