Esperienze


Scritto da: fucku
in Diario (Esperienze)
Non si può essere amici quando si è uomo e donna. Prima o poi uno dei due si ritrova a provare qualcosa di più e allora iniziano i problemi. Iniziano i messaggi mandati alle tre di notte dove dici che ti manca, che è una delle persone più importanti della tua vita. Inizi a prendertela per risposte che altrimenti, se fosse stato davvero solo tuo amico, non avresti quasi considerato. Inizi a pensare a lui spesso e piano piano ad avere quelle due parole sulla punta della lingua. Quelle due maledette parole che non puoi dirgli perché senza di lui come amico non ci puoi stare, ma senza come ragazzo devi saperci stare. Inizi a voler parlare con lui non solo attraverso un telefono o per strada o quando esci con lui, ma a letto, abbracciati. Inizi a volere le sue carezze, le sue attenzioni, i suoi baci, il suo corpo, ma soprattutto il suo cuore e la sua mente. Ma non puoi averlo. Sopprimi tutto e dici che piano piano riuscirai a vederlo di nuovo solo come un amico. Che piano piano troverai difetti che te lo faranno vedere solo in quel modo. Accetti, cosa mai fatta, di parlare con altri ragazzi, di provare ad uscire con loro, per rimpiazzarlo. Inizi a perderti dentro un mare di sentimenti. Non si può essere amici. Non si può sopprimere così un sentimento. Non si possono ricacciare indietro quelle due parole per sempre. Non si può fare. Ma si deve fare. Ci si deve alzare la mattina malinconici e vuoti sapendo che quella persona non potrà scaldarti come vorresti. Accontentarsi di qualcosa sognando il tutto, che è quello che davvero vuoi è davvero un pessimo modo per addormentarsi.
Composto giovedì 10 settembre 2015
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    Lasciami perdere, non ci provare nemmeno a capirmi. Sono lontana mille miglia, anni luce e km e km da te. Per essere come me ci devi nascere. La vita fa male, ferisce, calpesta e ti uccide dentro. Ha ucciso quasi anche me. Tutto questo può farti cambiare. Il dolore, le difficoltà e le delusioni ci cambiano. Però credimi, la cattiveria, l'invidia e la stupidità non sono responsabilità di ciò che la vita ti ha imposto di superare! Mi sono ricostruita mille volte, ogni volta diversa, ma l'ho sempre fatto sulle basi che mi sono state insegnate, quelle con cui sono nata e cresciuta. Diversa, ma con gli stessi valori, più dura e diffidente, ma onesta e vera sempre. Perché certi valori, certi principi o li hai o non li hai! E se non li hai, non nasconderti dietro i dolori, perché non saranno mai una buona giustificazione alle tue squallide azioni.
    Composto martedì 8 settembre 2015
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      Scritto da: Anna Rijtano Mallus
      in Diario (Esperienze)
      Non ho nulla contro le persone che si autodefiniscono "perfette", quelle che, a loro dire, non sbagliano mai perché posate ed infallibili, ma per loro mi riesce difficile nutrire simpatia. Mi piacciono invece le persone che si presentano per come sono; naturali ed inclini a sbagliare perché umani, quelle che si comportano in armonia alla propria indole. Quelle che, anche quando traspaiono i loro lati deboli, le loro paure, le loro fobie, le amarezze, la malinconia nei giorni no, loro non le nascondono né le mascherano; sono istintivi e non se ne vergognano. Sopra ogni cosa mi piacciono, anzi amo, quelle persone consapevoli dei propri difetti e con umiltà e spontaneità li mostrano proprio come capita ai bambini nella loro innocente ingenuità, senza finzone o malizia poiché loro, non pensano né alla paura né alla vergogna. Nel loro vivere quotidiano agiscono con candida e disinvolta spensieratezza.
