Non so se esista la donna ideale di ognuno so però che esistono quelle "donne ideali" che ci fanno innamorare, credo che il tuo amico non si sia costruito la donna ideale ma abbia solo ricordato le donne che ha amato, forse una o forse tutte quelle che ha incontrato tutte quelle che ha amato, l'unico modo allora per amare ancora è lasciarsi guidare da ciò che si è vissuto respirarlo forte, senza guardare ai particolari, ma come nell'ammirare un quadro guardarlo a distanza per capire quale sia il genere di bellezza che stiamo cercando, quale armonia, e così come due pittori distinti non possono produrre il medesimo quadro con gli stessi colori la stessa intensità delle pennellate, gli stessi contorni, così ogni donna è quadrò a se, con la sua bellezza con i suoi accostamenti di colori di ombre di sfumature, bisogna saper scegliere lo stile non il quadro o i particolari.......
12 anni e 6 mesi fa
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Molto Bella Aurora, la carezza come il sentimento d'amore che ne è la fucina mostra l'unicità del gesto: il gesto è unico come i lineamenti del volto che disegna, il gesto è unico come il calore avvertito, il gesto è unico come l'amore che ne è origine; il gesto è il segno di quel protendere le mani alla ricerca dell'altro che a volte è solo li a subire le nostre carezze, monumentale come un totem o un simbolo venerato, si sprigiona dallo stesso gesto la profonda idolatria che a volte proviamo ma che in alcuni casi non viene ricambiato.....!!! ****
12 anni e 6 mesi fa
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Spesso mi trovo a contemplare la marea umana come fai tu sir-jo, sento rimbombare nella mia testa quel vuoto che vivo intorno, spesso guardando la gente nelle macchine in mezzo al traffico, o la gente persa nei supermercati, quei supermercati che hanno qualcosa di selvaggio di inumano, nulla più trasmette calore, un tempo non eravamo connessi eppure il vivere socialmente era molto più soddisfacente si riusciva anche per strada a scambiare due chiacchiere senza troppa vergogna senza troppe paure, oggi forse siamo diventati troppi e troppo vuoti troppo individualisti come dici tu sir, ecco che alla fine alcuni come te non possono sottrarsi dal quel vuoto, il rumore della strada diviene un ritmo pulsante velocissimamente che diviene rumore indistinto, come una luce diafana che acceca e che non rende più visibile nulla attorno a noi, ciò che possiamo sperare a questo punto, è che come in una deflagrazione arrivi, improvvisa e subitanea, la calma, che renda visibile
nuovamente la vita così come la conosceva l'uomo un tempo, prima delle macchine, prima degli aerei, della radio, della televisione, di tutto ciò che l'uomo ha regalato al suo orgoglio di razza alla sua fame di velocità alla sua sete di evoluzione.
12 anni e 6 mesi fa
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Concordo con te Giuseppe la tua frase coglie un aspetto che viene spesso ignorato, siamo troppo abituati a tutti gli epiteti banali sull'amore che cercano di spiegarlo illustrandone ora questo ora quest'altro aspetto, l'amore ha una sola connotazione, che è quella che hai dato tu Giuseppe, l'amore non ha rabbie non ha rancori, l'amore è la felicità fatta evidente, la felicità infatti non è mai evidente a chi la vive, se non poche volte quando amiamo dal profondo la vita e non ne sentiamo il peso che grava sulle nostre spalle quando abbiamo il tempo per contemplarla e non la mancanza di tempo per disprezzarla come avviene spesso al giorno d'oggi. Per quanto concerne il dolore concordo sempre con te Giuseppe, il dolore non deve essere un arma per il nostro essere meschini ma più intelligentemente deve divenire uno strumento di trasformazione, ogni volta che viviamo un amore, un amore vero ben inteso, viviamo una muta siamo come dei bozzoli ed è demandato a chi dice di amarci la nostra completa trasformazione, possiamo rimanere eternamente dei bozzoli, fortunati in quel caso per l'intensità dell'amore e del trasporto che viviamo oppure possiamo trasformarci in seguito al dolore alla delusione vissuti, il dolore deve essere trattato alla stregua dell'amore con la medesima importanza, sarà lo stesso che ci porterà verso nuovi orizzonti, anche se è pur sempre vero che il troppo dolore finisce per renderci insensibili isolati, soprattutto per chi è profondamente sensibile nell'animo, ecco perchè, posso aggiungere a quello che già dici tu Giuseppe, nella vita di ognuno gli amori quelli veri se ne vivono un numero finito contato sulle dita di una mano, dipende dal nostro animo, in ogni amore perdiamo un po di disillusione che è l'unico alimento che rende eterno l'amore (ecco perchè oggi si avverte una così grande mancanza di amore, le persone bruciano le tappe della loro esistenza senza dare a queste ultime il loro vero valore), si arriva poi ad una senilità del cuore che ci costringe ad arrivare a patti ad accettare, quegli amori fugaci vani, quegli amori che conservano solo la parvenza di amore o che peggio ne conservano solo il nome, forse per moda o per vergogna, ma con la consapevolezza che quello che accettiamo è solo un modo per sentirsi soli e non per amare. *****
Credo che la frase di grillo voglia proprio essere una provocazione, non esiste guerra santa o di predominio o comunque violenza in generale che non nasca dall'ottusità dell'uomo ottusità intesa in senso generale....!!
12 anni e 6 mesi fa
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Con questa tua frase hai evocato un ricordo della mia infanzia mia madre che cuciva per noi figli, usava la carta velina per tracciare i modelli dei vestiti, prevalentemente per mia sorella a dire il vero, ecco forse il paragone giusto è questo: l'animo della donna è importante come la carta velina anche se non sembra avere alcuna utilità, svolge una funzione importantissima, ci aiuta a comprendere la delicatezza dell'animo delle donne, anche se poi qualcuno arriva e la stropiccia (non solo gli uomini!!)
12 anni e 6 mesi fa
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nuovamente la vita così come la conosceva l'uomo un tempo, prima delle macchine, prima degli aerei, della radio, della televisione, di tutto ciò che l'uomo ha regalato al suo orgoglio di razza alla sua fame di velocità alla sua sete di evoluzione.