Scritto da: Roberto Giusti
in Diario (Esperienze)
Avere ragione è avere sicurezza. Avere sicurezza è avere orgoglio. Avere orgoglio è essere teste di ca**o. Essere testa di ca**o è essere come me. Benvenuti nel mio mondo.
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Avere ragione è avere sicurezza. Avere sicurezza è avere orgoglio. Avere orgoglio è essere teste di ca**o. Essere testa di ca**o è essere come me. Benvenuti nel mio mondo.
Polvere è il pensiero quando il tempo lo traduce in ricordi, momenti che non tornano, che hanno dato valore ai sacrifici fatti tra sudore, dolore e serenità. Dopo tanta strada intorno c'è vuoto, rimane solo la sincerità pronta a dare sostegno sia nella buona che nella cattiva sorte, ma io vorrei che la politica tenesse fede all'onore di chi l'ha creata per mettere ordine e non per arraffare sui diritti dei cittadini; vorrei che la menzogna trovasse la pace nella verità, perché ricco è chi è capace di rimboccarsi le maniche ma, soprattutto, di creare; vorrei l'opportunità di realizzare il mio impegno e non pagare per gli errori altrui.
Non voglio nulla in cambio da chi ho aiutato, ma solo il rispetto di ricordare la mia importanza in quei momenti difficili. Vorrei che le idee di ognuno venissero ascoltate e prese in considerazione, invece di restare ferme al banco del bar, tra un bicchiere di birra e un "chi se ne frega". Vorrei che la mia scrittura illuminasse la mente per aprire il cuore, "perché la vita è un autoritratto... senza l'uso sfumature".
Le persone semplici come me non hanno bisogno di troppe cose: amo il mio viso struccato al mattino, che fa da cornice al mio broncio; amo le mie serate sul divano con la tuta o il pigiama, e un caldo plaid; amo le serate con gli amici, fatte di jeans e scarpe da tennis; amo le corse in bici, il panino veloce e il caffè caldo seguito da una sigaretta ed ottime chiacchiere; amo me stessa per quello che è, senza bisogno di cambiarla; amo me stessa perché è così.
Essa si sente a suo agio solo nella semplicità. In quella semplicità che mi veste e mi arricchisce l'anima di grandezza interiore, quella semplicità che chi non comprende non potrà mai vedere, apprezzare e amare, quella semplicità a cui non rinuncerò mai, tanto meno per qualcuno che ha la convinzione che non sia un pregio.
Ho deciso di seguire il mio sogno. Mi sveglierò cadendo? Non importa, se avrò fatto la cosa giusta mi sveglierò volando.
Non faccio danza col corpo, ma con la mente. Faccio piroette da capogiri. Questa danza ha dato una gran forma al mio cervello; del resto è la stessa cosa che accade a voi comuni mortali. Basti pensare al corpo di un ballerino: è lineare, perfetto, scultoreo. Ecco, il mio cervello si è evoluto così perfettamente. Estendi la tua mente, come se dovessi riscaldarti nel fare stretching prima di una gara. Sì, perché chi vive davvero gareggia, vuole a tutti i costi la felicità. Non fa uso di doping, non altera i valori, né i presupposti. Utilizza se stesso, la forza dunque. Sii libero. Sempre.
Schiaffi e carezze avvolgono la mia anima quasi infranta da questa realtà che guida e condanna i sogni. Quei sogni che da quel cassetto ho tirato fuori, quei sogni che hanno reso i miei progetti "guida e strada" per arrivare al domani. Quei sogni che ora vedo quasi annegati, alla deriva di una acqua gelida e confusa. Dove io nulla chiesi e nulla presi. Dove, come un film, la convinzione non è altro che ombra guidata da registi che mutano i cieli, la realtà, le scene a loro piacimento.
L'amore è come una forza misteriosa che si fa spazio nel tuo cuore senza nemmeno chiederti il permesso, e tu che cerchi di opporgli resistenza non ci riesci. Poi rapisce il tuo cuore e la tua mente e li tormenta con un dolce pensiero assillante. Impari a conviverci subito dopo, tanto che diventa come uno spiraglio che ti conduce all'immenso, come la tua unica ragione di vita. Alla prima delusione, però, ti accorgi che l'amore è solo una stupida altalena: un giorno ti porta in paradiso, un altro ti fa cadere in un abisso di malinconia e di solitudine dal quale sembri non uscirne mai. L'amore è... in fondo chi può dirlo cos'è? Ognuno lo vive per sé.
Ricordo che da ragazzo ho avuto un periodo in cui la notte, quando ero in crisi, andavo al cimitero davanti alle tombe delle persone care a parlare, a sfogarmi, quasi che mi potessero ascoltare. I miei amici mi davano del matto e mi chiesero perché non avevo paura di notte, da solo, dentro a un posto del genere. Io risposi che bisogna aver paura di chi ti fa e può farti del male, cioè delle persone vive, male che non potrebbe mai farti una persona defunta.
Ho imparato che la coerenza può essere solo una parola sparata a caso per alcune persone, che prima ti accusano di essere troppo frettoloso solo perché hai voglia di vederle, e poi allo stesso tempo ti allontanano perché ti hanno visto una mezza volta e non è scattato quel qualcosa. Poi se a tua volta gli rigiri il loro tutto subito, se la prendono pure. Bella coerenza no!?
Una come me o la ami o la odi, perché non ho mezze misure, schietta e sincera fino a quasi sembrare antipatica, ma non è così, è che rispetto le persone che mi circondano, e senza rispetto non ci potrebbe essere una buona convivenza.