Tina, non ti ho offeso.
Se lo ritieni, non ho che fare...
E' un percezione tua.
Io non sono d'accordo con quanto espresso in quel commento, e l'ho detto chiaro.
Che fosse opera di tuo figlio, non sapevo.
Ma quand'anche l'avessi saputo, si trattava di un commento antipatico nei confronti di una tua amica (ti cito solo una frase: "Raramente mi espongo a critiche,
ma nel leggere questa tua poesia,
la tentazione di farlo m'ha travolto...").
Manco si trattasse di uno scritto zeppo di strafalcioni.
E poi?
Le critiche erano del tutto soggettive.
Come del resto tutte le critiche artistiche.
E dico: tuo figlio, da come scrive, non mi sembra un ragazzino. Non potevi quanto meno pregarlo di iscriversi direttamente al sito, e partecipare le sue opinioni, pur palesando di essere tuo figlio, ma senza fare uso del tuo nick e del tuo avatar ?
E' una questione di stile, ancora non ci posso credere.
Tuttavia non mi sento offeso dal tuo commento: la tua anima delicata mi è troppo cara.
E mi sarà cara comunque, qualunque cosa tu possa pensare di me.
Del resto, non mi offendo mai. Mi reputo superiore a questo sentimento.
Anzi: mi spiace, non sapevo nè potevo credere si trattasse di tuo figlio.
Lo avessi anche solo immaginato, pur con dolore per Flavia, avrei taciuto.
Ma sempre e solo per motivi di stile.
Quello che penso comunque ormai l'ho detto.
Nè credo sia offensivo, nè nei confronti tuoi, nè nei confronti di tuo figlio.
Ho solo espresso la mia opinione, come lui la sua.
Ripeto: percepisci un'offesa che non esiste.
Con affetto - Pino
13 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 20) di altri utenti.
Il mondo è oggi pieno di gente che fa di tutto per apparire ciò che non è. E non parlo solo di uomini politici, ma di una sorta di costume sociale diffuso. Tuttavia ha ragione piuma: alla lunga ciascuno appare per quel che è. Perché, a saper guardare, viene sempre prima o poi l' "angolazione di luce" adatta a mettere in chiaro qualsiasi realtà si tenti di nascondere.
13 anni e 5 mesi fa
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Se lo ritieni, non ho che fare...
E' un percezione tua.
Io non sono d'accordo con quanto espresso in quel commento, e l'ho detto chiaro.
Che fosse opera di tuo figlio, non sapevo.
Ma quand'anche l'avessi saputo, si trattava di un commento antipatico nei confronti di una tua amica (ti cito solo una frase: "Raramente mi espongo a critiche,
ma nel leggere questa tua poesia,
la tentazione di farlo m'ha travolto...").
Manco si trattasse di uno scritto zeppo di strafalcioni.
E poi?
Le critiche erano del tutto soggettive.
Come del resto tutte le critiche artistiche.
E dico: tuo figlio, da come scrive, non mi sembra un ragazzino. Non potevi quanto meno pregarlo di iscriversi direttamente al sito, e partecipare le sue opinioni, pur palesando di essere tuo figlio, ma senza fare uso del tuo nick e del tuo avatar ?
E' una questione di stile, ancora non ci posso credere.
Tuttavia non mi sento offeso dal tuo commento: la tua anima delicata mi è troppo cara.
E mi sarà cara comunque, qualunque cosa tu possa pensare di me.
Del resto, non mi offendo mai. Mi reputo superiore a questo sentimento.
Anzi: mi spiace, non sapevo nè potevo credere si trattasse di tuo figlio.
Lo avessi anche solo immaginato, pur con dolore per Flavia, avrei taciuto.
Ma sempre e solo per motivi di stile.
Quello che penso comunque ormai l'ho detto.
Nè credo sia offensivo, nè nei confronti tuoi, nè nei confronti di tuo figlio.
Ho solo espresso la mia opinione, come lui la sua.
Ripeto: percepisci un'offesa che non esiste.
Con affetto - Pino