Esperienze


Scritto da: Fabio Privitera
in Diario (Esperienze)
Nessuno può comprendere fino in fondo la natura delle proprie emozioni, né l'origine né perché si provino, nel mentre che si sentono addosso e in ogni parte di sé. L'unica cosa da fare è arrendersi a un'evidenza intima dell'amore che si muove nelle viscere della propria anima, risvegliando il corpo improvvisamente avvolto in questo calore, che inevitabilmente deve fuoriuscire, esternato verso la sua fonte, l'ispirazione stessa della pulsione irrefrenabile di tutti i sensi: il desiderio di un abbraccio, dell'essere vestiti della stessa pelle, dell'appartenersi intimamente senza pudori, sono i riti più religiosi, di cui due corpi uniti divengono l'unico altare, per celebrare l'amore.
Composto domenica 2 gennaio 2011
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    Scritto da: Fabio Privitera
    in Diario (Esperienze)
    Alle volte puntiamo su ciò che a tutti i costi vogliamo chiamare amore, mentre la vera bellezza scivola via dalla nostra vista, e forse l'amore vero noi l'abbiamo già incontrato ma siamo fissati sull'enfasi delle emozioni, sulla passione, la gioia, l'angoscia di non vivere quello che proviamo di non essere ricambiati. In questo vortice finiamo lontano da ciò che invece è l'armonia sancita tra due anime i cui corpi comunicano e si sfiorano. Così l'amore vero finisce per snobbarci giacché siamo noi che per rincorrere chimere snobbiamo lui. Ora voglio stare attento, perché se dovesse passare l'amore stavolta voglio prenderlo per il collo e tenermelo finché campo.
    Composto domenica 30 agosto 2015
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      Scritto da: Fabio Privitera
      in Diario (Esperienze)
      È così raro oramai cogliere la bellezza di un legame che sta nascendo, che occorre averne una particolare cura affinché possa crescere con fiducia e maturare, perché il mondo in cui viviamo è molto più fragile di un tempo. Fragili sono le persone, fragili sono i sentimenti, fragili sono le ossa del cuore che sostengono questi ultimi, mentre le emozioni, quelle, hanno la forza di sempre: ti portano in alto ma basta una distrazione, un'esitazione, un'omissione e vai giù, e sei fragile, troppo fragile per superare indenne lo schianto. Ecco perché, se per ognuno di noi è vera questa cosa, ci dobbiamo impegnare un po' di più, non nell'accettare o subire, che poi abbiamo questo vizio di rinfacciare all'altro ciò che noi non sopportiamo, ci dobbiamo impegnare un po' di più nell'accompagnarci, nel curarci insieme e reciprocamente. La difficoltà sta sempre nel tempo che decidiamo di voler impiegare e quindi nella volontà stessa di continuare.
      Composto mercoledì 26 agosto 2015
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        Scritto da: Giuseppe Cutropia
        in Diario (Esperienze)
        Perché tu sei entrata nel mio cuore, come la più dolce delle fragranze, ma anche come la più intensa delle tempeste. Perché è vero che mi fai battere il cuore con profonde emozioni. Perché alla tua passione alterni attimi di una dolcezza infinita. Perché cerco quei tuoi silenzi nei quali amo perdermi, quei silenzi che parlano di te, delle tue emozioni, dei tuoi stati d'animo, delle tue fragilità, ma anche della tua forza. Perché nei tuoi occhi, ho visto più di quello che gli altri potranno mai vedere. Perché dietro quel tuo sorriso, c'è la tua malinconia, il tuo dolore, ma anche l'amore del tuo cuore. Perché mi piace ciò che sei, in tutte le tue sfumature, nei tuoi colori, nei riflessi della tua anima. Perché ti desidero, perché ti voglio, perché mi appaghi. Perché... quindi se un giorno, tu dovessi chiederti perché io sono qui, nonostante tutto saprai il perché. Tu che sei la rosa più bella, malgrado le spine.
        Composto martedì 25 agosto 2015
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          Scritto da: Tania Memoli
          in Diario (Esperienze)
          Ricordo ancora la prima volta che mi hai guardata, non pensavo al mio viso stanco senza un filo di trucco, ai miei capelli ribelli o se il vestito che indossavo mi faceva apparire grassa. Niente più m'importava perché io in quell'istante, per la prima volta in vita mia, mi sono sentita bellissima.
