In effetti ho scritto io quelle parole, per l'esattezza qui, commento #33.
Mi sembra però doveroso precisare che la frase originale va contestualizzata essendo la stessa, nelle mie intenzioni, una sorta di ironica risposta al precedente commento.
Inoltre non sapevo dell'inserimento della frase da parte di Paul Mehis (che comunque ringrazio). Tale frase adesso farà il paio con un'altra inserita tempo fa da Bea-flando: non male per uno che non pubblica e non pubblicherà nulla!
Infine, altra doverosa precisazione: se considerassi la suddetta frase come aforisma gli darei un significato meno poetico di quello che qui sembra avere...
13 anni e 11 mesi fa
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In una stanza, per quanto ben illuminata, c'è sempre un qualche angolo che resta in ombra: lì una torcia può servire.
E' anche vero però che alcune stanze, oltre ad essere illuminate, sono anche desolatamente vuote...
13 anni e 11 mesi fa
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Salvatore Grieco,
se c’è una cosa che ritengo sostanzialmente poco proficua, se non del tutto inutile, è litigare. E infatti, come è possibile evincere dal tono dei miei commenti, non ho mai inteso percorrere tale strada, preferendo la via del dialogo e del chiarimento. Forse non sono stato abbastanza umile e chiaro nel porti le mie domande; forse l’ironia che ho spruzzato in alcune frasi te ne ha fatto fraintendere lo scopo; ebbene, se sono incorso in uno di questi errori, ti prego di scusarmi. Il mio unico e solo intento era ed è capire. In tal senso ti chiedo di rileggerti il mio comm. #25 poiché in esso, ad eccezione della prima parte volutamente ironica, è la mia più intima essenza a prendere voce, a manifestare un reale e genuino desiderio di conoscenza, di apprendimento, di comprensione, di chiarezza. Io ti ringrazio del tuo considerarmi persona molto preparata e di grande intelligenza ma la verità su di me è quella che io stesso ho scritto nel predetto comm. #25: sono, sostanzialmente e qualitativamente, un ignorante consapevole. E in questo caso sono l’ignorante che chiede sinceramente e concretamente aiuto a chi, come te, è senza alcun dubbio persona di grande intelligenza, di adeguata cultura e, credo, anche notevole esperienza di vita.
Non far sì che questa mia richiesta di aiuto resti inascoltata! Io non concordo affatto con la soluzione di Antonino Gatto: la via del silenzio assoluto altro non è che un litigare muto. Sarebbe una sconfitta. Per te. Per me. Per chiunque altro abbia letto delle nostre parole.
Non rendere paradossale questa situazione! Ho interpretato male le tue parole? Bene! Spiegamele e chiudiamo lì la vicenda. Che non è pretestuosa, come tu dici, è reale, concreta, scritta nero su bianco e raccontata in versi. Io capisco che la mia richiesta possa infastidirti ma prova ad immaginare il fastidio che potresti provare se scoprissi, un giorno, che qualcuno da qualche parte ti tira in ballo senza motivo esprimendo giudizi severi di cui non comprendi la natura! La mia richiesta sarà anche fastidiosa ma è del tutto legittima. Ti ho chiesto solo di spiegarmi, di farmi capire.
Io non ti ho offeso in alcun modo.
Non offendere te stesso tacendo.
13 anni e 11 mesi fa
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Antonino Gatto, mi sa che tu non hai capito nulla.
I lidi verso cui navigherò non prefigurano una mia dipartita da questo sito: proprio ora che mi sto divertendo? E no! Per lido intendevo questa pagina: mi sposterò su altre. Altre pagine, altre genti, altri modi di pensare. Non lo faccio per snobbare te: sei piuttosto distante dal mio pensiero ma in fondo mi stai simpatico! No, vado in quelle pagine perché quelli che snobbano te sul serio (tanto da porti ai vertici di una particolare classifica) hanno un tarlo che li assilla: sapere il mio nome. Pecore e lupi in fondo hanno la stessa natura (tranquillo Antonino, l'inciso è per Bea...).
Ora: non vorrai che io lasci con tale angoscioso dubbio quella persona? Giammai! Fra l'altro mi sentirei terribilmente in colpa se il suo stato mentale si alterasse divenendo simile al tuo!
Per questo vado. Ma ti tengo d'occhio...
Yeratel, gli amici si riconosco dalle piccole cose. Grazie per non avermi sognato!
un grazie anche a Silvana Stremiz che ha interpretato correttamente il mio pensiero del comm. #49.
