Giuseppe Freda

Questo post miracolosamente si ripopola di emozioni e nobili sentimenti a più di un mese dall'ultimo commento.
Basta: tra poco mi farete piangere, anche se la salsedine non si è mutata nè in sale, nè in salsa, e anche se già sono ampiamente sommerso di lacrime.
Tuttavia, Flavia, ti richiamo ai tuoi impegni filosofici: Liside, ma soprattutto Fedone, Protagora e Gorgia.
Non te lo direi, se col mio ottavo senso non ti avessi visto tra le mani quella che mi è parsa una copia di "Vogue"...   : (

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni (Shakespeare: e aveva ragione..).
Niente di strano, quindi, che la verità si celi non nei sogni, e neanche nella realtà fisica che è anch'essa sogno, ma nell'unica cosa che esiste, cioè nella nostra sfera soggettiva, nella FORZA del nostro credere e desiderare e sentire e volere fermamente. E' lì che si combatte la battaglia per la conquista della Terra.

Grazie, Flavia, anche a nome di Vincenzo !

(Vicié, tu che ne pensi...? Secondo me era uno sfottò...)

Flavia, una domanda seria, cui vorrei una risposta seria: credi nella reincarnazione?

Flavia, non temere, ci penso io. **********

Bellissimo e sintetico, quest'ultimo commento di Tina.
E mi viene da pensare che, come tutte le espressioni veramente poetiche, si distacca dalla  circostanza occasionale per cui fu vergato, e può essere utilizzato per ogni evenienza.

Esempio:

Tizio... Tizio...! (Invocazione indirizzata a un Tizio qualsiasi)

Se tu sapessi quanto mi stai sulle ba*lle!

È la sacrosanta "VERITÀ".

Anche chi priva del diritto di vivere un altro essere umano fa, di fatto, parte della vita. Se gli infliggiamo una pena di mo*rte, ci ergiamo a giudici ed arbitri della vita, con ciò abbassandoci al suo stesso livello. Bisogna piuttosto (ovviamente) impedire che possa fare altro male, il che si può conseguire con misure meno drastiche.