      Composto martedì 27 novembre 2012
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        Scritto da: BoscoInside
        in Diario (Esperienze)
        È come picchiare forte la testa a terra, il cervello viene sballottato e urta le pareti interne del cranio rimanendo leso in modo permanente. È così che mi sento, ho il cervello che da qualche parte non è sviluppato oppure lo è troppo, chissà. E chissà quanti inverni ancora dovranno passare prima che ciò succeda, quanto dovranno lavorare ancora le mie mani? E i miei occhi? Si stancheranno mai delle prodezze e teatri di vita che si manifesteranno dinnanzi a me? Non lo so, non lo voglio sapere, ma lo voglio. È come un circo, lo spettacolo sfila davanti e nella tua mente, puttane dell'est comprate e vendute, bottiglie vuote abbandonate in parchi naturali protetti. E se questo diventasse arte? Vorrà dire che ce l'ho fatta, se diventasse arte e la mia perversa malattia sarebbe di tutti gli incompresi che cercheranno di captare un qualcosa nei miei mal pensati messaggi fisico-matematici. E se fosse vero? Dio quante domande stasera. Troppe vero? Ho bisogno della montagna e dei suoi boschi, della sua aria e della sua gente. Voglio stare solo quando sarà il momento, tanto lei non ci sarà. Penso che sarebbe bello se potesse poi vedere nei miei occhi, nel mio spirito ciò che ho visto e provato, come se fosse stata lì in quegli attimi di pura vita. Ma che ne vuole sapere lei che forse ne sa più di me. Amore mio, che ne vuoi sapere tu di quello che sono io e di perché ora piango come un bambino? Che ne vuoi sapere tu? Mi manchi allegria.
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Partiamo pure dal fatto che non sei "nessuno". Mettiamo in conto che parole importanti come rispetto, sincerità e coerenza non vanno solo predicate o pretese, ma soprattutto praticate! Ogni tanto prova ad accettare un po' di compagnia da parte di quel povero sconosciuto denominato "cervello", oltre che dalla tua migliore amica: "la convinzione"! Per fare tutto questo bastano tre semplici mosse:
          1. Rilassati.
          2. Fai un bel respiro.
          3 alza i tacchi e vattene a quel paese.
          Composto martedì 8 settembre 2015
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            Scritto da: tesar
            in Diario (Esperienze)
            Credo che ogni cosa abbia il suo tempo davvero. Più si diventa adulti più si ha la consapevolezza della fine delle cose e, sempre meno, dell'inizio di molte altre. Le persone ti toccano il cuore difficilmente, ma inevitabilmente lo fanno; o per loro bisogno, o per il tuo. Un cuore difficilmente rimane intatto, o immune a quei fattori esterni, che non dovrebbero renderti né felice, né triste. Credo che ci siano svariati momenti di trasformazione, in cui le nostre corazze quotidiane cambiano, cambiano colore, materiale, insomma, si evolvono. E noi con esse. Credo nel diffidare delle corazze mascherate da maschere. Le medaglie della quotidianità, han sempre due facce, ma quasi mai gemelle. Ho studiato, ma ho imparato solo la mia vita, capitoli che si chiudono, pagine bruciate, dalla stessa vita che ho imparato a voltare, insieme ai suoi fogli pieni di nozioni di inizi, di addii, di arrivederci. E di: "ricomincio adesso".
            Composto venerdì 4 settembre 2015
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              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Esperienze)
              Ciao "ricordo", sei sempre così presente che quasi mi fai rabbia. Più ti mando via e più sembri tormentarmi. Non voglio la tua compagnia e credo di avertelo fatto capire in ogni modo. Ti ho ignorato impegnando il mio tempo in altre cose. Ti ho lasciato passare cercando altro con la mente. Ho fatto finta di non vederti nelle piccole cose, mentre i miei occhi cercavano nuove mete. Ma ogni volta che mi fermavo tu eri lì, imperterrito, con la stessa intensità e le stesse sensazioni. Mi stavi cucito addosso, senza rispettare la mia volontà: quella di non volerti più, quella di chiederti di uscire dalla mia vita, di lasciare i miei giorni una volta per tutte. Non ti sono servite le mie lacrime per andartene e non ti è fregato niente della rabbia che ti scagliavo contro ogni qual volta ti presentavi. Hai continuato a vivere nonostante tutto, hai resistito ad ogni mio sforzo. Nonostante tutto sei rimasto con me, in me.
