Giuseppe Freda

Sergio, dovremmo nutrirci anche di umile e trascurata verità.
Alma, una correzione da "presunti tali" in "presunte tali" (la presunzione si riferisce alle verità, che sono femminili) gioverà al tuo scritto e darà maggior credito a lusinghieri giudizi; cui peraltro mi associo (9) dopo essermi permesso di darti un lume che, con grande intelligenza e umiltà, hai già ampiamente dimostrato di non disdegnare.

Se il contagio è arrivato a questo punto... vedo difficile nutrire una qualche ragionevole speranza... Sia quel che sia.
    Ma non è mai detta l'ultima parola. Anche la storia, come la speranza, è spesso irragionevole.

Quando te lo ha dato questo 1 ? Non vorrei averti "contagiato" il mio Belfagor... Ti avrei dato 8, ma ti ho dato 10 per compensare un 1 che trovo assolutamente "impossibile" per questo scritto.

Ciò che davvero lascia incantati da una visita ai luoghi di Leopardi è come stimoli del tutto usuali abbiano potuto suscitare in lui un universo così profondo di pensieri ed emozioni. Segno evidente che non è tanto la realtà esterna ciò che conta, ma il filtro che abbiamo dentro di noi.
    Il contesto sociale in cui attualmente viviamo ci impone consenso, conformità ed omologazione. Seguiamo come greggi di pecore informazioni distorte, modelli generalizzati, comportamenti stereotipi.
   Occorre a mio avviso fuggire da questi appiattimenti e coltivare la diversità.
   Porsi in atteggiamento critico e soggettivo di fronte a qualsiasi realtà.
   Al solo fine di ritrovare noi stessi e poter scorgere l'infinito che è dentro ciascuno di noi.

Tranquilla, Margherita, non può scatenarsi nessuna diatriba perché sinceramente non ho capito il tuo commento... Colgo dal tuo chiamarmi "Prof. Dott. Maestro" che forse... sei un tantino prevenuta, e non hai colto il senso del mio commento 154, assolutamente asettico  nei confronti della frase, tuoi e di chiunque, come del resto anche in precedenza... Mi limitavo a ragionare sulle opinioni tue e di sir Jo...      Retorica?? Da dove salta fuori?
   Forse faresti meglio a rileggere con più attenzione ciò che ho scritto.

Eh... ma spesso sono parole impronunziabili e inconfessabili...

No Coliandro, va bene "si può". Forse hai capito che io abbia inteso dire "potresti" scrivere. In questo caso sì, andrebbe bene "si potrebbe". Ma proprio quel "si può" esclude questo significato. Ho inteso dire: "si può scriverlo, la lingua italiana lo consente". Non esiste in ciò una proposizione ipotetica, nè potrebbe mai esservi. L'ipotesi (e il condizionale) viene dopo: se lo si facesse (ipotesi sottintesa) muterebbe la costruzione della frase.
Il senso di ciò che scriviamo dipende anche da queste piccole sfumature.
Con mille scuse a Silvana, ma non avevo modo di inviare un messaggio a Coliandro.