Dalla realtà... alla poesia
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...conosco dentro la dolcezza, la tenerezza, l'intimità, il candore, la semplicità, se non entro in comunione con le cose e con le persone. La splendida umanità di noi uomini viene a galla quando cerchiamo di scrollarci di dosso, di liberarci dalla nostra superficialità, dalla grossolanità, dalla banalità, dall'esteriorità.
Guai se non cerchiamo di entrare, più spesso che ci riesce, nella cattedrale delle realtà profonde, nel mistero delle cose infinitamente piccole e infinitamente grandi. Infinitamente grandi.
Quelle che sono all'origine di sentimenti a base di umiltà, di devozione, di trepidazione. Li hai provati, spero, qualche volta. In quei momenti pronunciare la parola Dio non è davvero faticoso, non è come dire bla bla bla... certamente.
Adesso lo si capisce molto di più. Poesia è dolcezza, sì, è intimità, è tenerezza, ma è anche grandiosità, è anche immensità, è potenza, è sacralità, è divinità, è mistero. No, non è un giocattolo per sentimentali, la poesia, è realtà superiore, muovendoci nella quale si sperimenta tutta la nostra fragilità di piccoli uomini. Ma, nello stesso tempo, ci si sente come attraversati da una gioia, che si fa persino spasimo, tante volte. Anzi: hai mai pensato di fare della bellezza una ragione di amicizia? Essere ... [segue »]
Composto mercoledì 28 gennaio 2015
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