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                Scritto da: Fabio Candela
                in Diario (Esperienze)
                Gli amori impossibili riescono a sopravvivere nel tempo, per effetto di un sottile meccanismo che si innesca tra ciò che consideriamo irraggiungibile e la voglia irrefrenabile di afferrare l'inafferrabile. Conquistare l'altro diventa una sfida, un'eccitante battaglia per la quale si impiega tempo, energia e sforzi infruttuosi. Risultato? Nulla di costruttivo, solo un susseguirsi di pesanti sconfitte, continui rifiuti e grandi colpi all'autostima. L'amore non corrisposto, per quanto possa essere amaro e desolante, io credo sia in grado di suscitare comunque delle emozioni piacevoli, infatti è sempre una gioia avere qualcuno su cui riversare i propri sogni. Sì perché nei sogni finalmente sei mia e la vita finalmente ci sorride. Perso nella fantasia è difficile riallacciarsi alla realtà, il cui impatto può risultare senza dubbio assai deludente. E allora che fare? Scappare o continuare a flagellarsi il cuore? Pur di preservare un sentimento un innamorato può arrivare perfino a sacrificare se stesso, evitando di prendere una posizione per paura di essere respinto e perdere definitivamente il proprio oggetto d'amore. Si protraggono così situazioni dolorose e difficili da gestire, destinate ad andare avanti nel tempo, sempre a discapito di chi è sentimentalmente coinvolto.
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  in Diario (Esperienze)
                  Sono per chi ha le palle di dire le cose in faccia, a costo di rimetterci, perché mentire non aiuta. Mi odio quando resto in silenzio di fronte a ciò che mi fa male. Mi fa sentire "perdente" e io non sono una perdente. Io sono una che lotta, che si incazza se è nel giusto. Sono una che non ama essere la presenza di "convenienza" di nessuno. Sono quella che ama e lo fa senza riserve, non conta se corrisposta o meno. Se il mio sentimento cambiasse in base a questo non sarebbe un sentimento vero. Sono quella che se dice: "ci sono" è perché "c'è"! Ma se decide di andarsene non la rivedi più. Sono un'anima fatta per pochi, per quelli che come me vivono nella verità, nell'onestà, per quelli che si incazzano perché ogni tanto serve. Serve tutto nella vita: serve ridere, stare bene, incazzarsi e anche piangere. Serve soffrire per crescere e a volte non basta! Serve farsi a pezzi se davvero si vuole ricominciare e soprattutto non serve pretendere che qualcuno cambi se non siamo disposti noi a cambiare un po di ciò che siamo!
                  Composto sabato 5 settembre 2015
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                    Scritto da: Silvia Nelli
                    in Diario (Esperienze)
                    Se c'è una cosa che ho sempre tollerato poco o, per meglio dire, per niente è la falsità. Le bugie, l'invidia e la cattiveria! Odio e schifo viscerale per quelle persone che mi "usano" per il loro scopi. Odio e schifo per chi mi dipinge quello che non sono (e non sarò mai) di fronte a chi vorrebbe avere determinate cose e persone per sé. Ho avuto una famiglia che mi ha insegnato dei valori. Sapete cosa sono i valori!? Sono quell'insegnamento che mi porto dentro, con cui vivo e con cui cammino ogni giorno. Ne faccio uso ogni giorno verso chi amo, verso chi non conosco e anche verso chi non mi piace, perché se non mi si pesta i piedi non calpesto. Però attenzione! Perché non c'è peggior cosa di un buono incazzato! L'affetto delle persone si guadagna. Si conquista con atteggiamenti fatti di sincerità. Sono schietta e sono umana, posso sbagliare, ma so assumermi la responsabilità di ciò che dico, di ciò che faccio, che sia stato giusto o sbagliato! Purché però sia la verità e non cazzate inventate da chi altro ha da fare. Quello che ho me lo sono sempre guadagnato, non ho comprato presenze e affetto, hanno scelto di restarmi accanto esattamente come io ho scelto loro. L'invidia non mi appartiene e non la voglio attorno a me!
                    Composto sabato 5 settembre 2015
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