Esperienze


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Esperienze)
Ti insegnano la vita quelle persone che non hanno calcolato i loro passi, che non hanno scelto la strada facile, che sono caduti, distrutti e quasi morti... ma che si sono rialzati e nel silenzio hanno ripreso il cammino ancora con gli stesi principi e idee ma con un'esperienza in più. Queste persone la vita la insegnano nel silenzio, con azioni, modi e comportamenti che diventano esempio. Tutti gli altri sono la massa, i convinti e i presuntuosi.
Composto giovedì 9 luglio 2015
Vota il post: Commenta
    Scritto da: Fatta di cristallo
    in Diario (Esperienze)
    Ogni ragazza che si crede brutta, senza autostima e insicura vede le altre più belle. E una delle cose più infelici è guardare la tua amica bella, magra, sicura e felice di tutto ciò, e pensare alla differenza che c'è tra lei e te, o meglio che c'è tra lei e me: lei è più bella, lei è più magra, lei è più intelligente, lei è più felice, lei ha più amici, lei è più ricordata, lei è più richiesta, lei è più amata, lei piace di più, lei è sempre "di più" rispetto a me, e io sono sempre "di meno" rispetto a lei e a tutti gli altri.
    Io sono meno bella, io sono meno magra, io sono meno intelligente, io sono meno felice, io ho meno amici, io sono meno ricordata, io sono meno richiesta, io sono meno amata, io piaccio di meno, lei è un insieme di "di più" giusti, mentre io sono un ammasso di "di meno" sbagliati.
    Composto sabato 7 marzo 2015
    Vota il post: Commenta
      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Esperienze)
      Ci vuole una forza enorme per guardare avanti. Ci vuole un coraggio bestiale a fare delle scelte! Ma io non sono mai stata tra quelli che hanno paura del dolore... e se fa male non importa. Io amo essere me stessa così tanto, mi amo in modo smisurato e mi stimo così tanto che è giusto che per coerenza e rispetto io lasci gli altri liberi di poter essere se stessi allo stesso identico modo in cui pretendo di esserlo io. Posso condividere o meno atteggiamenti, pensieri e modi, ma se voglio bene davvero a qualcuno lo accetto com'è e diverso non sarebbe lo stesso... Perché non sarebbe lui.
      Composto domenica 5 luglio 2015
      Vota il post: Commenta
        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Poi ti stanchi di non essere mai "abbastanza". Di sentirti sbagliata, di essere quella che resta in panchina. Ti stanchi di essere quel qualcosa che viene sempre dopo qualcos'altro o quel qualcuno che viene sempre dopo qualcun altro. Cominciamo a pensare che su quella panchina ci dicono o ci portano con atteggiamenti e varie a sederci. Ma siamo noi che decidiamo di farlo. Iniziamo a non farlo, a voltarci e andarcene. A cercare un altro "campo" in questo mondo dove ci venga dato quel posto che meritiamo, dove si gioca una partita ad armi pari, senza aspettare che qualcuno sbagli un rigore, oppure che commetta un fallo e venga espulso così che tu possa entrare "in gioco". Ricordati che se a te è toccata la panchina, anche laddove avrai la possibilità di entrare in gioco sei e resterai sempre "la seconda scelta".
        Composto domenica 12 luglio 2015
        Vota il post: Commenta
          Scritto da: Rosita Ramirez
          in Diario (Esperienze)
          Queste persone sono esempio per gli altri, queste persone che si sono costruite da sole e che hanno capito che dovevano farcela con le proprie forze, senza l'aiuto di nessuno. Parlo di uomini e donne che hanno subito di tutto, eppure sono ancora lì. Pronti a dimostrare al mondo ancora una volta di che stoffa sono fatti. Rendo onore a loro, e riconosco il loro valore ed i loro meriti. Esse dovrebbero insegnare agli altri. Alla gente che si scoraggia, che si rassegna, alle gente che molla.
          Composto venerdì 3 luglio 2015
          Vota il post: Commenta
            Scritto da: Mariella Buscemi
            in Diario (Esperienze)
            Penso d'esser fatta di ritorni, ché le mie partenze han sempre avuto il carattere della fuga e l'impressione dell'irrisolto. Il cuore è immenso selciato e le emozioni ghiaiose han sempre fatto rumore sotto i passi lesti, sul parallelo sbagliato e su un meridiano che mi tagliava di netto. Tre scalini a salire e raggiungo l'equatore. Sì! Mi avevano sempre parlato dei toni di mezzo e dei colori brillanti, dell'eccesso che si smorza, delle sfumature calde, delle ore di luce e delle notti di luna nel riverbero d'ogni onda increspata. Quanta neve mi son portata dietro. Paura artica che mi faceva rimanere ferma, ferma e zitta, zitta. È stata una bella traversata. Se migrerò un altro po' più a sud, sarà mare e litri di coralli ovunque. Le nuvole sembrano seguirmi. Hanno sempre dell'indefinito, così sfumate e spugnose, ma un arcobaleno nuovo ha dipinto il cielo nero e l'oceano ritornerà azzurro. Devo esser già passata di qui; erano solo briciole quelle che avevo abbandonato, ma oggi mi stanno aiutando a ritrovare la strada di casa. A ritrovare te. Sento già i gabbiani.
            Vota il post: Commenta
              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Esperienze)
              Libera da tutto ciò che è "ordine" e "precisione". Io che sono solo un grandissimo "casino" che parte da dentro. Io che nella mia confusione so trovare tutto ciò di cui ho bisogno. Io che non perdo mai niente nemmeno quando perdo la parte migliore di me. Io che so sempre dove cercare le emozioni giuste, i gesti giusti e le parole giuste. Perché quando le hai nell'anima e nel cuore non conta quanto in profondità siano. Non conta quanta polvere tu ci abbia fatto scivolare sopra. Nel momento del bisogno loro troveranno te nello stesso modo in cui tu ritroverai loro.
              Composto lunedì 6 luglio 2015
              Vota il post: Commenta
                Scritto da: Silvia Nelli
                in Diario (Esperienze)
                Piango come una bambina quando mi arrabbio e rido allo stesso modo quando gioisco. Non sono niente in mezzo alla gente, ma sono l'essenziale quando da sola faccio i conti con me stessa. Sono debole di fronte a dieci uomini, ma sono forte quando mi sento libera di scegliere "chi e cosa" essere. Sono antipatica per quelli che camminano programmando i loro passi, ma sono la complicità piena di chi dei suoi passi ne fa solo un modo per andare avanti a testa alta e con forza.
                Composto lunedì 6 luglio 2015
                Vota il post: Commenta