Scritto da: Constantin Hadarag

Labirinti


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...Disse con sguardi fulminanti: "gli abitanti del tempo non hanno il diritto di accedere ai misteri ultimi dell'esistenza se non col canto primo ed ultimo del cigno...! " Eliathan replicò sulla stessa illogica lunghezza d'onda: "hai mai amato? ". La morte, stranamente, si sentì sentimentale. "Si, rispose, una volta, in un film americano... " Eliathan sorrise. Capì che quella cosa chiamata morte aveva i suoi punti deboli. "Cos'è l'amore? " chiese Eliathan a quella cosa che si faceva chiamare morte. La morte respirò profondamente e attorno a se e al pensiero, spuntarono dal nulla teneri, variopinti, timidi ed innocenti gigli... Sono i fiori del sepolcro, disse; l'amore è il tempio in cui si cella l'origine e l'originante..."
"E tu chi sei!? " ridomandò Eliathan. La morte si senti in un certo senso messa al muro: "io sono quella cosa che si sente ora in un certo senso messa al muro, rispose, ma non è così. " E aggiunse: "nel vostro tempo l'amore è sesso, denaro, potere e carriera..., siete degni del sepolcro senza fiori!... Soltanto io posso dar significato e valore ai vostri sentimenti... " Eliathan disse: "morte, ti prego, non scendiamo in questa zona relativa e nemmeno sul ... [segue »]

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    Scritto da: Constantin Hadarag

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    postato da , il
    Ottimo testo, intelligente e profondo

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