Dialogo tra me e Sofia
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...facilmente strappare loschi servizi per i motivi anzidetti, ma queste persone non saranno mai veramente dei sudditi, anche se in apparenza s'inchinano, in quanto l'uomo non perde mai la sua libertà, che nel suo intimo rimane sempre viva, perché innata, e a qualsiasi prezzo tenterà sempre di riconquistare la stessa con tutte le sue forze: questo è il prezzo del riscatto e la dannosa riscossa".
Sì. I cosiddetti sudditi o meglio gli uomini a forza asserviti non saranno mai uomini fedeli e, quando nel tempo potranno ritornare sui loro liberi passi, si allontaneranno contenti e soddisfatti, gettando in faccia ai loro falsi padroni il loro riso amaro e canzonatorio.
"Tutto questo, amico mio, si chiama lotta continua per la sopravvivenza e non amore per la vita e per il rispetto tra gli uomini, in quanto questo effimero impero dei ricchi è destinato a capovolgersi per fortuna continuamente ed a sconvolgere gli equilibri naturali che, invece, l'applicazione dei benefici concetti della giustizia distributiva riassetta, rendendo duraturi e pacifici i rapporti tra gli uomini".
Non posso dirti altro, se non di condividere pienamente il tuo pensiero e se volessi aggiungere qualcosa, sarei veramente ripetitivo dei tuoi stessi concetti. Disporre, infatti, di servi,... [segue »]
Composto mercoledì 6 dicembre 2000
dal libro "Accenti d'amore e di sdegno" di Gino Ragusa Di Romano
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