Mah, credo che Vincenzo non intendesse dare risposte alla cara amica Dana, ma ribadire a me, con il massimo effetto scenico (che può in certi casi, cioè di fronte al volo pindarico del sentimentalismo poetico-romantico, derivare solo dall'uso della volgarità), la sua avvilente e bieca visuale meramente materialistica, meccanicistica e sensuale dell'amore uomo-donna, da lui ampiamente esplicitata nei commenti 18-20.
Con ciò non lo perdono della volgarità , ma escludo che l'attacco fosse rivolto ad interventi femminili, che avrei in caso contrario, essendo "padrone di casa", tutelato senza esitazioni.
13 anni e 2 mesi fa
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La fede non è qualcosa di nostro, ma un regalo, un dono. Quando la si ha, si "sente" quel "qualcosa", e tutto appare certo, scontato. Il "perderla" altro non è che una prova, un altro dono, che serve perché noi possiamo lottare DA SOLI, e misurare se siamo capaci, senza quel dono, di trovare la via... più o meno da soli. Insomma, se riusciamo camminare con le nostre gambe. Di questa sorta di "abbandono" da parte di Dio, padre Pio parlava continuamente nelle sue lettere a Raffaelina Cerase. E' un caso contemplato, anche i santi lo hanno sperimentato, e non denota abbandono, ma predilezione da parte di Dio. La prova serve a temprare, non a distruggere.
13 anni e 2 mesi fa
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Con ciò non lo perdono della volgarità , ma escludo che l'attacco fosse rivolto ad interventi femminili, che avrei in caso contrario, essendo "padrone di casa", tutelato senza esitazioni.