Neanche la fede, secondo me, conduce da sola a Dio: o meglio, con la sola fede ognuno può invasarsi della fede che vuole, ce ne sono esempi a non finire nella storia (anche nel campo di pseudo religioni cristiane). Secondo me ci vogliono a braccetto tutte e due: fede e ragione. Se poi c'è un terzo elemento, la percezione, ancora meglio. Ma di questo tertium quid mi sono ripromesso di non parlare per ora.
Gli animali: secondo me hanno lo spirito anche loro. L'ho detto in un altro commento, che se un domani mi ammettono in Paradiso senza i cani e i gatti che ho amato, faccio fagotto e me ne vado.
Perché ne ho parlato. Te lo spiego. Ho avuto 3 animali cari, due cani e un gatto. Non sono uno che li va a cercare: sono loro che cercano me, e io li tengo con me come amici. Ebbene, ben due di questi tre avevano percezioni strane. Ma torniamo ad un argomento che preferisco non toccare ora. Comunque, per sintetizzare: almeno quei due avevano percezione di qualcosa di diverso, di superiore alla sfera della ordinaria percezione. Non dico di Dio, per carità; ma fiutavano situazioni particolari, in certe situazioni particolari. Ecco perché ho parlato degli animali.
Ultimo: non sono della nobile associazione "oppiacei per tutti alla modica cifra di quattro o cinque omelie all'anno". : )) Sono semplicemente uno che ha cercato (e cerca ancora), qualcosa ha trovato, e mette a disposizione i suoi percorsi, e - perché no - se richiesto, le sue esperienze e i suoi progetti. Ognuno è quello che è, ha vissuto ciò che ha vissuto, vede e sente quello che vede e sente.
Comunque non faccio proselitismo: anche perché non saprei in quale associazione portare l'eventuale proselita, se non in quella del cammino e della ricerca personale.
That's all.
Un amore che finisce è una vita, anzi un universo che finisce.
Non vi è poesia o altro sentire che possa lenire la tristezza che provo nell'assistere ogni giorno ad amori che muoiono.
Forse perché in un sacrario del cuore ne custodisco da molti molti anni alcuni che non riesco ad abbandonare al loro destino di oblìo.
Ma ne sono contento: se li tengo lì, restano vivi, a colori di alta definizione, come tanti universi incantati, tipo quello di never ending story. : )))
E' ormai un MIO patrimonio: qualcosa di cui non intendo assolutamente disfarmi.
No. Si soffre, anche molto, ma è meglio non dimenticare. Perché perdere una parte della propria vita?
13 anni e 6 mesi fa
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Il mio non figura rigettato. Avevo scritto 4 parole: Hurrà with Dario Pautasso.
Rigettato per... apologia di reato?? : )))
Ma no: mi avrebbero avvertito.
Comunque non vedo cosa ci sia d male a parlare del problema della contraccezione in Africa. Signore censore...
Per punizione, di nuovo Bennato.
13 anni e 6 mesi fa
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*****!
Vorrei far notare che ci vuole coraggio, per un'oprazione del genere.
Conosco gente che, per "superare" un dolore (parlo di dolori dell'animo), fa di tutto per dimenticare, per "distrarsi". Invece l'operazione giusta è tenere quel dolore ben presente, per elaborarlo, per "metterlo a capitale". Il dolore va capitalizzato, così come ogni altra esperienza.
Se facciamo così, ci accorgiamo che il dolore è una scala. Anzi: un ascensore rapidissimo.
13 anni e 6 mesi fa
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Gli animali: secondo me hanno lo spirito anche loro. L'ho detto in un altro commento, che se un domani mi ammettono in Paradiso senza i cani e i gatti che ho amato, faccio fagotto e me ne vado.
Perché ne ho parlato. Te lo spiego. Ho avuto 3 animali cari, due cani e un gatto. Non sono uno che li va a cercare: sono loro che cercano me, e io li tengo con me come amici. Ebbene, ben due di questi tre avevano percezioni strane. Ma torniamo ad un argomento che preferisco non toccare ora. Comunque, per sintetizzare: almeno quei due avevano percezione di qualcosa di diverso, di superiore alla sfera della ordinaria percezione. Non dico di Dio, per carità; ma fiutavano situazioni particolari, in certe situazioni particolari. Ecco perché ho parlato degli animali.
Ultimo: non sono della nobile associazione "oppiacei per tutti alla modica cifra di quattro o cinque omelie all'anno". : )) Sono semplicemente uno che ha cercato (e cerca ancora), qualcosa ha trovato, e mette a disposizione i suoi percorsi, e - perché no - se richiesto, le sue esperienze e i suoi progetti. Ognuno è quello che è, ha vissuto ciò che ha vissuto, vede e sente quello che vede e sente.
Comunque non faccio proselitismo: anche perché non saprei in quale associazione portare l'eventuale proselita, se non in quella del cammino e della ricerca personale.
That's all.
Non vi è poesia o altro sentire che possa lenire la tristezza che provo nell'assistere ogni giorno ad amori che muoiono.
Forse perché in un sacrario del cuore ne custodisco da molti molti anni alcuni che non riesco ad abbandonare al loro destino di oblìo.
Ma ne sono contento: se li tengo lì, restano vivi, a colori di alta definizione, come tanti universi incantati, tipo quello di never ending story. : )))
E' ormai un MIO patrimonio: qualcosa di cui non intendo assolutamente disfarmi.
No. Si soffre, anche molto, ma è meglio non dimenticare. Perché perdere una parte della propria vita?
Rigettato per... apologia di reato?? : )))
Ma no: mi avrebbero avvertito.
Comunque non vedo cosa ci sia d male a parlare del problema della contraccezione in Africa. Signore censore...
Per punizione, di nuovo Bennato.
in particolare a livello economico: banche, società di auditing, eccetera.
Vorrei far notare che ci vuole coraggio, per un'oprazione del genere.
Conosco gente che, per "superare" un dolore (parlo di dolori dell'animo), fa di tutto per dimenticare, per "distrarsi". Invece l'operazione giusta è tenere quel dolore ben presente, per elaborarlo, per "metterlo a capitale". Il dolore va capitalizzato, così come ogni altra esperienza.
Se facciamo così, ci accorgiamo che il dolore è una scala. Anzi: un ascensore rapidissimo.