P.S. Antonino Gatto, se posso permettimi un consiglio, abbandonerei definitivamente la storia di Santippe: non fa più ridere e comincia pure ad annoiare... ;-)
13 anni e 11 mesi fa
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Mi sembra però doveroso precisare che la frase originale va contestualizzata essendo la stessa, nelle mie intenzioni, una sorta di ironica risposta al precedente commento.
Inoltre non sapevo dell'inserimento della frase da parte di Paul Mehis (che comunque ringrazio). Tale frase adesso farà il paio con un'altra inserita tempo fa da Bea-flando: non male per uno che non pubblica e non pubblicherà nulla!
Infine, altra doverosa precisazione: se considerassi la suddetta frase come aforisma gli darei un significato meno poetico di quello che qui sembra avere...
E' anche vero però che alcune stanze, oltre ad essere illuminate, sono anche desolatamente vuote...
se c’è una cosa che ritengo sostanzialmente poco proficua, se non del tutto inutile, è litigare. E infatti, come è possibile evincere dal tono dei miei commenti, non ho mai inteso percorrere tale strada, preferendo la via del dialogo e del chiarimento. Forse non sono stato abbastanza umile e chiaro nel porti le mie domande; forse l’ironia che ho spruzzato in alcune frasi te ne ha fatto fraintendere lo scopo; ebbene, se sono incorso in uno di questi errori, ti prego di scusarmi. Il mio unico e solo intento era ed è capire. In tal senso ti chiedo di rileggerti il mio comm. #25 poiché in esso, ad eccezione della prima parte volutamente ironica, è la mia più intima essenza a prendere voce, a manifestare un reale e genuino desiderio di conoscenza, di apprendimento, di comprensione, di chiarezza. Io ti ringrazio del tuo considerarmi persona molto preparata e di grande intelligenza ma la verità su di me è quella che io stesso ho scritto nel predetto comm. #25: sono, sostanzialmente e qualitativamente, un ignorante consapevole. E in questo caso sono l’ignorante che chiede sinceramente e concretamente aiuto a chi, come te, è senza alcun dubbio persona di grande intelligenza, di adeguata cultura e, credo, anche notevole esperienza di vita.
Non far sì che questa mia richiesta di aiuto resti inascoltata! Io non concordo affatto con la soluzione di Antonino Gatto: la via del silenzio assoluto altro non è che un litigare muto. Sarebbe una sconfitta. Per te. Per me. Per chiunque altro abbia letto delle nostre parole.
Non rendere paradossale questa situazione! Ho interpretato male le tue parole? Bene! Spiegamele e chiudiamo lì la vicenda. Che non è pretestuosa, come tu dici, è reale, concreta, scritta nero su bianco e raccontata in versi. Io capisco che la mia richiesta possa infastidirti ma prova ad immaginare il fastidio che potresti provare se scoprissi, un giorno, che qualcuno da qualche parte ti tira in ballo senza motivo esprimendo giudizi severi di cui non comprendi la natura! La mia richiesta sarà anche fastidiosa ma è del tutto legittima. Ti ho chiesto solo di spiegarmi, di farmi capire.
Io non ti ho offeso in alcun modo.
Non offendere te stesso tacendo.
I lidi verso cui navigherò non prefigurano una mia dipartita da questo sito: proprio ora che mi sto divertendo? E no! Per lido intendevo questa pagina: mi sposterò su altre. Altre pagine, altre genti, altri modi di pensare. Non lo faccio per snobbare te: sei piuttosto distante dal mio pensiero ma in fondo mi stai simpatico! No, vado in quelle pagine perché quelli che snobbano te sul serio (tanto da porti ai vertici di una particolare classifica) hanno un tarlo che li assilla: sapere il mio nome. Pecore e lupi in fondo hanno la stessa natura (tranquillo Antonino, l'inciso è per Bea...).
Ora: non vorrai che io lasci con tale angoscioso dubbio quella persona? Giammai! Fra l'altro mi sentirei terribilmente in colpa se il suo stato mentale si alterasse divenendo simile al tuo!
Per questo vado. Ma ti tengo d'occhio...
Yeratel, gli amici si riconosco dalle piccole cose. Grazie per non avermi sognato!
un grazie anche a Silvana Stremiz che ha interpretato correttamente il mio pensiero del comm. #49.
P.S. Antonino Gatto, se posso permettimi un consiglio, abbandonerei definitivamente la storia di Santippe: non fa più ridere e comincia pure ad annoiare... ;-)