Fame Insaziabile
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...Guardai il mio uomo. Lui fissò me da dietro il fumo della sua sigaretta. Era un tipo qualunque, con una faccia anonima. Aveva addosso solo una canottiera tirata dentro un paio di jeans consunti e sporchi di grasso. Se non fosse stato per l'immenso tatuaggio a forma di drago – affascinate animale: leggende raccontano nostro vero antenato - che gli copriva parte della guancia e scendeva con sue ali e i suoi artigli fino all'altezza del polso destro, si sarebbe potuto scambiare per un commercialista.
Spense la sigaretta consumata a metà contro la mia coscia. La mia carne sfrigolò. Lui mi guardò mezzo stupito e mezzo divertito perché non emisi neanche un lamento, bensì rimasi seria e compunta ad osservarlo. I suoi occhi possedevano una luce particolare. L'avevo già vista quella luce quando ero bambina e i miei genitori mi stavano insegnando il rito conosciuto come La Mungitura. Con i miei amici osservavamo gli adulti mentre mungevano qualche esemplare della Mandria quando all'improvviso vidi un uomo fuggire urlando, passò davanti a noi ragazzini con gli occhi fuori dalle orbite. Urlava a squarciagola frasi sconnesse agitando in aria le mani.
In seguito i miei mi raccontarono che quell'uomo era un pazzo.... [segue »]
Composto lunedì 2 giugno 2008
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