Esperienze


in Diario (Esperienze)
Non cambiamo il mondo, non fermiamo guerre o disastri. Non riusciamo asciugare ogni lacrima di sale grosso che vi spunta dal petto. Ma cerchiamo di imparare a sorridere e a volte lo impariamo da voi. Sì, da te che ti diverti, da te che leggi a metà, da te che stai di fretta e non prendi il senso, da te che critici e bene fai. Noi, come dei pagliacci, impariamo a sorridere da voi, il nostro pubblico, come i pagliacci sul palco alle prove e spettacoli. Impariamo a sorridere da quello che chiamiamo "bello" e la scena della vostra mente lo decide se lo è o meno. Vi aspettiamo dietro lo schermo, il nostro sipario di vetro, per farvi leggere, sorridere, capire che la vita non è difficile, solo le persone la fanno e la vedono così. Vi aspettiamo sul palco dello schermo per capire insieme che un po' di fantasia, una piccola pagliacciata ci aiuta ad essere noi stessi, semplici e belli. Grazie per il tuo sorriso, arrogante o sincero. Grazie.
Composto domenica 12 aprile 2020
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    in Diario (Esperienze)
    ~ Tatuaggi ~ riflessione ~

    La pelle, veste vivente donata dal Creato
    alla responsabilità del nostro libero arbitrio
    ha la sacra funzione di mettere in comunicazione
    i vividi ambienti, interno ed esterno, tutelando equilibri.

    Avvolge il nostro corpo
    come tela vivente o come monitor al plasma
    è connessa al nostro umore: rabbia, paura, gioia,
    l'intime emozioni irradiano sorgive effervescenze.

    Nell'umanità notiamo varie sfumature carnali,
    esposte al sole rivelano... suggestive tonalità

    Inoltre ha l'importante incarico di segnalarci
    anomalie interne, contatti cruenti con l'esterno

    Nel disegnare/tatuare idee d'appartenenza o
    significativi ricordi, su tela o statua d'autore, è
    condotta incivile dissacratoria delle opere d'arte,
    vivono solo nel sensibile riverbero di chi le osserva,
    quelle disegnate diventano sfregi sopra quelle esistenti;
    è il disturbo di saggi oratori che parlano simultaneamente.

    La pelle, un'opera d'arte vivente in sintonia al vivido respiro
    la possiamo: massaggiare, picchiettare, sfiorarla, coccolarla, come tavolozza usarla (senza violarla con tecniche e prodotti)
    nell'apporre disegni, scritte, colori, che si eliminano nel lavarsi
    riscoprendo nell'esserci secondo natura spoglio da ego mentali

    Incantati in reciproche tenerezze, accarezzarla senza tatuaggi, risvegliamo vergineo eros, nella vivida bellezza orgasmica.
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      Scritto da: Isabel Melis
      in Diario (Esperienze)
      Colgo l'occasione per mettere in evidenza un punto molto importante: l'amicizia, a mio avviso, non comporta l'obbligo di presenza e partecipazione. Deve rappresentare un piacere. Essa si crea nel tempo, anche a dovere delle similitudini. Sicuramente non si crea per via di piazzate (che non amo a priori e da cui scappo, non certo per codardia, ma per quieto vivere) Le discussioni lunghe che poi riassumendo, si sintetizzano in poche parole, sono solamente un dispendio di energie (a mio avviso) a cui non è semplice essere partecipi anche per problematiche di tempo individualmente. Quindi mi chiedo se si voglia essere partecipi in questo gruppo, in maniera pacifica, o lo si voglia trasformare in un campo di battaglia ad ogni discussione. Nel caso della prima ipotesi, io non ci sto. Quindi, vi chiedo di rifletterci. Detto questo, sperando che a nessuno arrechi offesa, vi auguro ancora una giornata splendente... con tutto il cuore.
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        - La parte migliore di te -
        Lei non muore mai, ma solo apparentemente si nasconde.
        Rimane vigile sotto il peso del tuo vissuto, non chiede di tornare alla luce e seppure a volte appare sciocca e ingenua, sa che non sei pronta e silenziosamente "aspetta".
        Ti ascolta dalle pieghe più profonde dell'anima, colorandosi di ricordi che non si rassegna a lasciar andare.
        Rimane calma perché sa di appartenerti ed è certa che mai la lascerai morire completamente. Non ti rinfaccerà di averla nascosta e dimenticata, sente ciò che vivi, ciò che provi...
        Non sembra, ma è accanto a te quando attraversi il tuo "Inferno", ti tiene la mano quando precipiti, combatte al tuo fianco le tue guerre interiori e ti scuote quando sente che stai per mollare.
        Poi un giorno...
        Tutto si spegne, la tempesta si paca, i pensieri si fanno silenzio e la guerriera che è in te depone finalmente le armi.
        Sarà quello il momento in cui la sentirai rinascere.
        Comincerà a risalire dalle profondità dell'anima e tornerà a scorrerti nelle vene, sotto pelle, fin dentro le ossa.
        Avrà perso sicuramente qualcosa anche lei in questa guerra, ma avrà sicuramente conquistato medaglie che in pochi possono permettersi di indossare.
        Lei! La parte migliore di te...
        Quella parte che spesso hai donato e sprecato e che adesso è tornata dicendoti: "Nessuno oserà separarci ancora".
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Nutro stima per tutte quelle donne che non si giudicano e non si calpestano. Donne che sono consapevoli dei loro pregi e difetti, dei loro limiti e amano arricchirsi stando vicino ad altre donne semplici e vere come loro.
          Le ammiro e le sosterrò sempre perché fonte di grande insegnamento che proviene da un animo puro e umile. Loro non ti feriranno mai "vomitandoti" in faccia i tuoi difetti fisici per feriti e non rideranno mai dei tuoi limiti. Non si sentiranno mai in competizione con te, sanno di "Essere" e non gli serve l'approvazione di coloro che non ammirano. Amo quelle donne che non nutrono invidia, ma vivono di complicità e di quel sostegno reciproco che le rende ancora più grandi.
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