C'erano stati, anche più di 1500 anni prima (ho detto 1500 per fare cifra tonda) Aristarco, Eudosso e altri, ma soprattutto Archimede, la cui opera, in gran parte perduta, fu probabilmente all'altezza non di quella di Galileo, ma di un Newton o di un Einstein. A Galileo dobbiamo il metodo sperimentale; ma anche l'inizio di una visuale specialistica delle scienze, che se è un bene quanto agli sviluppi di ogni singola branca, non lo è stato quanto alla visione d'insieme. Una volta, invece, come anche sai, scienze naturali, scienze umane e filosofia erano un tutt'uno. Se questa visuale potesse tornare in auge oggi, in una visione interdisciplinare a volo d'angelo ritenuta anch'essa vera e propria scienza, sono certo che l'umanità potrebbe progredire su una nuova direttrice, densa di grandi prospettive. Come invece sai, proprio le dottrine aristoteliche, fatte proprie dall'oscurantismo medioevale e dal suo disinteresse per le cose di quaggiù, frenarono la scienza per tutto quel lasso di tempo.
Sono comunque convinto che il problema del progresso morale è in certo qual modo collegato alla breve vita degli esseri umani. Se gli uomini, anziché 100 anni al massimo, ne vivessero 800 o 900 (come pare fosse un tempo), sarebbero in grado di far tesoro di cultura, esperienze ed errori, e sviluppare una civiltà superiore. Invece, al giorno d'oggi, chi ha capito ed è in grado di capire deve andarsene, il ricambio generale è rapidissimo, vengono su generazioni che no hanno vissuto certe esperienze, e si ripetono sempre gli stessi errori, come la storia testimonia ampiamente.
Pensa: se l'uomo vivesse 1000 anni, oggi sarebbero presenti sulla faccia della Terra, insieme, Galilei, Newton e Einstein, oltre a un mare di altri scienziati, di premi Nobel, filosofi, di politici, di "fetienti"... : )))
Io non concordo col pensiero di Corneille. Ragione ed amore non sono nemici.
L'uomo VIVE di desideri, di volontà che si traduce in azione. L'amore (per qualsiasi cosa) appartiene a questa sfera. L'amore è VITA.
La ragione però è un ausilio importante, fondamentale, cui non si può rinunziare. La ragione non muove la volontà; ma aiuta la volontà ad arrivare dappertutto.
Non li vedo quindi come nemici. Diciamo che l'amore è il motore del mondo, e la ragione il timone, lo sterzo, il freno per non ribaltarsi.
Ma nemici, no. Sono nemici solo per quelli che... si ribaltano.
11 anni e 7 mesi fa
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Grazie, Alessà. Del massone, finora non me l'aveva ancora dato nessuno. Mi sento valorizzato. : ))))))))))))))))
Mi raccomando: per il letargo scegliti un posto al riparo dalle correnti d'aria, dalle belve feroci e dagli animali molesti, soprattutto dai grilli.
11 anni e 7 mesi fa
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Insegnava la paziente attesa.
Fino al giorno in cui si potesse dire al "vento" la grande e conclusiva frase: "Ohi piecuro, è fennuta ll'evera".
(Traduzione: "o pecora, è finita l'erba").
(Chissà perché, quando penso a certi politici e a certi altri "politici", penso sempre a questa frase).
Sono comunque convinto che il problema del progresso morale è in certo qual modo collegato alla breve vita degli esseri umani. Se gli uomini, anziché 100 anni al massimo, ne vivessero 800 o 900 (come pare fosse un tempo), sarebbero in grado di far tesoro di cultura, esperienze ed errori, e sviluppare una civiltà superiore. Invece, al giorno d'oggi, chi ha capito ed è in grado di capire deve andarsene, il ricambio generale è rapidissimo, vengono su generazioni che no hanno vissuto certe esperienze, e si ripetono sempre gli stessi errori, come la storia testimonia ampiamente.
Pensa: se l'uomo vivesse 1000 anni, oggi sarebbero presenti sulla faccia della Terra, insieme, Galilei, Newton e Einstein, oltre a un mare di altri scienziati, di premi Nobel, filosofi, di politici, di "fetienti"... : )))
L'uomo VIVE di desideri, di volontà che si traduce in azione. L'amore (per qualsiasi cosa) appartiene a questa sfera. L'amore è VITA.
La ragione però è un ausilio importante, fondamentale, cui non si può rinunziare. La ragione non muove la volontà; ma aiuta la volontà ad arrivare dappertutto.
Non li vedo quindi come nemici. Diciamo che l'amore è il motore del mondo, e la ragione il timone, lo sterzo, il freno per non ribaltarsi.
Ma nemici, no. Sono nemici solo per quelli che... si ribaltano.
Mi raccomando: per il letargo scegliti un posto al riparo dalle correnti d'aria, dalle belve feroci e dagli animali molesti, soprattutto dai grilli.
Fino al giorno in cui si potesse dire al "vento" la grande e conclusiva frase: "Ohi piecuro, è fennuta ll'evera".
(Traduzione: "o pecora, è finita l'erba").
(Chissà perché, quando penso a certi politici e a certi altri "politici", penso sempre a questa frase).