          Composto domenica 23 dicembre 2012
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            Scritto da: Fabio Candela
            in Diario (Esperienze)
            Sai come una lacrima? Le lacrime con perle preziose che nascono dal cuore, esse salgono fino alla pupilla dell'occhio, sostano inumidendo l'occhio, sono 1% di acqua e 99%di sentimenti. Quante cose mi vengono in mente di sera, quando sono solo sdraiato su questo letto freddo, o durante il giorno quando devo sopportare certa gente che mi disgusta o che interpreta male tutte le mie intenzioni, perciò finisco sempre col ritornare a guardarmi allo specchio ripromettendomi che, nonostante tutto, continuerò a fare la mia strada e a ingoiare le mie lacrime, solo che le lacrime che non escono si depositano sul cuore, con il tempo lo incrostano e lo paralizzano come il calcare incrosta e paralizza gli ingranaggi di una lavatrice, ma mi ripeto di non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori. Se piangi di gioia non asciugare le tue lacrime perché le rubi al dolore. Lacrime. Le lacrime sono un fenomeno che accomuna tutti gli esseri umani e li distingue da gli altri esseri, ma le lacrime possono avere molte cause altrettante possibili sfaccettature e due paesi diversi, la lacrima di un bambino capriccioso può pesare meno del vento, quella di un bambino affamato pesa piu di tutta la terra. Io comunque sarei in grado anche di non piangere se tu fossi una lacrima, io non piangerei per paura di perderti.
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              Scritto da: fucku
              in Diario (Esperienze)
              Voglio rispondere alla tua lettera adesso, altrimenti dopo non riuscirei a fare nulla. Devi smetterla di crederti inferiore alla mia amica. Tu sei mia sorella maledizione e lei è la mia migliore amica, siete due parti distinte di me. Ognuna è importantissima per me allo stesso identico modo. Senza di lei non riesco a stare e nemmeno senza di te. Non riesco a capire come tu non possa vedere quello che sento per te, come tu possa crederti inutile. Mi fai sentire a casa ovunque mi trovi, sei una delle poche persone con le quali non mi vergogno ad essere me stessa, mi ascolti sempre, anche se sono ripetitiva, noiosa, arrabbiata, stupida, depressa, fuori di testa, felicissima. Posso parlare con te sempre, posso rivolgermi a te per qualunque cosa ed è questo che ti rende speciale. Tu per le persone ci sei. Non sei come alcuni che promettono la luna e non hanno nemmeno la decenza di dirti per quale dannata ragione hanno deciso di abbandonarti e deluderti. Tu ci sei per tutti, ti danni l'anima pur di aiutare quelli a cui tieni. Rendi felicissime tante di quelle persone che tu non immagini neppure, anche solo respirando e ridendo. Quindi smettila di dire che non vali niente, smettila di dire che non ti meriti niente, perché tu sei una parte di me senza la quale non saprei vivere e per questo ti meriti tutto, molto più di quanto io riesca a darti. Non ci sei da nemmeno un giorno e già io mi sento sola. Sono in camera a piangere. La camera dove dormo e vivo da anni mi sembra troppo grande e vuota. Il letto mi sembra troppo freddo e scomodo. Abbraccio il cuscino solo perché profuma della mia sorellona e non riesco a darmi pace perché non posso essere dove sei tu. Non posso abbracciarti quando piangi, non posso farti il solletico per darti fastidio, non posso accoccolarmi vicina a te prima di dormire. Mi hai chiesto di venire via con te. Ti giuro, ti giuro, che avrei fatto la valigia lì per lì, che sarei partita senza nemmeno pensarci. Lo avrei fatto perché quando sono con te, mi dimentico di tutto e di tutti. Una settimana giù con te è bastata a farmi dimenticare persino di avere una casa qua. Non ho bisogno di niente e di nessuno quando sono con te e questo te lo devi ficcare in testa. Tu sei fondamentale per me. Smettila di pensare il contrario. Smettila di crederti inutile e trasparente. Smettila, perché sei una luce grandissima, calda e accogliente. Sei la mia luce, verso la quale mi rivolgo sempre, perché so che dove ci sei tu, c'è casa. C'è amore e gioia. Falla finita o giuro che il prossimo anno, appena ci vedremo di nuovo, ti faccio male. Mi manchi e anche se mi sa che ci arrivi da sola a capirlo, ti voglio bene. Troppo, così tanto che mi fa male.
              Composto lunedì 31 agosto 2015
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                Scritto da: Silvia Franco
                in Diario (Esperienze)
                Forse ci siamo girati le spalle per orgoglio. Così abbiamo iniziato ad allontanarci e a camminare distanti dalla fiamma del nostro amore. Ma ci siamo accorti che il fardello dell'orgoglio era troppo pesante per continuare a camminare. Cosi tu l'hai buttato in mare. E sei tornato a cercarmi nel posto dove bruciava il nostro amore. Ma io nel frattempo mi ero persa per le strade della vita, continuando a camminare senza meta, con in spalla il mio fardello colmo d'orgoglio e pieno d'errori. Ho voluto perdermi appositamente, intraprendendo strade a me sconosciute, perché sapevo che sarebbe arrivato il giorno in cui avrei voluto tornare indietro ed a quel punto la strada doveva già essere dimenticata. Perché elemosinando il tuo amore sono stata per troppo tempo una povera mendicante.
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