Yeratel, se ti riferisci ai commenti dall'1 al 4, mi erano in verità parsi indirizzati a comprendere il senso della frase. In particolare il commento di Elisabetta, ma anche il tuo appena successivo.
Trattandosi di una frase di Seneca (noto filosofo eclettico-stoico precettore di Nerone, che per tutto ringraziamento lo fece uccidere: dimmi la verità, quasi quasi lo approvi :), mi è parso ovvio che l'UNICA interpretazione possibile ne potesse esser fatta alla luce del pensiero filosofico dell'autore.
In verità non mi ero accorto che fosse in corso un momento faceto. Ma quand'anche fosse stato in corso, credo che chiunque possa convenire che debbano esser le facezie a cedere il passo ad un serio commento della frase, e non viceversa. Tanto più che spiegazioni erano state palesemente richieste dalla comune amica Elisabetta: la sua richiesta mi pare fosse intesa a comprendere la frase, piuttosto che a farne oggetto di ludibrio.
Ciò premesso, ritengo per certo che pensieri e parole sia un sito eminentemente culturale, per sua stessa vocazione. E non credo che i miei commenti alla frase di Seneca possano esservi considerati fuori luogo. Mi spiace che essi abbiano disturbato le tue facezie in un sito aperto al pubblico, ma credo che aver spiegato cosa significhi questa frase di Seneca valga forse un pò di più di farneticazioni del tutto fuori luogo, su Maya, Babilonesi ed Egizi.
E poi: ti ho fatto anche un parallelo tra il calendario Maya e il grande anno degli stoici, dando un senso a quelle farneticazioni...cosa potevo fare di più? : )))
Fine della trasmissione.
13 anni e 1 mese fa
Risposte successive (al momento 8) di altri utenti.
Scusami Elcoche, ma visto che la tua domanda, come un colpo di fucile, ha fatto fuggire come d'incanto i farfalloni che si rincorrevano festosi su questo post, vorrei dire due parole al Cataldo, che invano ha sperato di avermi zittito con le sue funamboliche elucubrazioni.
Vincenzo, la tua teoria "non scolastica" mi appare come un purée di Eraclito e Parmenide: il divenire diviene essere, il non essere non è nulla, e dunque tutto ciò che appare E'.
Hai trovato la maniera giusta per far rivoltare nella tomba sia Parmenide che Eraclito: e a ben pensare anche il tuo ispiratore Nietszche, che, giunto all'altro mondo, avrà finalmente ben capito l'assurdo delle sue dottrine e la loro pericolosità, e subirà di certo la pena di averti indotto in errore. : )))
"Se tu sei in una tua particolare verità che non coincide con la mia, rimani fedele ai tuoi compagni, io cercherò i miei. Mi comporto in questo modo non per egoismo ma umilmente e sinceramente. È tuo interesse, e mio, e di tutti gli uomini vivere nella verità, per quanto a lungo abbiamo indugiato nella menzogna." Questa frase allude a una liberazione individuale dettata dalla SINCERITA'. Non c'è alcuna verità universale cui questa frase faccia riferimento.
"E' il primo passo verso la libertà di spirito e non postula un fine . ma un inizio. " Questo lo scrivi tu... Ebbene, mi sembra ovvio che l'inizio e LA fine possono essere in antitesi, non l'inizio e IL fine. Mi sembra che questa frase esprima l'inizio di un'azione rivolta AL FINE (parziale) della libertà di spirito.
Ora, dicevo io, questa verità individuale, che è sincerità connessa al solo fine della libertà di spirito, è solo un primo passo: conseguita la libertà individuale, che è un MEZZO, occorre poi vedere a quali fini indirizzare questa libertà. Altrimenti si rimane con la libertà di... essere e valere nulla.
La testa è leggera come una piuma, Vincenzo. : )))
Quanto al calcolo delle probabilità, è matematica, mica Barbanera.
Pensa che addirittura, attraverso calcoli probabilistici, si sta riuscendo a scoprire un determinismo nei moti caotici convettivi dei gas, cosa che veniva ritenuta il fenomeno casuale per eccellenza, ancora più casuale dei numeri al lotto...!
Perciò è il caso di andarci piano con gli assiomi. Non facciamo come con la velocità insuperabile della luce, di cui 3 giorni dopo fu scoperto il superamento...
Insomma per dirla tutta: se fra 3 giorni sbarcano gli extraterrestri a Torino, tu che figura ci fai? :)))
Trattandosi di una frase di Seneca (noto filosofo eclettico-stoico precettore di Nerone, che per tutto ringraziamento lo fece uccidere: dimmi la verità, quasi quasi lo approvi :), mi è parso ovvio che l'UNICA interpretazione possibile ne potesse esser fatta alla luce del pensiero filosofico dell'autore.
In verità non mi ero accorto che fosse in corso un momento faceto. Ma quand'anche fosse stato in corso, credo che chiunque possa convenire che debbano esser le facezie a cedere il passo ad un serio commento della frase, e non viceversa. Tanto più che spiegazioni erano state palesemente richieste dalla comune amica Elisabetta: la sua richiesta mi pare fosse intesa a comprendere la frase, piuttosto che a farne oggetto di ludibrio.
Ciò premesso, ritengo per certo che pensieri e parole sia un sito eminentemente culturale, per sua stessa vocazione. E non credo che i miei commenti alla frase di Seneca possano esservi considerati fuori luogo. Mi spiace che essi abbiano disturbato le tue facezie in un sito aperto al pubblico, ma credo che aver spiegato cosa significhi questa frase di Seneca valga forse un pò di più di farneticazioni del tutto fuori luogo, su Maya, Babilonesi ed Egizi.
E poi: ti ho fatto anche un parallelo tra il calendario Maya e il grande anno degli stoici, dando un senso a quelle farneticazioni...cosa potevo fare di più? : )))
Fine della trasmissione.
Vincenzo, la tua teoria "non scolastica" mi appare come un purée di Eraclito e Parmenide: il divenire diviene essere, il non essere non è nulla, e dunque tutto ciò che appare E'.
Hai trovato la maniera giusta per far rivoltare nella tomba sia Parmenide che Eraclito: e a ben pensare anche il tuo ispiratore Nietszche, che, giunto all'altro mondo, avrà finalmente ben capito l'assurdo delle sue dottrine e la loro pericolosità, e subirà di certo la pena di averti indotto in errore. : )))
"E' il primo passo verso la libertà di spirito e non postula un fine . ma un inizio. " Questo lo scrivi tu... Ebbene, mi sembra ovvio che l'inizio e LA fine possono essere in antitesi, non l'inizio e IL fine. Mi sembra che questa frase esprima l'inizio di un'azione rivolta AL FINE (parziale) della libertà di spirito.
Ora, dicevo io, questa verità individuale, che è sincerità connessa al solo fine della libertà di spirito, è solo un primo passo: conseguita la libertà individuale, che è un MEZZO, occorre poi vedere a quali fini indirizzare questa libertà. Altrimenti si rimane con la libertà di... essere e valere nulla.
La testa è leggera come una piuma, Vincenzo. : )))
Pensa che addirittura, attraverso calcoli probabilistici, si sta riuscendo a scoprire un determinismo nei moti caotici convettivi dei gas, cosa che veniva ritenuta il fenomeno casuale per eccellenza, ancora più casuale dei numeri al lotto...!
Perciò è il caso di andarci piano con gli assiomi. Non facciamo come con la velocità insuperabile della luce, di cui 3 giorni dopo fu scoperto il superamento...
Insomma per dirla tutta: se fra 3 giorni sbarcano gli extraterrestri a Torino, tu che figura ci fai? :)))