Nel rifugio dei vampiri è l'ora del ritorno dalla caccia e lentamente iniziano a rientrare tutti. Ne arriva uno che ha ancora un filo di sangue che gli cola dal bordo della bocca. "Hai fatto buona caccia?" chiedono i compagni e lui, invitandoli ad avvicinarsi alla finestra dice: "Vedete quel convento in fondo alla vallata?" E tutti rispondono: "Sì!" "Era pieno di suore, me le sono succhiate tutte." Nello sbigottimento generale arriva un altro vampiro con la bocca completamente insanguinata. "È andata bene anche a te, stasera!" esclamano i compagni. Anch'egli li invita alla finestra e dice: "Vedete quell'abbazia sulla cima della collina?" "Sì, la vediamo." "C'erano cento frati li ho seccati tutti." Si alza un brusio di invidia che viene interrotto dall'arrivo di un altro vampiro con la faccia completamente coperta dal sangue, le ali inzuppate. "Per te è sicuramente andata ancora meglio, racconta!" Anch'egli chiama i compagni alla finestra e dice: "Vedete quel campanile in mezzo al paese?" "Certo, lo vediamo." "Beh, io non l'ho visto!"
Due ragazzi frequentano insieme Scienze Politiche, poi intraprendono la carriera politica. Dopo un po' di anni il primo va trovare il secondo. Questo ha una casa enorme, con tre macchine, autista, piscina e campi da tennis.
- Senti un po', ma come hai fatto? - Eh, beh, sai... sono diventato assessore ai lavori pubblici. - Beato te... con lo stipendio che ho io altro che una casa come questa! - Beh... vuoi sapere come si fa? La vedi quella strada che passa là in fondo? - Si... perché? - È bastato farla un po' più stretta... un po' più corta... - Aaaaaaahhh, ora ho capito!
Dopo un paio di anni si ritrovano a casa dell'altro, una supermegavilla con campo da tennis, piscina, un parco macchine esagerato.
- Porca miseria... sei ancora più in gamba di me! Ma come hai fatto? - Vedi la strada là in fondo? - No. - Appunto!
Ci sono uno studente di matematica ed uno di ingegneria all'inizio di un lungo corridoio. Vedono contemporaneamente una bella ragazza in fondo allo stesso. Allora il matematico dice all'ingegnere: "Facciamo una corsa? Chi arriva primo dalla ragazza, può invitarla a cena!"
Ma a questo punto, avendoli ascoltati, interviene un professore: "Fate così: correte per tappe... percorrete ogni volta metà dello spazio che vi separa tra voi e la ragazza, poi vi fermate e poi ripartite."
"Ah! – esclama il matematico – io ci rinuncio! Non arriverò mai alla ragazza."
Invece l'amico ingegnere: "Io invece ci sto: è vero che non arriverò mai alla ragazza, però potrò avvicinarmi finché voglio!"
Una bambina fa il bagno assieme al cuginetto, allora indica il suo pisellino e dice "Mamma, mamma, ne voglio uno anch'io!" "Ma certo, cara, quando sarai grande se farai la brava ne avrai uno anche tu, e se farai la cattiva ne avrai tanti."
Test: avete la mentalità da ingegnere o quella da matematico?
Questo test si svolge in due fasi, prima di leggere la seconda parte, rispondete alla prima.
Prima parte: In una stanza ci sono un tavolino con sopra una pentola d'acqua fredda e un pacchetto di fiammiferi, accanto c'è un fornello a gas spento. Volete ottenere dell'acqua calda. Come fate? [descrivete dettagliatamente la procedura seguita]
Se avete risposto "prendo la pentola dell'acqua fredda, la metto sul fornello a gas, accendo il fiammifero e con esso il gas, aspetto che l'acqua si scaldi" o qualcosa del genere, siete nella norma, ma ancora non si può dire se siete tipo ingegnere o tipo matematico, per questo occorre la seconda parte: Stessa situazione, avete la pentola d'acqua fredda, il fornello a gas spento e i fiammiferi, e volete ottenere acqua calda, ma questa volta la pentola è già sul fornello. Come fate a ottenere acqua calda?
