Per Dana: la maggior parte della gente di certe esperienze non parla, perché teme il ridi*colo. E ha ragione. Io non lo temo, perché non può darmi alcun problema: ormai sono fuori da certi problemi, e posso parlare. Concordo tuttavia sulla circostanza che certe esperienze possano avere effetti diversi su persone diverse. Una condivisione purtroppo non sempre è possibile.
L'ESP. Io l'ho visto all'opera. Anche in me stesso, ma non solo. Non è originato da noi. E' viceversa una percezione che probabilmente dipende da un nuovo rudimentale organo di senso che tutta l'umanità prima o poi svilupperà a livello elevato. Niente di strano, se pensi che le vertebre caudali sono il residuo atrofizzato della coda che non abbiamo più. Per l'evoluzione c'è tempo.
Tuttavia una cosa è vera: per ora non è fruibile a comando. Sono come fulmini improvvisi che ti si accendono nella mente, dandoti la certezza di un qualcosa che viene immediatamente o successivamente confermato esatto. Ma non puoi di solito, per quanto tu possa concentrarti, produrre quei fulmini. Dico "di solito", perché talora si può, anche per un'ora o due, quando cioè il fenomeno è duraturo. Ma è come tenere stabile una stazione radio debole su una macchina che corre in autostrada. Prima o poi svanisce.
E poi brucia molta, troppa energia.
13 anni e 5 mesi fa
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L'ESP. Io l'ho visto all'opera. Anche in me stesso, ma non solo. Non è originato da noi. E' viceversa una percezione che probabilmente dipende da un nuovo rudimentale organo di senso che tutta l'umanità prima o poi svilupperà a livello elevato. Niente di strano, se pensi che le vertebre caudali sono il residuo atrofizzato della coda che non abbiamo più. Per l'evoluzione c'è tempo.
Tuttavia una cosa è vera: per ora non è fruibile a comando. Sono come fulmini improvvisi che ti si accendono nella mente, dandoti la certezza di un qualcosa che viene immediatamente o successivamente confermato esatto. Ma non puoi di solito, per quanto tu possa concentrarti, produrre quei fulmini. Dico "di solito", perché talora si può, anche per un'ora o due, quando cioè il fenomeno è duraturo. Ma è come tenere stabile una stazione radio debole su una macchina che corre in autostrada. Prima o poi svanisce.
E poi brucia molta, troppa energia.