Dialogo tra me e Sofia
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...di lussuose automobili, di lauti conti in banca produce invidia feroce in chi non ha un tetto, un lavoro, un affetto e vive nella sofferenza e negli stenti; di questo il ricco è cosciente e sa che pur pagando lautamente, non potrà mai essere fedelmente ripagato con sentimenti di affetto.
"Nessun servo, mio caro amico, è affascinato dall'incanto delle ricchezze del suo padrone, chi è servo nutre verso lo stesso un solo sentimento dominante: l'ignobile invidia, che nel suo caso e nel contesto sociale di abietta sopravvivenza, pur essendolo, non può essere definito ignobile, mancando all'uomo a forza servo i presupposti, perché la stessa non trovi terreno fertile per nascere, crescere e dilagare, producendo tanti danni, talvolta irreversibili. L'invidia nasce con la discriminazione degli uomini e la discriminazione cresce e si diffonde quando tra gli stessi non vige il migliore sistema di governo, fondato sul rispetto tra gli esseri viventi e sulla giustizia sociale, che è l'intelligente divisione dei beni, in maniera che nessun uomo abbia più dell'altro e, avendo la certezza assoluta di godere di una casa dignitosa e di un lavoro, possa riprodursi serenamente nel calore delle pareti domestiche e quindi produrre con dignità e amore per il ... [segue »]
Composto mercoledì 6 dicembre 2000
dal libro "Accenti d'amore e di sdegno" di Gino Ragusa Di Romano
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