Scritto da: Rigo L. Michelle
in Diario (Delusioni)
Era libera da ogni vincolo, eppure, troppe ombre in superficie e nelle scarpe, si sentiva ancora prigioniera.
Composto martedì 2 marzo 2010
Era libera da ogni vincolo, eppure, troppe ombre in superficie e nelle scarpe, si sentiva ancora prigioniera.
Ti diranno che sei una nullità quando non sapranno vedere in te le infinite immensità.
Leccatevi le ferite fino a guarire, poi rialzatevi e continuate per la vostra strada, perché chi vi ha ferito si scaverà la fossa da sola.
Le persone si nascondono dietro a falsi sorrisi e belle parole. Ma prima o poi si dimostrano realmente per quelle che sono, basta dare solo tempo al tempo.
Non dire "ci sentiamo dopo" se poi non hai intenzione di farlo, non dire "ci sentiamo domani", se domani non chiamerai. Mentre tu vivi serenamente, io attendo inutilmente.
Devo imparare a non farmi più in quattro per le persone, di essere più egoista e pensare prima di ogni cosa a me stessa.
Il mio cuore è stato dilaniato, fatto a pezzi, usato e poi gettato, ma nonostante le sue profonde ferite non cessa di donarsi per amore. Ho cercato invano di proteggerlo dalla ipocrisia, dalla cattiveria umana, e dal dolore che né derivava, ed egli pulsando di continuo alla mia coscienza mi disse: io amerò fino al ultimo mio battito con o senza il tuo consenso perché questo è il mio dovere, amare, sentire, soffrire.
Se non sei casa io non posso abitarti. Se non sei casa, non potrò sentirti, amarti. Se le tue braccia non possono abbracciarmi, non mi sentirò al sicuro nella tua casa, e così mi dovrò fermare, e dimenticarti.
E fu così, un bel giorno capii, e stanca di dovermi da sempre aspettare tutto da tutti, me andai senza lasciare di me nulla a chi non mi aveva meritato. Mi stancai, salutai, voltai le spalle, e mi allontanai senza fare alcuna scena, ma da signora elegante quale sono, mostrando rispetto più per la mia dignità che del parere di chi non aveva apprezzato nulla, né la persona, né la donna che sono.
Ci avete mai fatto caso a quanti vi dicono di volervi bene, che mai vi ferirebbero a parole, e alle spalle vi uccidono? Io si, ne ho incontrate parecchie di queste persone, ma ho sempre mantenuto la giusta distanza tra me e loro, né troppe vicine, né troppe lontane, la giusta misura in cui si comportano. Come si dice in questi casi: fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Ed io che non sono scema, o la sprovveduta di turno, applico questa regola con chiunque mi si avvicini. La puzza che emette la gente cattiva, si avverte, e si sente a distanza, e conviti quali sono, credono che io non lo sappia con chi ho a che fare. Ma siete seri? Stì giochetti si facevano da bambini, all'asilo, ed io mica ci giocavo con loro, me ne andavo lasciandoli a fermentare, e a diventare acidi. Oggi faccio al contrario, lì osservo, ascolto con attenzione quel che dicono, e come si comportano, e poi, indico a loro la strada del bel paese, dove nessuno vuole andare, e in molti, ci dovrebbero restare.