Esperienze


Scritto da: Lina Viglione
in Diario (Esperienze)
La fraternità planetaria nasce da un intimo desiderio di portare soccorso a tutti quei "fratelli" che trascorrano una vita fatta di privazioni, povertà, e degrado.

Dopo lunghi e gravosi cammini riservati, i ideatori sono sbarcati alla persuasione che: stare vicini ai problemi e alle fatti degli altri, e lasciarsi coinvolgere in prima persona,

nel donare sé stessi e avere in comune ciò che si ha, poco o tanto che sia, con chi è stato in misura minore fortunato, o abile nella vita, sono gli attrezzi necessari per generare in ognuno le...

modifiche positivi da lunga durata da cui far fluire una coscienza in comune nuova e una Società più impegnata alle aspettazione dei più deboli. Una Società motivato sulla globalità di valori quali: la Pace, l'Armonia e la...
fratellanza tra le persone.
Composto giovedì 1 gennaio 2015
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    in Diario (Esperienze)
    E quando per sbaglio volsi lo sguardo alla tv
    Per pura curiosità la voce la cercai per capire chi sei
    Quando il cuore mio ha fatto una capriola
    a colpo di cannone non era mai stato un colpo di tosse
    Non è mai stato un colpo di fulmine ma un colpo solo
    Di quell'amore platonico della musica napoletana
    Che mi spezzò l'anima che raccolgo i pezzi
    e la ricomposi in una melodia sempre più bella fino
    Al silenzio che sei tenebroso doppio segno che lasci
    Attila Capitan Uncino Moriarty quattro parole come gli
    Anni che addietro alle spalle lasciasti ma della essa
    Ne porti l'orgoglio e freddezza come l'inverno ed
    Io la primavera ecco perché quando ci siamo
    Per attimo ad essere autunno rimanesti senza parole
    Di fronte a cosa non potevi definire
    Cocciutaggine o immaturità ed ecco il bivio
    Un dirrotamento per il treno
    Un'improvvisa sosta
    Un'orient express
    l'espresso napoletano
    Un caffè americano
    Un bar napoletano
    La pressione che vibra da lontano
    Immobile bianca bugiarda rossa gialla
    Luna. La luna ha il tuo nome.
    Ti amo Luigi.
    Composto giovedì 7 dicembre 2017
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      in Diario (Esperienze)
      E quando i libri prendono vita
      Che isso lo sguardo verso l'orizzonte
      Scrutandolo con le infinite domande senza risposta
      e sposta il fiato sulla bandiera la direzione della stessa
      Osservando come la giornata mi passa avanti
      Come un treno alola stazione solo un assaggio vidi
      Che poi traducendo meglio i miei vecchi sogni
      c'è sempre stato quando i libri prenderanno vita
      Cammineranno sulle loro gambe, metteranno i paradossi alle date
      Cuciranno le coperte per i loro inverni e le ultime spiagge estive
      Le foglie che cadono in autunno rosse come il tramonto
      Gialle come chi ha fegato, castane come il tronco ferito
      Sulla corteccia in una treccia di liane profumi fiori e frutti
      Nel bianco della neve che cade in fiocchi fuori alla finestra
      All'ordine dell'isso come la bandiera o il prezzemolo cantato
      Altrove, si sieda l'attesa in una tazza di tè bollente
      e quando i libri prenderanno vita di nuovo deduco dall'inizio
      Una scacchiera, bella megera... strega che incanta che sgrida
      Che castigamatti ed il caldo della consapevolezza dolce sole
      Poche parole qualche linguaccia qualche occhiataccia
      In questo regalo c'è l'autunno-inverno una collezione di emozioni
      Ci canto non mi rotolo come il fango sulla pelle dei porcini
      Ma lo ammiro me lo disegno me lo immortalo ed isso ancora
      Lo sguardo verso l'orizzonte quando il giallo della narrativa
      Mi scorre nelle vene e dinnanzi agli occhi
      Morbido come il vento e nulla tocchi che tocca a me al momento
      e quando il noir giallo della narrativa prende vita
      Posso solo sperare che ai piedi delle bocche di fuoco
      Di piombo fermi a rumoreggiare nel secondo tempo che fu
      Mi inginocchi sui piedi vicino ad un fanciullo
      Che tra le mille soluzioni ed il fiore che sia
      Possa la sua creazione di un fiore sempre più immortale.
      Composto mercoledì 6 dicembre 2017
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        in Diario (Esperienze)
        Corrono le immagini di fantasmi fra le note
        Immobili tra il respiro ed il sospiro
        i fiori di loto di mille mani sbiadiscono
        Lasciando che la luce filtri nelle vene scorrendo come tempo
        Come sabbia di rabbia nelle clessidre piccole rivoltate
        a testa in giù per non pensare più quando gli occhi sognano
        Quando l'onda del rivolo si appoggia come un abbraccio
        Un velo pietoso di zucchero sul sale
        Che poi sale la lacrima che fugge dagli zigomi
        La stessa forza d'animo della stessa poesia
