Fame Insaziabile

...un sottile taglio luminoso, poi la ferita si allargò ed entrò qualcuno. La luce che proveniva da dietro ne delineò la sagoma scura e corpulenta stagliandola con contorni neri come la pece e altrettanto vischiosi. Sentivo il suo respiro affannato alla mia destra, a ore due. Quasi un rantolo.
Aveva chiuso, serrandolo, qualcosa di meccanico o idraulico, forse una valvola o un rubinetto, perché lo sgocciolio lento e pesante cessò.
L'odore d'ammoniaca crebbe d'intensità, diventò ancora più pungente e soffocante, mentre nel cubicolo dove ero imprigionata si fece improvvisamente freddo.
Sentii tossire alla mia destra, un gorgoglio rauco e possente al tempo stesso. Una ventata di gelo lo accompagnò. Mentre il tanfo di marcio e ammoniaca sembrò aumentare.
Non saprei stabilire se era la mia mente a immaginare il tanfo di decomposizione associandolo all'ammoniaca e alla muffa, oppure che tale odore nauseabondo e dolciastro, socio della morte, aleggiasse davvero nel cubicolo di cemento.
Avevo letto che negli esseri umani il processo di decomposizione crea la formazione di vari gas: metano, solfato di idrogeno, anidride carbonica, biossido di zolfo e ammoniaca.
Ma d'altra parte il freddo che sentivo provenire dalla mia destra poteva essere anche il prodotto di un impianto frigorifero ... [segue »]