L'origine della Vodka alla menta
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Valle Bormida, 20:32.
Il bar è un piccolo bar come se ne trovano in ogni piccolo paese: bancone in finto marmo, file di bottiglie (alcune dai nomi misteriosi) allineate sulla mensola dietro, espositore delle brioches vuoto, illuminazione eccessiva, tre tavolini sbilenchi, televisione accesa su un gioco a premi ad un volume decisamente alto.
Pure il barista è il tipo di barista come se ne trovano tanti: né alto né basso, né biondo né moro, decisamente insofferente. Sta asciugando con lo strofinaccio un bicchiere da birra, sempre lo stesso, da circa mezz'ora. L'unico cliente è un vecchietto appoggiato ad un angolo del bancone, di fronte ha un bicchiere a metà dal contenuto vagamente rossastro, quello che da queste parti chiamano "macchiato" (Campari e vino bianco) per distinguerlo dal "rinforzato" (Campari, vino bianco, altro Campari).
La porta si apre ed entrano tre ragazzi sulla ventina, il primo si dirige a passo spedito verso la porta in fondo a destra, gli altri due si appoggiano al bancone ad una certa distanza dal vecchietto.
"Buonasera" dice il biondo rivolto al barista, mentre il morettino guarda male il vecchietto e gli rivolge un impercettibile cenno del capo prima di rivolgersi anche lui verso il barista.... [segue »]
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