Per capire certe cose, purtroppo o per fortuna occorre esserci passati, anzi esserci potenzialmente dentro. : )))
Esistono vari modi per superare gli attacchi di panico, non tutti farmacologici. Quando si è ovviato al periodo acuto, in cui si presentano ad ogni pié sospinto, resta non la paura, ma... il terrore che la cosa possa ripresentarsi. E, come sai, può ripresentarsi d'improvviso, nelle condizioni più inattese; e la "escalation" è rapidissima, come una sorta di diapason che incomincia a vibrare in maniera sempre più ampia, fino ad assumere suoni mostruosi. Personalmente ho due modi, tutti miei, di bloccare l'escalation (operazione per la quale, come sai, c'è pochissimo tempo: manciate di secondi, più che minuti). Il primo è l'accettazione serena dell'ipotesi "m0rte". Nel momento in cui sei realmente pronto a mo*rire, e te ne ridi delle tue paure, lo spettro inizia a svanire, come d'incanto. A quel punto, la mia seconda arma è la concentrazione. Essa "stacca" la corrente dei meccanismi cerebrali inconsci: se guardi con concentrazione fuori di te, essendo impegnato con la MASSIMA concentrazione in una attività qualsiasi (meglio se intellettuale: la scrittura è la cosa migliore), cessi automaticamente di "ascoltarti", cioè di testare il tuo organismo per coglierne anche il più piccolo segnale di allarme, e svaniscono i motivi dell'ansia.
Ma comunque la considerazione di base è, come dicevo, quella connessa all'estrema irrazionalità della faccenda. E' quello il punto di partenza dal quale si comincia a dominare, e poi a buttar fuori a calci le nevrosi dalla nostra vita. Le pillole servono solo nelle fasi acute determinate dal non avercela fatta. Ma... si "guarisce" dalla nevrosi, e si diviene schiavi delle pillole e degli "strizzacervelli".
Poi però si impara la lezione, e si odiano entrambe, pillole e nevrosi. E si vince. Ma sempre senza spavalderia. : )))))
13 anni fa
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Cara Klara, col mio commento volevo dire che anche io ho conosciuto la religione fin dalla più tenera età; ma a me non ha fatto questo effetto, anzi l'effetto opposto. E allora? Secondo me non è Dio o la religione il colpevole che voi cercate, bensì gli esseri umani che ve lo hanno... propinato anziché donato. Dovreste dunque liberarvi dell'influsso di quegli esseri umani, non di Dio, che non c'entra nulla...
13 anni fa
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Voto 10. Bella.
Certo uno sgabello è un po' poco...
Ma è un realistico attrezzo per sogni.
Almeno se cadi non ti fai gran che male.
Conosco gente che è caduta da grattacieli...
13 anni e 6 mesi fa
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Pochi giorni fa è m0rto il mio cagnolino. Non sapeva parlare: era necessario che lo capissi guardandolo negli occhi; e lui capiva perfettamente i miei stati d'animo.
Ovviamente, ciò può succedere anche tra esseri umani; ma lo ritengo un "giochino" inutile, perché tra esseri umani esiste la possibilità di parlare, di spiegarsi, di "aprirsi".
Secondo me,insomma, è ovvio che tra gente che si ama reciprocamente ci si capisca anche senza parlare; ma il non parlare e attendere che gli altri ci capiscano lo ritengo una sorta di giochino derivante molto spesso da scottature precedenti o da problemi psicologici non superati, cui è meglio, proprio tra persone che si amano, sostituire una totale apertura mentale e del proprio cuore.
Se non si dicono chiaramente le cose a chi si ama, a chi le diremo? A chi se ne frega ????? : ))))
Se poi si teme che l'altro possa colpirci "proprio" sui "punti deboli" che gli abbiamo manifestato, allora c'è diffidenza: l'esatto opposto dell'amore.
13 anni fa
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Per esserne contagiati occorre però esservi predisposti (probabilmente per motivi di ereditarietà). Altrimenti, si può stare tranquilli che non vi sarà contagio. Vi sono poi taluni che sanno bene di essere immuni, ma fingono di esserne stati contagiati. Il colmo dell' ... immunità. : ))
***** !!!
13 anni fa
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Esistono vari modi per superare gli attacchi di panico, non tutti farmacologici. Quando si è ovviato al periodo acuto, in cui si presentano ad ogni pié sospinto, resta non la paura, ma... il terrore che la cosa possa ripresentarsi. E, come sai, può ripresentarsi d'improvviso, nelle condizioni più inattese; e la "escalation" è rapidissima, come una sorta di diapason che incomincia a vibrare in maniera sempre più ampia, fino ad assumere suoni mostruosi. Personalmente ho due modi, tutti miei, di bloccare l'escalation (operazione per la quale, come sai, c'è pochissimo tempo: manciate di secondi, più che minuti). Il primo è l'accettazione serena dell'ipotesi "m0rte". Nel momento in cui sei realmente pronto a mo*rire, e te ne ridi delle tue paure, lo spettro inizia a svanire, come d'incanto. A quel punto, la mia seconda arma è la concentrazione. Essa "stacca" la corrente dei meccanismi cerebrali inconsci: se guardi con concentrazione fuori di te, essendo impegnato con la MASSIMA concentrazione in una attività qualsiasi (meglio se intellettuale: la scrittura è la cosa migliore), cessi automaticamente di "ascoltarti", cioè di testare il tuo organismo per coglierne anche il più piccolo segnale di allarme, e svaniscono i motivi dell'ansia.
Ma comunque la considerazione di base è, come dicevo, quella connessa all'estrema irrazionalità della faccenda. E' quello il punto di partenza dal quale si comincia a dominare, e poi a buttar fuori a calci le nevrosi dalla nostra vita. Le pillole servono solo nelle fasi acute determinate dal non avercela fatta. Ma... si "guarisce" dalla nevrosi, e si diviene schiavi delle pillole e degli "strizzacervelli".
Poi però si impara la lezione, e si odiano entrambe, pillole e nevrosi. E si vince. Ma sempre senza spavalderia. : )))))
Certo uno sgabello è un po' poco...
Ma è un realistico attrezzo per sogni.
Almeno se cadi non ti fai gran che male.
Conosco gente che è caduta da grattacieli...
Ovviamente, ciò può succedere anche tra esseri umani; ma lo ritengo un "giochino" inutile, perché tra esseri umani esiste la possibilità di parlare, di spiegarsi, di "aprirsi".
Secondo me,insomma, è ovvio che tra gente che si ama reciprocamente ci si capisca anche senza parlare; ma il non parlare e attendere che gli altri ci capiscano lo ritengo una sorta di giochino derivante molto spesso da scottature precedenti o da problemi psicologici non superati, cui è meglio, proprio tra persone che si amano, sostituire una totale apertura mentale e del proprio cuore.
Se non si dicono chiaramente le cose a chi si ama, a chi le diremo? A chi se ne frega ????? : ))))
Se poi si teme che l'altro possa colpirci "proprio" sui "punti deboli" che gli abbiamo manifestato, allora c'è diffidenza: l'esatto opposto dell'amore.
***** !!!