        Rime singhiozzanti ed infranti senza baciarsi mai
        Incrociati si ma parole vuote come gli attimi di diffidenza
        Di cui purtroppo non riesci a far senza
        Corrono le immagini dentro la mente per cercare disegni
        Modelli a cui ispirami solo un libro principesco che mi guidi
        a come tracciare i miei guai, a contornare i miei mai come ben sai
        Ed intanto l'orizzonte si fa sempre più piccolo nelle nostre mani
        La linea della vita l'orizzonte è il ballo di fine stagione
        La storia sei diventato la storia! Il silenzio che tace e piace
        a se stesso ed ai miei guai.
        Sarò l'onda del fiume, la corrente calda che con quella fredda
        Da origine all'innondazione per lasciare il fango sulla differenza
        e mettere alla fine i fiori nelle bocche da cui si spara il sole
        Ed alzare soluzioni e bambini per creare fiori da mettere nei cannoni e senza indulgiare se la giornata diventa tempestosa
        Grigia di un cielo arrabbiato nero qui comando io fulmini e saette
        Le quattro meno dieci io mai al mare non so quanto è profondo
        Ma dentro gli occhi le colonne del cielo danno una porta di terra
        Attraverserò il lato oscuro della luna sempre piena di eclissi
        e vita e quando farà freddo saprò per certo che dai crateri
        Se uscisse fiato, sarebbe solo il respiro arrabbiato di un'altra
        notte che verrà.
        Quando l'onda del fiume si appoggia come un loto
        La sabbia di rabbia cerca di svegliarla e di alzarla in volo
        Ma si è addormentata e dorme abbracciata all'acqua
        Che intanto corre e si infrange, lasciando il fango sulle malelingue
        Un velo di gelo fra le dita sul sale e sale lacrime amare di città
        Un velo di gelo tra le dita ho le mani congelate
        Dai prendi il tuo bisturi ed andiamo via di qui
        Da chi non vuole il sole e nemmeno un'altra Luna lì.
        Composto mercoledì 6 dicembre 2017
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          in Diario (Esperienze)
          Luna rossa, Luna gialla
          Luna piena, Luna bugiarda
          Luna della vitamina "d"
          Luna della vitamina "c"
          Luna che comanda il mare
          Luna che non ha contatti
          Con Amstrong Signora indiscutibile della notte
          Notte senza Luna, notte insonni in faccia al muro
          Compagno invisibile di un letto freddo
          Fantasma dello stage di un film mai vissuto
          Luigi di Luna. Luna che mi passa davanti come il tempo
          Luigi di Luna coordinate quattro punto zero.
          Luigi di Luna tutte le volte che ti vedo mi brilli negli occhi
          Luigi di Luna parola d'ordine discrezione e disciplina
          Ma il cuore è una leva che solleva il mondo
          Per nuotare sott'acqua verso la luce volare sempre avanti
          Luigi di Luna i tuoi raggi freddi sul golfo
          Luigi di Luna il punto di arrivo che brilla balla
          Ma non si fonde con l'acqua nel gelo dell'inverno
          Luigi di Luna nelle mie mani
          solo acqua un riflesso e tu.
          Mi sono congelate le mani
          per la coppa in cui fugge l'acqua
          Come l'acqua scivoli via
          come il gelo nelle ossa
          Luigi di Luna io ti ho accarezzato nell'acqua ed in volo come rondini
          Sei fuggito
          feroce come un'aquila
          saggio come una civetta
          mia Minerva.
          Mia Donna.
          Luigi di Luna donna che sia
          magnetismo unico dell'animo umano.
          Composto mercoledì 6 dicembre 2017
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            Scritto da: Anna Rijtano Mallus
            in Diario (Esperienze)
            Non tutte le critiche vengono per nuocerci. Se un amico "critica" un nostro difetto consideriamola un'azione atta a pungolarci, a scuoterci a scrollarci dalla pigrizia e dall'infingardaggine. La critica buona è da considerare un atto amorevole da parte di chi tiene a noi e ci ama, poiché viene mossa per stimolare l'animo, per esortare ad agire a cambiare a migliorare, dunque a costruire e non demolire. Le critiche buone e sensate, come disse qualcuno, "valgono il doppio di un complimento". Le critiche quando sono costruttive sono un dono.
            Composto sabato 11 maggio 2013
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              Scritto da: fiocchidineve
              in Diario (Esperienze)
              Il tempo passa, le stagioni scorrono, i natali volano, le mani invecchiano, le nevi si sciolgono, gli inverni ritornano. Ma ciò che non svaniranno mai sono i nostri ricordi. E se il tempo, le stagioni, le nevi i natali svaniscono, ci sarà per sempre dentro noi quell'infanzia gioiosa che fu.
              Composto venerdì 15 dicembre 2017
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