Delusioni


in Diario (Delusioni)
Se in una lacrima potessi sciogliere la tristezza, io libererei smisurate rapide e in quello spazio annegherei di gioia; stanca di torturarmi il cuore per capire, resterò stolta, consapevolmente ignara di ciò che avviene oltre il mio spazio; io vivrò amandomi, perché è di me che ha bisogno il mio spiegazzato cuore!
Composto venerdì 11 gennaio 2019
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    Scritto da: Antonio Sala
    in Diario (Delusioni)
    Ci sono stati giorni tremendi in cui sono caduto a terra, dove le persone vicine sono diventate lontane. Tutti vedevano e nessuno mi porgeva la mano per aiutarmi, ho provato riprovato fino a quando non mi sono rialzato ed ho finalmente capito che, finché tutto andrà bene avrai tanti amici, fratelli... ma quando tutto andrà male dovrai cavartela da solo, li nascono gli eroi nel dolore e nella solitudine.
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      Scritto da: MaryRosa Amico
      in Diario (Delusioni)
      Non chiedetemi di cambiare, non cercate di farlo. Voglio restare quel che sono, e che altro non voglio essere se non me stessa. Non farò nulla che non desidero fare, e resterò ferma laddove sono. E se in voi c'è quel che non mi piace, mi volterò dall'altra parte, non poserò il mio sguardo sulle vostre azioni che altro non sono, che delusione.
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        Scritto da: MaryRosa Amico
        in Diario (Delusioni)
        È l'ombra che temo quando di notte viene ad aprire la porta. Si avvicina lento, solleva le coperte, ed inizia a toccare, le sue mani da prima addosso, e poi strette sulla bocca. Zitta, nessuno deve sentire, guai se piangi le lacrime fanno rumore quando cadono in silenzio. Così le piccole vittime di abuso tacciono, non piangono, e aspettano che il mostro sazio del suo scempio finisca e se ne vada, senza però dimenticare di baciare a loro la fronte, augurandole la buonanotte.
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          Scritto da: MaryRosa Amico
          in Diario (Delusioni)
          Se fosse il bambino di tutti voi, non fareste di tutto per salvarlo!? Ma non è vostro figlio e poco importa se il mare lo inghiotte. Voi seduti nei vostri comodi divani a guardare i telegiornali, e sentenziare: la colpa e dei genitori, degli scafisti, e di chi l'imbarca nei gommoni. E forse una colpa scappare dalla guerra, dalla fame, dagli orrori che compiono altri uomini!? No signori: se di colpa dobbiamo parlare, facciamolo ora, adesso, mentre i bambini stanno annegando nell'indifferenza di chi punta il dito contro tutti tranne su se stesso. Sono figli d'altri, ma se fossero i vostri che fareste per salvarli!? Non sento uscire una sola parola dalle vostre bocche, e sapete perché? Anche voi fareste lo stesso. Tranquilli, dormite sereni, e poggiate pure le vostre coscienze sporche su cuscini freschi di bucato e prima di giudicare il dolore degli altri aspettate che vi si strappi anche a voi, un pezzo del vostro cuore.
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