Il cristianesimo (quello vero) è una religione sociale, e una religione del fare: fare agli altri ciò che si vorrebbe che gli altri facessero a noi (e non fare ciò che non si vorrebbe che gli altri facessero a noi). Quanto poi al rapporto con Dio, esso si identifica nel rapporto con gli altri (lo stesso Gesù dice che qualsiasi cosa sia stata fatta agli altri, è come fosse stata fatta a Lui, sia nel bene che nel male). E' questa la pietra di paragone con cui dobbiamo confrontarci.
Ma nel confronto siamo spesso, troppo spesso perdenti. E' su questa nostra debolezza che si fonda l'esigenza dell' "ovile comune" che è la Chiesa, con i suoi ausilli didascalici, sacramentali, dottrinali, esteriori, eccetera eccetera. Un'ovile fatto per le pecore, ma purtroppo governato solo raramente da pastori, e molto più spesso da lupi. Dunque non è la Chiesa il male, anzi essa è un'ottima cosa: il male è (come del resto avviene anche per la politica) che le pecore siano... pecoroni, nel caso di specie perché privi di autonoma luce interiore e di rapporto personale con Dio, cioè con se stessi e con gli altri.
Se posso dunque darti un consiglio, non uscire dalla Chiesa; ma anzi rivendica a voce alta la tua appartenenza ad essa (chiunque creda in Gesù Cristo vi appartiene), combattendo però senza pietà il male ed i lupi, ovunque in essa si annidino. Perché il male ed i lupi che si annidano nella Chiesa sono mille volte peggiori e più pericolosi di tutti i mali e di tutti i lupi, giacché inquinano le falde acquifere del cristianesimo.
11 anni e 10 mesi fa
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Vuol dire che d'ora in poi, a beneficio del colto e dell'inclita, stilerò i miei commenti nella lingua di Masaniello (tanto per trovarne uno che per riempirsi la pancia fece la rivoluzione...) : (((
E solo per un guizzo di sadismo, a proposito dei decessi napoletani inopinatamente filtrati attraverso le maglie del censore, tanto per cominciare lasciami citare un famoso proverbio : " 'O cucchiere te piglia c 'o ccellenzia, e te lassa c 'o chi t'è muort ". : )))
13 anni fa
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Ma nel confronto siamo spesso, troppo spesso perdenti. E' su questa nostra debolezza che si fonda l'esigenza dell' "ovile comune" che è la Chiesa, con i suoi ausilli didascalici, sacramentali, dottrinali, esteriori, eccetera eccetera. Un'ovile fatto per le pecore, ma purtroppo governato solo raramente da pastori, e molto più spesso da lupi. Dunque non è la Chiesa il male, anzi essa è un'ottima cosa: il male è (come del resto avviene anche per la politica) che le pecore siano... pecoroni, nel caso di specie perché privi di autonoma luce interiore e di rapporto personale con Dio, cioè con se stessi e con gli altri.
Se posso dunque darti un consiglio, non uscire dalla Chiesa; ma anzi rivendica a voce alta la tua appartenenza ad essa (chiunque creda in Gesù Cristo vi appartiene), combattendo però senza pietà il male ed i lupi, ovunque in essa si annidino. Perché il male ed i lupi che si annidano nella Chiesa sono mille volte peggiori e più pericolosi di tutti i mali e di tutti i lupi, giacché inquinano le falde acquifere del cristianesimo.
E solo per un guizzo di sadismo, a proposito dei decessi napoletani inopinatamente filtrati attraverso le maglie del censore, tanto per cominciare lasciami citare un famoso proverbio : " 'O cucchiere te piglia c 'o ccellenzia, e te lassa c 'o chi t'è muort ". : )))