Giuseppe Freda

Nella frase "Cari dolcissimi fratelli di ricerca mai..." di Giuseppe Freda
Secondo me era meglio il biscotto. Con la grappa possono ubriacarsi, e se ne trovi qualcuno che ha l"ubriacatura violenta"...
13 anni e 2 mesi fa
Nella frase "Amare e diffidare è come volare coi piedi per..." di Giuseppe Freda
Sottile ironia... Sì, a colpi di clava...
13 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "Se sapessi chi sono, mi condurresti per mano a..." di Giuseppe Freda
Ti rispondo con un famoso frammento (18) di Eraclito: se uno non spera, non potrà trovare l'insperabile, perché esso è difficile da trovare e impervio.
Dunque si aspetta; ma nella speranza.
13 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "Vieni. Corriamo veloci sull'erba che dorme..." di Giuseppe Freda
Sono rigenerazioni, anzi resurrezioni quasi miracolose: miracoli di speranza e di fiducia operati dall'essere amati.
13 anni e 2 mesi fa
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Nella frase "Dici di aver trovato. Ritieni di aver capito..." di Giuseppe Freda
Grazie, Tina e Silvana, dei vostri graditi commenti.
Il problema della verità è duplice: prima trovarne il seme, poi coltivarlo fino al germoglio, alla pianta e al frutto.
Ma anche il frutto deve innanzitutto essere un frutto di umiltà: perché la verità è nascosta e sfaccettata, e molti cadono nell'errore di possederla.
13 anni e 2 mesi fa
Nella frase "Bisogna tacere e far tacere tutto intorno a sé..." di San Pio da Pietrelcina (Padre Pio)
"Bucare il muro percettivo".
In queste quattro parole, Giulio, è la chiave.
Quella che riteniamo realtà non è il reale, ma solo percezione distorta. Il reale è oltre questa nostra "realtà".
Ma anche il reale e le sue arti sono poca cosa di fronte alla luce del vero.
Hai dunque ragione nel distinguere il santo dallo sciamano: ciò non esclude che entrambi possano muoversi sul medesimo territorio del "reale", come su quello della realtà materiale.
Distinguere questi tre piani, però, si può solo per via di una percezione più elevata, che conduca a riconoscere la fallacia dei sensi e del potere.
Il potere è infatti attributo del reale, non del terzo piano, dove impera solo l'amore, e ogni altra cosa è follia.
Per Vincenzo: la filosofia di Nietzsche si colloca nettamente sul piano del reale, e perciò fa molta presa. Ma non può che cedere di fronte ai livelli superiori dell'essere.
13 anni e 2 mesi fa
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