Scritto da: Sannino Michele
in Diario (Delusioni)
Avrò sempre un dolore che non potrò mai nascondere. Avrò sempre gioie che nemmeno la notte potrà reprimere. E nei miei sogni confondo gioie e dolori.
Composto domenica 17 febbraio 2019
Avrò sempre un dolore che non potrò mai nascondere. Avrò sempre gioie che nemmeno la notte potrà reprimere. E nei miei sogni confondo gioie e dolori.
È inutile, se non c'è coscienza, lucidità con la voglia di capire, "ascoltare" tanto per farlo non serve niente.
Questo è quello che ti resta dentro dopo un lutto inaccettabile, il vuoto. Non ti rimane più niente, il cuore si è fermato non c'è più battito, inerme, e deforme dal dolore che è restato spietato, e tu piegato resti inginocchiato quasi a sperare che tutto sia un brutto incubo, e che da lì a poco ti sveglierai, e tutto tornerà come prima, se non meglio, così speri ma sai che non è così, non più, e cedi, nemmeno più l'anima ti è restata, anch'essa ha smesso di vivere divorata dal dolore.
Ho sempre creduto nell'amore, ho dato sempre più di quello che dovevo... ma spesso ho sofferto! Avevo chiuso il mio cuore, ormai pieno di lividi e ferite... ma all'amore si dà sempre, anche un'altra opportunità. Mi lascio andare e vivo ogni emozione con intensità e passione, alimentando così la mia vita. Poi all'improvviso di nuovo tutto crolla... ed io mi fermo e mi chiedo il perché! Sono stata tradita, usata, ferita... ma ho sempre cercato di essere forte e sopportare ogni situazione negativa, traendo anche da queste qualcosa di ciò che mi ha resa la donna che sono oggi. Ma non posso smettere di credere ancora nell'amore, devo solo capire che posso donare a chi merita di ricevere.
Non preoccupatevi quando mi arrabbio, se ci resto male per alcuni comportamenti, quando me la prendo per ogni minima frivolezza, no, non preoccupatevi, Ma preoccupatevi piuttosto, quando comincio a lasciar correre, quando non mi urta più nulla di ciò che fate, quando sono indifferente alle vostre provocazioni, si preoccupatevi, perché a quel punto, avrete la certezza di avermi perso.
Non seppero amarsi, ne odiarsi, non seppero più ritrovarsi. Così il tempo trasformò l'orgoglio in pietra, e lì punì per non essere stati in grado di seguire l'emozioni. Il cuore ne uscì sconfitto, e fece appello alla pietà chiedendogli che li lasciasse uniti da quell'ultimo bacio. E fu così che quei due rimasero nel tempo, due statue di marmo, scolpiti nella nuda pietra.
Dicevano di lei: porta sfortuna, stategli alla larga forse perché tutta la sua esistenza è stata accompagnata da un profondo velo di malinconia divenuto un vero e proprio peso quando alcune dicerie sul suo conto la colpiscono duramente, e profondamente nell'anima, uccidendola psicologicamente. Le parole signori, le parole, non sottovalutatele spezzano il cuore anche ai più forti, e lei era fragile. Chissà cosa avrà provato, pensato in quell'istante, se ha avuto paura, e ha teso la mano con la speranza di stringerne un altra. Nessuno le fu accanto, solo la morte era presente, e attese che, anche l'ultimo battito di vita la lasciasse per sempre, così spense le luci, chiuse le tende, e senza applausi, uscì di scena.
Quando non possono essere come te, ti criticano facendoti pesare i lori fallimenti scaricando le colpe su di te. I falliti, sono persone incapaci di creare, pensare, e ragionare, e in quanto tali, praticano l'arte più antica, imitare. Vivono in simbiosi con le vite degli altri, nascono larve, e si evolvono in parassiti, difficili da debellare.
Quanti non fa "niente" ho accumulato nella vita. Un'infinità di volte, per poi dire basta e mandare tutto all'aria.
Ho smesso da tempo di farmi illusioni, è solo una perdita di tempo. Perché la vita non mi regala ciò che voglio e desidero, ma delusioni di continuo.