Ringraziamento cumulativo per tutti e quattro, con grave ritardo dovuto alla circostanza che solo da poco sono rientrato nel sito, postando anche nuove cose (che però rimangono tuttora sub judice: gli esami non finiscono mai). In compenso, vi ho inseriti tutti nella mia lista di amici, sempre che vi faccia piacere!...
13 anni e 7 mesi fa
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Ho sempre ritenuto doveroso fissare i pensieri, per poter poi ruminarli pian piano, e insieme per lasciarli palpitare di un qualche attimo di vita, prima che svaniscano inghiottiti dai fatti e dal tempo.
Per Granconsiglio (che mi sembra un "ruminante" come me): riflettere sì, ma ancor più ti auguro di sentire, percepire, vivere il tuo infinito.
Per Dana, innanzitutto un inciso: splendidi, quegli occhi azzurri. Darei non so cosa perchè fossero vivi. Nel merito, la coscienza dell'infinito è miracolo prevalentemente notturno, che si accende mentre tante piccole, dolcissime fabbriche di sogni, tutte collegate tra loro, sono inconsapevolmente al lavoro. E' dunque da incriminare non tanto la colazione, quanto la cena...
Per Gaetano: potrei risponderti che l'amore, in quanto aspettativa e/o fatto, entra nel conto, tantissimo al denominatore e sempre troppo poco al numeratore; ma... ti direi una (pur coerente e razionalissima) bugia. L'amore è il succo della vita, è il risultato: è l'infinito stesso, ciò che muove l'Universo intero ("amor che muove il sole e le altre stelle").
Un grazie di cuore a tutti e tre per aver letto le mie piccole cose.
13 anni e 7 mesi fa
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Molto bella anche questa. Quei granelli di sabbia, lo sai, sono bombe di gioia pronte ad esplodere. Quanto al tempo, non passa mai (per le cose importanti) semplicemente perché non c'è, quantunque appaia esattamente il contrario. Perciò, ove dovessi in futuro rivederla e limarla (a me capita spesso), sostituirei il "mai passato" con "mai nato". Suonerebbe anche meglio, forse. Riflettici e fammi sapere. Naturalmente avvertimi anche e soprattutto se mi ritieni pazzo: senza timore, non sarebbe la prima volta.
13 anni e 7 mesi fa
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Meglio non aver MAI ragione. Un proverbio napoletano, distillato di antica sapienza, ammonisce infatti che "la ragione è dei fessi". E... non mi dire che ho ragione... : ))
13 anni e 7 mesi fa
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Per Marco: purtroppo il presente, sospeso tra un attimo e l'altro, è di natura esclusivamente soggettiva, come del resto la vita intera. Il sole non è dunque una bella vincita al lotto, o una qualsiasi vittoria di Pirro (della serie denaro, salute, amore, successo eccetera), ma un sole interiore: il sole nascosto nel profondo dell'anima, prigioniera tra bieche mura e tutta intenta ad aprire le proprie finestre. Per Rossella: inutile dirti brava, bella, eccetera. Ti giunga però per intero il conforto della comprensione. La tua radio è sulla sintonia giusta!
Che bello scoprire nelle tue poesie (finalmente!) non il solito ciarlare di maniera, ma un resoconto, sia pur dolente, di vita vissuta... Ciò che vorrei però porre in chiaro è che (come tu sicuramente sai bene) la sensibilità, che pur conduce al dolore, è in realtà la chiave, direi l'arma invincibile, che ci apre la via alla comprensione profonda dell'universo intero. E dunque questo dolore, alla fin fine, è un ricostituente dello spirito, una sorta di benefico cibo degli dèi; fuggirlo o rinunziarvi sarebbe fallire la prova. Perché, quando viene il dolore, il bello deve ancora venire. E il bello siamo noi. Scusami lo sproloquio, ma le cose che so, le devo dire. E' più forte di me.
13 anni e 7 mesi fa
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Ciao, nei tuoi scritti c'è un'ape (anzi un moscone) che sta volando di fiore in fiore, posandosi ora qua, ora là. Questo fiore è, nella sua semplice struttura, molto bello. Le molte parole spesso impediscono il fluire immediato del sentire, che è fatto di piccoli lampi di luce. Riuscire ad esprimerli è il succo della poesia, e illumina la vita.
13 anni e 7 mesi fa
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Per Granconsiglio (che mi sembra un "ruminante" come me): riflettere sì, ma ancor più ti auguro di sentire, percepire, vivere il tuo infinito.
Per Dana, innanzitutto un inciso: splendidi, quegli occhi azzurri. Darei non so cosa perchè fossero vivi. Nel merito, la coscienza dell'infinito è miracolo prevalentemente notturno, che si accende mentre tante piccole, dolcissime fabbriche di sogni, tutte collegate tra loro, sono inconsapevolmente al lavoro. E' dunque da incriminare non tanto la colazione, quanto la cena...
Per Gaetano: potrei risponderti che l'amore, in quanto aspettativa e/o fatto, entra nel conto, tantissimo al denominatore e sempre troppo poco al numeratore; ma... ti direi una (pur coerente e razionalissima) bugia. L'amore è il succo della vita, è il risultato: è l'infinito stesso, ciò che muove l'Universo intero ("amor che muove il sole e le altre stelle").
Un grazie di cuore a tutti e tre per aver letto le mie piccole cose.