Esperienze


Scritto da: Cetty Cannatella
in Diario (Esperienze)
Il silenzio e la parola.

Il mio guerriero non usa arco e frecce...
Non usa la violenza...
Dice anche poche parole...
Voi direte: cosa usa allora?
Silenzio e meditazione, che colpisce all'anima di chi vorrebbe sentire il suo pensiero.
Ma lui zitto sostiene un suo principio, dice in muto silenzio.

Io sto parlando, non uso le parole... esse in un momento di rabbia, possono essere più dolorose delle frecce.
Vedi, io ripongo la mia arma... non voglio ferire chi amo.

Ed io rispondo: della parola bisogna farne uso, se la unisci alla rabbia è più cruenta di arco e frecce...
Ma se ami, non può e non deve ferire... ma solo dire ciò che pensa con rispetto, e poi fare sentire che ci sei...
Io parola amo il tuo silenzio... ma ho paura di restare sola.

La parola ascoltò il silenzio e il silenzio ascoltò la parola.
Ognuno ha bisogno dell'altro per poter vivere e apprezzare ciò che l'uno dà e ciò che l'altro insegna.
Composto martedì 5 luglio 2016
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    Ma no, non è vero che chi diventa più diffidente, rigido e si chiude un poco non ha più sogni. Io ho smesso di fidarmi di tutti, mi sono dedicata a me stessa e a quei pochi che amo, ma di sogni ne ho ancora. Forse non li manifesto più apertamente come prima, non li confido più con la mia voce, ma quella luce che ho negli occhi parla chiaro. E forse è meglio così perché quella luce solo chi ci tiene a me, mi ama e vuole proteggermi può notarla e capire cosa sogno... Al resto del mondo è un bene che non arrivi. I sogni sono difficili da realizzare perché sono poche le persone che ti darebbero una mano per raggiungerli e troppe quelle che si dannerebbero per distruggerteli.
    Composto venerdì 18 novembre 2016
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Esperienze)
      Non ho bisogno di avere "assi nella manica" da sfoderare per difendermi, io ho le tasche piene di verità. Quando si prova ad infangare qualcuno si fa solo per codardia, cattiveria e senso di inferiorità. Io non sento la necessità di farlo semplicemente perché vivo come penso, penso ciò che dico e di solito alle parole... le azioni arrivano di conseguenza. Se inventate scuse, tessete trame, create false motivazioni alle vostre mosse aspettatevi risposte adeguate. Io non crollo sotto i vostri colpi... ma il giorno che scelgo di sferrare il mio, capirete quanto una sola verità pesi molto di più di milioni di bugie.
      Composto giovedì 17 novembre 2016
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Lettera a me stessa. Quante parole vorrei dirti. Parole che se per un secondo ti guardo dal di fuori mi escono a fiumi dalla bocca. Quanto coraggio hai saputo costruire, anche quello che non avevi e quanta forza hai tirato su dagli abissi più profondi per non morirci dentro. Sei stata sciocca e stupida in molte occasioni. A volte alcune cose non le volevi proprio vedere e ti rifugiavi dentro l'ennesima bugia. Ti ho visto dire un'infinità di volte: "va tutto bene", ma in realtà di "bene" ne avevi davvero poco in quel momento. Hai avanzato comunque; tra rovi, erbacce, sentieri aridi e tempeste; e non ti sei mai posta il problema di quando sarebbe finita la strada, la pena o il calvario. Hai dato attenzioni e le hai sprecate e hai dato amore e ne hai ricevuto. Hai abbracciato amici veri, puliti e sinceri e hai sbagliato alcune strette di mano, qualche inizio e anche qualche fine. Perché di sbagli ne hai fatti, di errori ne hai commessi, ma non ti è importato... te li sei caricati nel tuo bagaglio di esperienze e li hai messi al sicuro dietro il tuo senso di "responsabilità". A volte sei così strana, sfuggente quasi dannata e in altri momenti sembri fragile, pronta a crollare e a mollare tutto. Non hai avuto sconti, ma il non averli ti ha insegnato a non concederli, perché la vita non regala niente e di possibilità ne da veramente poche. Hai imparato a non sprecarle, a valutarle e a non dipingerle come qualcosa che "se non faccio oggi, pazienza... lo farò domani". L'amore poi, non ne parliamo... è qualcosa in cui non hai mai indovinato. Santo cielo! Ragazza, non ne hai "azzeccata" mezza, ma anche qua non ti sei fermata e hai continuato a credere che ogni forma d'amore va goduta, sperata e protetta, ma mai rincorsa, tradita ed elemosinata. Hai fatto molto chiasso e spesso hai saputo far parlare di te. A volte in positivo e altre in negativo. Hai scombinato mondi fatti di certezze e hai ricostruito mondi interamente distrutti e rasi al suolo. Hai davvero saputo proteggere le persone che amavi, ma non tutti hanno protetto te. Hai arricchito il cuore e la vita di molti, ma alcuni cuori li hai delusi e alcune vite lacerate. Hai tanti ricordi che non lascerai andare mai, altri li hai distrutti, ma ciò che si vede in te oggi è la certezza che anche tu sarai nei ricordi di qualcuno. Adesso rientrerò in te e ti amerò più di prima perché quello che sei non è poi così male agli occhi del mondo e credo che tutto sommato io possa essere fiera di me stessa.
        Composto venerdì 9 settembre 2016
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          La verità è che nella vita di persone ne ho rincorse troppe. Ho rincorso se sbagliavo, ho rincorso perché l'orgoglio quando vuoi bene deve essere abbassato e ho rincorso anche quando avevo ragione per non perdere coloro a cui tenevo. La verità non è che io ho il fiatone e non ce la faccio più a correre. La verità è che io non ho più voglia di rincorrere. Dopo tanto dannarmi ho capito che le persone che restano insieme e vicine ci restano perché è un tenersi strette reciproco. Non si rincorrono, ma si tengono strette per correre assieme. E se uno dei due perde il passo l'altro rallenta per adeguarsi. Rispetta i suoi tempi per riprendere successivamente insieme la corsa. Ma durante questo processo quella "stretta" resta ben salda sempre e comunque ed è proprio questo a fare la differenza.
          Composto giovedì 17 novembre 2016
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            Scritto da: Giorgio Baiardi
            in Diario (Esperienze)
            Ho avuto giorni peggiori, ho avuto giorni migliori. Ma non ho mai vissuto senza pensare che l'avrei fatto per qualcuno. Ho fatto molte soste, senza formalismi e senza badare ai disegni di vita che si andavano a formare. Ho fermato il cuore per la tanta stanchezza di volerlo sentire battere. Stanco di ogni meccanismo che fa scatenare la forza interiore. E ho socchiuso gli occhi, ricordando. Ricordandoti. Ho sollevato il viso e dentro me ho parlato, perché l'istinto me lo ha riflesso. "Guarda l'azzurro del cielo e se ancora non riesci a" vedere ", guarda oltre. Al di là del cielo. Sogna. E non finisce mai il tuo sogno".
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              Scritto da: Giorgio Baiardi
              in Diario (Esperienze)
              La verità è che spesso ci lamentiamo di ogni cosa e situazione per il gusto di lamentarci e la vita non va così male. Ma spesso mi sono trattato ingiustamente e adattato in pezzi di vita che non mi appartenevano, anche se ho avuto sempre presente la voglia di delineare quello che avrei voluto raggiungere. La verità è che spesso le cime più alte sono irraggiungibili. Ho un appuntamento con i miei sogni. Non svegliatemi.
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