Giuseppe Freda

Qui si può discutere di questi problemi diffusamente, rimanendo perfettamente nel tema della frase e senza il timore di gravare gli spazi altrui di commenti "formali" non attinenti al pensiero degli autori.

Secondo me TUTTI  gli aforismi, chiunque li scriva, si fermano su un'angolazione della realtà, senza considerarla nel suo insieme. I motti brevi e taglienti sono per loro natura imprecisi, spesso esprimono idee anch'esse imprecise, e lasciano sempre adito a dubbi interpretativi o a malintesi.
     Salvo mettano in discussione se stessi; ma in questo caso non sono aforismi, perché è tipico dell'aforisma comunicare un'idea come si trattasse di una verità rivelata. Questo nella migliore delle ipotesi; nella peggiore, l'aforisma non è opera nè ricerca di verità, ma solo gioco di parole ad effetto. Nel che vi è certamente un che di artistico, ma nell'inganno del gioco di prestigio, non nella verità.

Secondo me il senso della frase entra in gioco anche in un momento antecedente, cioè quando per amor di pace, al fine di evitare continui litigi e battibecchi, si fanno all'altro troppe concessioni, che puntualmente non risultano mai sufficienti. Anche in questi casi entra in gioco la dignità, perché un amore sospettoso privo di fiducia lede la dignità stessa di chi ne è oggetto; e non è vero amore.

Sergio... per chiarirti cosa intendevo dire circa l'Arcadia, o ancor peggio i marinisti e le loro mollezze verbali, non ti accorgi che le tue chiose di natura grammaticale, sintattica, "musicale" e in definitiva meramente formale arrecano intralcio, se non addirittura nocumento al libero esprimersi dei pensieri? Lascia queste cose alle ubbìe di coloro che, arroccati su rigide e desuete posizioni scolastiche, MAI potranno ideare pensieri o poesie... e fai felicemente rotta anche tu per gli arcipelaghi variopinti della libera forma e del libero pensiero !! : )))

Io penso di Nietszche ciò che ne dice Bertrand Russell nella sua storia della filosofia occidentale, ma... certo anche lui di N. non aveva capito un accidente di niente, come tutti quelli che non lo "amano".
    Per me era un incantatore di serpenti, e molto pericoloso. Non cambio iìdea. E poi non mi serve diventarne un seguace o un estimatore: ho diverse e ben precise visuali del mondo e della vita.

Egli apparteneva forse alla più elevata e ricercata delle categorie: quella dei dotti disonesti.  : ))))))))))