Se avete risposto "Accendo un fiammifero e con esso il gas" mi dispiace per voi (si fa per dire... ) ma avete una mentalità da ingegnere, perché se aveste la mentalità da matematico avreste risposto "prendo la pentola e la metto sul tavolo. A questo punto sono nel caso precedente che è già stato risolto".
Ad un uomo nasce un figlio dalla pelle molto molto scura. Chiede spiegazioni alla moglie che gli dice: "Penso che sia dovuto al fatto che ho avuto una balia di colore. Evidentemente i geni della pelle nera sono passati nel latte e io lo ho assorbiti, e così nostro figlio ha la pelle scura". L'uomo, tranquillizzato, le dà un bacio e poi va a portare la notizia della nascita a sua madre, con una foto del bambino. Sua madre guarda la foto e dice "Ma non è un po' troppo scuro?" "In effetti è scuro," risponde l'uomo, "ma mia moglie mi ha detto che da bambina ha avuto una balia di colore, per cui i geni della pelle scura sono passati nel latte, lei li ha assorbiti ed ecco che il bambino è nero. Ti pare una spiegazione plausibile?" "Ma certo! E si spiega anche un'altra cosa: quando sei nato tu io non avevo abbastanza latte per cui ti ho dato del latte di mucca. Evidentemente i geni della mucca sono passati nel latte e tu li hai assorbiti, ed è per questo che oggi tu hai le corna."
Il parroco Don Gualtiero, grande appassionato di golf, si sveglia una domenica mattina. È un'eccezionale giornata di sole e decide che quel giorno deve giocare a golf. Quindi, dice al curato che non si sente tanto bene e gli chiede se può dir Messa al suo posto.
Appena il curato se ne va, Don Gualtiero, quatto quatto, prende la macchina e, felice come una Pasqua raggiunge un campo da golf lontano un centinaio di chilometri, dove, sicuramente, non avrebbe mai incontrato nessuno della sua parrocchia.
Si prepara per la prima buca. Si guarda intorno. È da solo. Bene! Dopo tutto è domenica mattina e sono tutti in Chiesa!
Contemporaneamente, San Pietro che era seduto insieme a Dio e stavano guardando giù dal Paradiso, sbotta: "Non gliela farai mica passare liscia!"
Il Signore sospirando, risponde: "No, credo proprio di no".
Proprio in quel preciso istante, Don Gualtiero scocca il suo primo tiro. La pallina cade sul green, vicino alla buca e, rotolando piano piano ci finisce dentro. Incredibile! Un colpo impressionante! Una buca da 420 iarde in un colpo solo. Roba da fare invidia al campione del mondo di golf!
San Pietro è attonito. "Ma come" – chiede a Dio – "come hai potuto lasciargli fare un colpo del genere?"
Dio ridacchia, guarda San Pietro e risponde: "A chi credi che possa andare a raccontarlo?"
Sceondo uno sdutio de l'Uvinersità di Cmabridge, l'odrine delle lttere dnetro una praorla non è ipmortatne, la sloa cosa ipmortatne è che la pmria e l'utlima ltteera sinao nel potso giutso. Il rseto può essree in un dsiodrine più totlae e voi ptoerte smerpe lggeree sneza porblmea. Qeutso prehcè il creevllo uamno non lggee ongi ltteara una per una, ma la praloa cmoe un ttuto.
Aoccrdrinig to rscheearch at Cmabridge Uinervtisy, it deosn't mttaer in waht oredr the ltteers in a wrod are, the olny iprmoetnt tihng is taht the frist and lsat ltteer be at the rghit pclae. The rset can be ttaol mses and you can sitll raed it wouthit porbelm. Tihs is bcuseae the huamn mnid deos not raed ervey lteter by istlef, but the wrod as a wlohe.
Sleon une édtue de l'Uvinertisè de Cmabrigde, l'odrre des ltteers dnas un mto n'a pas d'ipmrotncae, la suele coshe ipmrotnate est que la pmeirère et la drenèire soeint à la bnnoe pclae. Le rsete peut êrte dnas un dsérorde ttoal et vuos puoevz tujoruos lrie snas porlbème. C'est prace que le creaveu hmauin ne lit pas chuaqe ltetre elle-mmêe, mias le mot cmome un tuot.