Scritto da: Constantin Hadarag

Labirinti


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...terreno che ci trema sotto... " Quella cosa chiamata morte rispose: "in verità non dico poiché la verità non ha un'alba e tanto meno un tramonto..., non ha le vesti rattoppate dal pensiero e da ciò che voi pensate sia la parola... eppur ti dico tuttavia: se non mi riconosci come la tua amata amante, giammai riuscirai a cogliere i sacri frutti dell'oblio che vita sono seppur nel mio vertiginoso abbraccio... Soltanto il silenzio, il tacere, questa per dire "madre" di ogni qual comprensione mi può timidamente raccontare..."
Eliathan che stupido non si riteneva affatto, replicò al segno: "se anche tu silenzio sei e sempre agisci di nascosto, all'ombra della vita eppure in ogni suo passo e movimento esistente..., allora perché pesantemente passi sul mio attaccamento al vuoto e al nulla e allo stesso tempo alla vita stessa!?
La morte divenne tendenzialmente logica, stette al gioco e rispose: "sono la sfida rivolta alla volontà umana. Al desiderio. A tutto quanto. Io sono apparsa per spingervi e spronarvi a credere nell'incredibile, nell'impossibile e già, nel paradosso... In fondo sono la vita che cammina nella luce della notte!"
Eliathan considerò di avere finito il dire. La morte, non poteva essere la vita. La vita ... [segue »]

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    Scritto da: Constantin Hadarag

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    postato da , il
    Ottimo testo, intelligente e profondo

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