Bea, hai ragione: esistono infinite sfumature. Ma non credi che ad indagarle tutte ci vorrebbero infinite vite?
Il problema non è essere daltonici o meno: bisogna acquisire consapevolezza del fatto incontrovertibile che "infinite" sfumature nascono, per mescolanze successive, da soli tre colori primari. Allo stesso modo tra il bianco e il nero ci sono infinite tonalità di grigio. Voler distinguere i "colori" di base non mi sembra così disdicevole: a scegliere tra le sfumature si corre il rischio di "dimenticarsi" il colore di base.
13 anni e 10 mesi fa
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Mi oppongo anche io.
La lista è condivisibile tanto che la manderei a Fazio & Saviano per probabili future trasmissioni. Ma è, appunto, solo una lista.
Facile scrivere mi oppongo.
Più difficile scrivere propongo…
E infatti (comm. #5) qual è la tua proposta?
”L'unica cosa da fare è lasciare che il lento rigenerare delle cose pulisca quanto di putrido ed infesto c'è nella grande vasca della vita: la nostra società”. Cioè? Accettare quell’inerzia che stigmatizzi nel tuo primo mi oppongo???
Tanto valeva scrivere di aspettare il prossimo Diluvio universale…
La lista è buona. Ma la proposta mi sembra davvero pessima…
13 anni e 10 mesi fa
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Una società potrà dirsi culturalmente evoluta quando una donna si ricorderà di controllare l'olio lubrificante nel motore della propria autovettura e la smetterà di utilizzare lo specchietto retrovisore per verificare la propria bellezza...
13 anni e 10 mesi fa
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Vincenzo Cataldo, il tuo modo di vedere esprime, come sempre, inossidabile coerenza. L'ironia di Troisi incupisce perché è poesia, Benigni invece fa ridere perché è un professionista della risata. Esattamente come anche Bea fa rilevare.
Ciò ci riporta indietro di qualche commento: la Poesia non fa ridere...
13 anni e 10 mesi fa
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Armanda, grazie per la conferma...
Vincenzo Cataldo, non devi scusarti di nulla: il tuo è chiaramente un peccato veniale. Io mi ricordo del nodo gordiano perché l'adolescente svogliato che fui rimediò una figuraccia scolastica associando quell'espressione ad un qualche segreto potere di Flash Gordon...
Il problema non è essere daltonici o meno: bisogna acquisire consapevolezza del fatto incontrovertibile che "infinite" sfumature nascono, per mescolanze successive, da soli tre colori primari. Allo stesso modo tra il bianco e il nero ci sono infinite tonalità di grigio. Voler distinguere i "colori" di base non mi sembra così disdicevole: a scegliere tra le sfumature si corre il rischio di "dimenticarsi" il colore di base.
La lista è condivisibile tanto che la manderei a Fazio & Saviano per probabili future trasmissioni. Ma è, appunto, solo una lista.
Facile scrivere mi oppongo.
Più difficile scrivere propongo…
E infatti (comm. #5) qual è la tua proposta?
”L'unica cosa da fare è lasciare che il lento rigenerare delle cose pulisca quanto di putrido ed infesto c'è nella grande vasca della vita: la nostra società”.
Cioè? Accettare quell’inerzia che stigmatizzi nel tuo primo mi oppongo???
Tanto valeva scrivere di aspettare il prossimo Diluvio universale…
La lista è buona. Ma la proposta mi sembra davvero pessima…
Ciò ci riporta indietro di qualche commento: la Poesia non fa ridere...
La poesia non di chi la scrive, è di chi gli serve.
Qui per verifica (dal sec. 29 in poi)
Vincenzo Cataldo, non devi scusarti di nulla: il tuo è chiaramente un peccato veniale. Io mi ricordo del nodo gordiano perché l'adolescente svogliato che fui rimediò una figuraccia scolastica associando quell'espressione ad un qualche segreto potere di Flash Gordon...