La Bella e la Notte
Capitolo: 2 - L'incendioScegli la pagina:
...rivolta al barman che, dalla sua plancia di comando, con il semplice lancio di uno sguardo accigliato al buttafuori smargiasso, aveva privato costui - un paio d'ore primadel piacere di tenermi fuori dal Jazz Club. Ed il sottoscritto dell'occasione che aspettava da una vita: una scusa qualsiasi per attaccare briga con l'ammazzasette degli straccioni, col fermo convincimento di non staccarla tanto presto. La conquista del ripiano scintillante del bar non era stato indolore, in quanto avevo dovuto affrontare, e superare indenne, le ondate di frequentatori del ritrovo isabelliano; ondate compatte con sorrisi da paresi, che s'infrangevano sul blocco in metallo sottostante la bottiglieria, per venirne così ritmicamente respinte, parimenti alle onde del mare sulla scogliera. Era una nottata di piena; agli habituè si sommavano nugoli di facce nuove, con il risultato di sollevare una marea di individui che ondeggiava negli spazi del locale, alimentando un andirivieni senza fine che ne riempiva fino all'ultimo angolo libero. Nell'infernale tragitto, per raggiungere il mio desiderato Martini - da gustare con la mano libera affondata nella tasca dei pantaloni-, m'ero assicurato pestoni a non finire e numerose pedate sugli stinchi; scalciavano mica male le fanciulle, quella notte (come sempre, peraltro...). Avrei voluto chiedere ... [segue »]
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