Anche chi non è condannato è sottoposto alla giustizia. Non si può fuggire agli dei e alla sapienza degli uomini.
Composta sabato 10 novembre 2018
Anche chi non è condannato è sottoposto alla giustizia. Non si può fuggire agli dei e alla sapienza degli uomini.
Le leggi sono scritte dai ricchi, la giustizia è tradotta dai potenti.
Non esiste giustizia senza fatica.
La giustizia non è per tutti. È per chi ha soldi più di tutti.
La mafia nasce per responsabilizzare e destabilizzare il sistema, e quanto più il sistema si limita a essere uguale per tutti ognuno avrà diritto e dovere di avere.
La legge dovrebbe essere uguale e legale per tutti come si dice in aula tribunale. Il giudice non equivale senza l'uguale legge. L'uguaglianza non simila e non è una personalità che per legge rassomiglia all'uomo.
La parola più inconsistente del vocabolario è giustizia.
Sul bisogno di tante persone, il cui unico desiderio è solo quello di lavorare dignitosamente, ci sono furfanti che si arricchiscono, calpestando ogni loro diritto. La loro malvagità si fa grande proprio perché consapevoli dell'assenza delle istituzioni, che al posto di agire con fermezza e buon senso, rimangono indifferenti.
È così abile l'artigiano del male, da saper intagliare ragioni persino nel legno della Giustizia.
Il bravo avvocato ha abiurato il motto della legge del più forte, ma coltiva l'ambizione di essere più forte della legge.