Giuseppe Freda

Nella frase "Un amore che finisce non era amore. Perciò, se..." di Giuseppe Freda
Caro Paolo, capisco il tuo pensiero; ma io parto da un altro presupposto, che è il seguente: veniamo al mondo soli e ce ne andiamo soli. Quindi per me l'amore non è un sentimento di coppia, ma individuale.
    Questa semplice considerazione reca con sé un importante corollario: ciascuno di noi è una sorta di "filtro del mondo", e dentro ciascuno di noi il mondo e gli eventi creano immagini diverse, talora solo nelle sfumature, talora in modo radicale. Se passi una giornata con tre o quattro amici tutti veri e sinceri, e chiedi loro di fornirti un resoconto del vissuto individuale, ti rendi conto che, malgrado l'apparenza, non vi è stato un vissuto collettivo, ma un caleidoscopio di quattro o cinque vissuti diversi.
   Orbene, io credo che nell'amore si verifichi più o meno la stessa cosa. Ci sono due diversi universi che entrano in contatto; ma ciascuno conserva il proprio "filtro" e la propria chiave di interpretazione della realtà. L'amore, dunque, non è un bene di cui vi siano due comproprietari, ma in ogni rapporto ve ne sono due: ciascuno vive il "suo" amore.
    In questo contesto, ciò che a mio avviso conta è la scintilla capace di accendere il fuoco dal nulla. Questa scintilla può essere molto diversa per i due "innamorati": più superficiale o più profonda; con un peso maggiore, nell'uno o nell'altro dei due, alla fisicità, o alla fantasia, o all'ammirazione, o al rispetto, alla genialità, alla forza, alla debolezza da proteggere, alle mille cose cui si interessa l'amore. Tutto ciò che viene dopo fa parte di approfondimenti, di contemperamenti, di comprensione reciproca, di fiamme che si abbassano e si rialzano, è amore in itinere, "amore in evoluzione". Ma il vero miracolo è la scintilla. La quale, in uno stesso rapporto, può anche naturalmente scoccare più e più volte; ma ogni volta è una scoperta nuova, e diversa in ciascuno L'amore è meraviglioso quando quella scintilla scocca di continuo, questo sì. Ci si innamora continuamente.
   Insomma a mio avviso è proprio nella sensazione meravigliosa dell'innamorarsi il miracolo dell'amore, e ciò che di esso non può mai essere rinnegato. Tutto il resto, cioè l'amore in evoluzione, può durare e anche finire. Anzi: è destinato per sua natura a m0rire con noi, che non siamo eterni. Ma rinnegare quella scintilla e ciò che si è provato, se era davvero amore, è rinnegare se stessi. Perciò ritengo un assurdo quel "non ti amo più": secondo me uno che abbia amato, anche per un solo istante, mai e poi mai potrà "non amare più". Potrà andar via, semmai anche fuggire da un rapporto difficile o addirittura divenuto impossibile; ma mai non amare più. Ripeto: rinnegherebbe se stesso.
    Di solito, però,coloro che dicono "non ti amo più" intendono dire un'altra cosa: continuo ad amare una persona (anche semmai solo fantastica) CHE NON ESISTE PIU'.
    Il che è ugualmente avvilente; ma fa purtroppo parte del gioco del tempo e della vita.
12 anni e 8 mesi fa
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Nella frase "Mille giorni vivendo nell'inquietudine del tuo..." di Egizia Russo
...Perbacco, Gianluna! E io che ero convinto che quel "fa" della canzone "una marcia in fa" fosse congiuntivo o ariosto... : (((
... Neanche gerundio ??
12 anni e 11 mesi fa
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Nella frase "Il "mai" e il "per sempre" sono tempi infiniti..." di Silvana Stremiz
Yeratel, mi ricordi quel giapponese che, venti anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, venne ritrovato su una sperduta isola del Pacifico, convinto che vi fosse ancora la guerra...
   Sostieni una posizione reazionaria insostenibile.
   Lascia che anche nella tua mente prevalga la luce della verità, e fatti monaco, o quanto meno... falla finita.  : )))
12 anni e 8 mesi fa
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