Scritta da: Giovanni Battista Quinto
L'amor che adesso non c'è più, forse amore non è mai stato!
Composta venerdì 20 gennaio 2017
L'amor che adesso non c'è più, forse amore non è mai stato!
Continuiamo a serbar timori e tensioni nei confronti d'una natura "matrigna", arcigna per molti, ma non proviamo alcuna paura per le "solide costruzioni" che alleviano in apparenza i nostri dolori. Sono queste le vere illusioni!
Avverto forte nel mio cuore il bisogno di andar via da uno stato mediocre, che ci ha abbandonati da tanto tempo; da uno stato in cui le raccolte di denaro, per le emergenze o le calamità, vengono utilizzate per risolvere i fatti personali; mentre i cittadini, abbandonati alla triste ed amara realtà, vivono di nulla e così periranno: nel nulla!
Uno stato che non tutela i diritti dei cittadini, non è uno stato; ancor più democrazia! È soltanto fanghiglia, mescolata ad infinito egoismo ed a spregevole ipocrisia!
Mai perdere la speranza! Talvolta le esperienze negative ci vengono incontro per farci voltare pagina e per permetterci di scegliere un capitolo migliore, che sappia farsi leggere con semplicità e che sia in grado di risolvere il nostro desiderio di amore e di serenità interiore.
Siate testimoni d'onestà, serbando in cuor immediato e sincero bisogno di lealtà; di profonda umanità.
Non sempre la vita asseconda le nostre aspettative. Forse perché ha in serbo per noi esperienze più gradevoli ed importanti d'un semplice desiderio.
Chi vive di male, il male si ritrova; nel cuore e nella vita.
Preferisco la solitudine, anziché proseguire un'amicizia, rivelatasi nel tempo, falsa ed opportunista.
Anche nella nebbia più intensa è possibile cogliere uno spiraglio di luce che possa condurre alla serenità dei sensi.
La ragione si conquista con il tempo e, ancor più, con le esperienze.