Mi trovo a passare per caso nottetempo, seguendo le orme dei cari amici Vincenzo e Sergio, mi imbatto in questa frase... Devo dire che sono PIENAMENTE d'accordo con ciò che esprime.
Il punto centrale che io vi vedo è quel vivete senza paura.
La nostra abitudine ad incasellare in categorie gli esseri umani (il bello, il buono, il cat*tivo, l'intelligente, lo stu*pido, eccetera) e i rapporti con essi (il superiore, il subordinato, l'amico, il conoscente, il marito, la moglie, l'amante, eccetera) sono residui sociali di tipo scimmiesco che, quando più presto li elimineremo, meglio sarà. Siamo soliti usare nei rapporti umani una serie di messaggi codificati, stereotipi, che tendono a NASCONDERE più che ad esternare la nostra personalità ed il nostro reale pensiero. Agiamo senza spontaneità. E questo accade perché abbiamo paura. Pensiamo al domani non per costruire qualcosa (questo sarebbe giustissimo) ma per accumulare, per alzare difese, per sentirci stu*pidamente al sicuro (in realtà nessuno mai è al sicuro!) perché abbiamo paura.
Quando questa ragazza dice "parlate col cuore", non dice di non ragionare, tutt'altro: dice siate voi stessi, mostratevi agli altri per quello che siete, senza timore. Siate veri, spontanei. Io ritengo questa la massima filosofia di vita possibile. La vita è un luogo all'aria aperta in cui uscire, e correre, e rischiare anche, se occorre. Chi si chiude in un bunker muore prima del tempo.
Se poi si ha una fede, questa non è una filosofia di vita: è un imperativo categorico. La fiaccola non si mette sotto il moggio, ma in alto, bene in vista, perché possa risplendere e far luce tutto intorno.
Il mio voto è 10, con tanti auguri di riuscire a continuare su questa via.
Per Sergio: dici che "per saper vivere bisogna trovare e cercare il tempo per farlo senza affondare nel correre del dover fare! La nostra società ci ha resi schiavi di alcune cose che non lasciano emergere la vita che é in noi. ". GIUSTO. Ma proprio per questo motivo qualcuno ha detto: "uomini di poca fede, non pensate al domani", ricordandoci che gli uccelli del cielo non si affannano per cosa mangeranno o berranno domani, ma trovano ugualmente giorno per giorno il loro sostentamento. Tu vedi che questo stato di cose è assurdo? Ebbene, è inutile attendere che muti da sé: bisogna attuare una ribellione individuale. Dare fiducia allo spirito, fregandosene della materia che vuol farci paura.
Il discorso che faccio a Vincenzo è un altro. Tu sei con tutti te stesso... Perché criticare questa ragazza, che proprio questo sta dicendo: "siate voi stessi"? Secondo me hai pensato che, col dire "parlate il linguaggio del cuore", intendesse escludere la ragione. No, diceva solosiate voi stessi. In pratica ciò che dici tu, pur se con diverse e più ottimistiche sfumature.
Ritengo tuttavia normale che chi ha luce dentro di sé intenda portarla fuori, e far luce anche all'esterno. L'esterno è scuro? Ebbene, proprio per questo bisogna far luce !!
12 anni e 8 mesi fa
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Silvana, questa frase non è di Isaac Asimov, ma di un altro Isaac ben più importante per la nostra civiltà: Isaac Newton... A te l'onore e l'onere di operarne la correzione. Io non ho ben capito come si fa. : )))))))))))))
12 anni e 8 mesi fa
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Il punto centrale che io vi vedo è quel vivete senza paura.
La nostra abitudine ad incasellare in categorie gli esseri umani (il bello, il buono, il cat*tivo, l'intelligente, lo stu*pido, eccetera) e i rapporti con essi (il superiore, il subordinato, l'amico, il conoscente, il marito, la moglie, l'amante, eccetera) sono residui sociali di tipo scimmiesco che, quando più presto li elimineremo, meglio sarà. Siamo soliti usare nei rapporti umani una serie di messaggi codificati, stereotipi, che tendono a NASCONDERE più che ad esternare la nostra personalità ed il nostro reale pensiero. Agiamo senza spontaneità. E questo accade perché abbiamo paura. Pensiamo al domani non per costruire qualcosa (questo sarebbe giustissimo) ma per accumulare, per alzare difese, per sentirci stu*pidamente al sicuro (in realtà nessuno mai è al sicuro!) perché abbiamo paura.
Quando questa ragazza dice "parlate col cuore", non dice di non ragionare, tutt'altro: dice siate voi stessi, mostratevi agli altri per quello che siete, senza timore. Siate veri, spontanei.
Io ritengo questa la massima filosofia di vita possibile. La vita è un luogo all'aria aperta in cui uscire, e correre, e rischiare anche, se occorre. Chi si chiude in un bunker muore prima del tempo.
Se poi si ha una fede, questa non è una filosofia di vita: è un imperativo categorico. La fiaccola non si mette sotto il moggio, ma in alto, bene in vista, perché possa risplendere e far luce tutto intorno.
Il mio voto è 10, con tanti auguri di riuscire a continuare su questa via.
Per Sergio: dici che "per saper vivere bisogna trovare e cercare il tempo per farlo senza affondare nel correre del dover fare! La nostra società ci ha resi schiavi di alcune cose che non lasciano emergere la vita che é in noi. ". GIUSTO. Ma proprio per questo motivo qualcuno ha detto: "uomini di poca fede, non pensate al domani", ricordandoci che gli uccelli del cielo non si affannano per cosa mangeranno o berranno domani, ma trovano ugualmente giorno per giorno il loro sostentamento. Tu vedi che questo stato di cose è assurdo? Ebbene, è inutile attendere che muti da sé: bisogna attuare una ribellione individuale. Dare fiducia allo spirito, fregandosene della materia che vuol farci paura.
Il discorso che faccio a Vincenzo è un altro. Tu sei con tutti te stesso... Perché criticare questa ragazza, che proprio questo sta dicendo: "siate voi stessi"? Secondo me hai pensato che, col dire "parlate il linguaggio del cuore", intendesse escludere la ragione. No, diceva solosiate voi stessi. In pratica ciò che dici tu, pur se con diverse e più ottimistiche sfumature.
Ritengo tuttavia normale che chi ha luce dentro di sé intenda portarla fuori, e far luce anche all'esterno. L'esterno è scuro? Ebbene, proprio per questo bisogna far luce !!
A te l'onore e l'onere di operarne la correzione. Io non ho ben capito come si fa. : )))))))))))))