Secondo: guarda che io non "alliscio" il pelo a nessuno. Leggiti i commenti che ho scritto oggi a proposito di Bruno, di Galileo e di Bellarmino.
Forse lo liscio a te, per levarti dalla testa con le buone questo Nietsche della malora.
Ma ti rendi conto che NON E' UN PENSATORE, ma solo uno peseudo profeta????? Gibran è INFINITAMENTE meglio di lui.
L'ho comprato il libro, nelle ed. Adelphi, come TU mi hai indicato. Ti cito dalla 4a di copertina: "(...) è sempre stato il libro più letto di N., ma al tempo stesso è il suo libro di enigmi, protetto da saldi sigilli (:::)- N. fu del tutto conscio di questo doppio carattere dello Z., e in certo modo di tutta la sua opera. In una lettera del 1884 scriveva: "Chissà quante generazioni dovranno trascorrere per produrre alcune persone che riescano a sentire dentro di sé ciò che ho fatto! "(Già questa affermazione è, ai miei occhi, rivoltante. La prima cosa che un maestro dovrebbe insegnare è l'umiltà). E prosegue: " E anche allora mi terrorizza il pensiero di tutti coloro che, ingiustificatamente e del tutto impropriamente, si richiameranno alla mia autorità. Ma questo è il tormento di ogni grande maestro dell'umanità (che modestia: identico a Socrate. E poi, chissà perché, Gesù Cristo questo tormento non lo ha mai avuto): egli sa che, in date circostanze del tutto accidentali, può diventare con la stessa facilità una sventura o una benedizione per l'umanità".
In questo è stato profeta: del suo superuomo il nazismo si è nutrito a dismisura, fino agli orrori che conosciamo.
Malgrado ciò, ero pronto a sorbirmi, per amor tuo, tutte le 400 e più pagine di ca**ate; ma me ne sento moralmente liberato, perché mi rendo conto che tu non vuoi ragionare, non vuoi dialogare, non vuoi confrontarti, ma vuoi solo affermare lo strapotere di questo volgare gaglioffo, che ha preso per il sedere intere generazioni.
Ma ti rendi conto che l'UNICO terreno che possiamo avere in comune è la ragione? E per il resto, tu puoi volartene via con il tuo Nietsche, ed io con il mio Cristo? E cosa potrà mai unirci di diverso? Solo un squallida prospettiva in cui tu possa sperare che il tuo maestro illumini me, e io che il mio illumini te??
Io ti sfido a mettere alla prova le tue idee, e a confrontare Nietsche con Gesù Cristo. E a vedere chi dei due valga davvero la pena seguire. Ma questa sfida non la raccoglierai: ti rifugerai nel tuo misterioso castello di aforismi e oscure sentenze. E finché farai questo, rimarrai chiuso alla voce del vero, che senti sì, ma fuorviata dalle sentenze di questo maledetto, satanico pseudoprofeta.
Gesù Cristo è uno spartiacque dal quale non si può prescindere: o con lui, o contro di lui (l'ha detto lui). Ebbene, io sono con lui. Ma senza incensi, giaculatorie e frasi fatte. Chiarisci anche tu da che parte stai. Chiariscilo dentro di te, dico, prima che con altri.
Mi hai voluto allo scoperto, e allo scoperto sono venuto. Credo sinceramente di poterti essere utile, perché ho fatto un cammino duro, e ho esperienza di tante cose.
E ti restituisco al centuplo la tua frase: chi non fa i conti con le mie ragioni, e con Gesù Cristo in primis, prima o poi sarà obbligato a farli.
Con affetto - Pino
(PS: lo so che questa è una scossa elettrica. Ma certe volte ci vuole l'elettrochoc).
13 anni e 6 mesi fa
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Forse lo liscio a te, per levarti dalla testa con le buone questo Nietsche della malora.
Ma ti rendi conto che NON E' UN PENSATORE, ma solo uno peseudo profeta????? Gibran è INFINITAMENTE meglio di lui.
L'ho comprato il libro, nelle ed. Adelphi, come TU mi hai indicato. Ti cito dalla 4a di copertina: "(...) è sempre stato il libro più letto di N., ma al tempo stesso è il suo libro di enigmi, protetto da saldi sigilli (:::)- N. fu del tutto conscio di questo doppio carattere dello Z., e in certo modo di tutta la sua opera. In una lettera del 1884 scriveva: "Chissà quante generazioni dovranno trascorrere per produrre alcune persone che riescano a sentire dentro di sé ciò che ho fatto! "(Già questa affermazione è, ai miei occhi, rivoltante. La prima cosa che un maestro dovrebbe insegnare è l'umiltà). E prosegue: " E anche allora mi terrorizza il pensiero di tutti coloro che, ingiustificatamente e del tutto impropriamente, si richiameranno alla mia autorità. Ma questo è il tormento di ogni grande maestro dell'umanità (che modestia: identico a Socrate. E poi, chissà perché, Gesù Cristo questo tormento non lo ha mai avuto): egli sa che, in date circostanze del tutto accidentali, può diventare con la stessa facilità una sventura o una benedizione per l'umanità".
In questo è stato profeta: del suo superuomo il nazismo si è nutrito a dismisura, fino agli orrori che conosciamo.
Malgrado ciò, ero pronto a sorbirmi, per amor tuo, tutte le 400 e più pagine di ca**ate; ma me ne sento moralmente liberato, perché mi rendo conto che tu non vuoi ragionare, non vuoi dialogare, non vuoi confrontarti, ma vuoi solo affermare lo strapotere di questo volgare gaglioffo, che ha preso per il sedere intere generazioni.
Ma ti rendi conto che l'UNICO terreno che possiamo avere in comune è la ragione? E per il resto, tu puoi volartene via con il tuo Nietsche, ed io con il mio Cristo? E cosa potrà mai unirci di diverso? Solo un squallida prospettiva in cui tu possa sperare che il tuo maestro illumini me, e io che il mio illumini te??
Io ti sfido a mettere alla prova le tue idee, e a confrontare Nietsche con Gesù Cristo. E a vedere chi dei due valga davvero la pena seguire. Ma questa sfida non la raccoglierai: ti rifugerai nel tuo misterioso castello di aforismi e oscure sentenze. E finché farai questo, rimarrai chiuso alla voce del vero, che senti sì, ma fuorviata dalle sentenze di questo maledetto, satanico pseudoprofeta.
Gesù Cristo è uno spartiacque dal quale non si può prescindere: o con lui, o contro di lui (l'ha detto lui). Ebbene, io sono con lui. Ma senza incensi, giaculatorie e frasi fatte. Chiarisci anche tu da che parte stai. Chiariscilo dentro di te, dico, prima che con altri.
Mi hai voluto allo scoperto, e allo scoperto sono venuto. Credo sinceramente di poterti essere utile, perché ho fatto un cammino duro, e ho esperienza di tante cose.
E ti restituisco al centuplo la tua frase: chi non fa i conti con le mie ragioni, e con Gesù Cristo in primis, prima o poi sarà obbligato a farli.
Con affetto - Pino
(PS: lo so che questa è una scossa elettrica. Ma certe volte ci vuole l'elettrochoc).
Adesso ho capito tutto.
Potevi dirlo prima, no?