Quotidianità


Scritto da: Ivano Crescenzi
in Diario (Quotidianità)
Come si misura il progresso?
C'è chi misura il progresso dal valore che viene attribuito ad una vita, chi dal progresso tecnologico, chi da quello culturale, chi dalla riduzione della povertà, chi dal rapporto con la natura e probabilmente anche chi valuta l'evoluzione biologica.
Sinceramente queste sono solo valutazioni umane, su esperienze umane, nate dal buon senso umano, che di solito rimane solo come un'idea e niente più. Volando con la fantasia un giorno potremo incontrare una nuova civiltà che potrebbe presentarsi come quella più evoluta, con valutazioni ancora più alte delle nostre, fuori dalla nostra immaginazione, oppure anche tutto il contrario. Questa è una fantasia come l'ho è credere che la nostra società sia evoluta, spesso confrontandola con il passato, mentre invece molti inferni del passato sono presenti anche oggi ma camuffati da paradisi. Basti pensare come alcuni principi morali come l'onestà, la correttezza e la verità, non solo non pagano ma spesso costano caro, mentre ci sono persone che commettono azioni a danno di molti, o migliorano la propria vita con azioni e situazioni poco lodevoli, ma che passano inosservate e nonostante ciò sono spesso desiderate o auspicate da molti. Per me? Bella domanda!
Composto giovedì 11 maggio 2017
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    Scritto da: Marta Emme
    in Diario (Quotidianità)
    Se si vuol fare una trasmissione di successo* (Report 17-04-2017), non sia mai che la ricerca di verità sia messa nel cesso. Così se c'è una eccezione a una consolidata regola* (vaccinazione) discutiamone prima di metterle l'aureola. Prende pei coglioni che fa apparir veritieri dei seri sapientoni* (chi si oppone ai vaccini). Invece tutte le voci devono andare in onda, "sì che la testa possa poi far la somma, perché la verità è profonda. E in RAI su ogni tema è la gente che va in scena* (canone). Dunque, se questo il conduttore non sa, si chiuda pure la faccenda, ma che faccia pubblica ammenda; caro Beppe, non è con niente che si prende per il culo la gente. Ma siamo in Italia e il popolo qui si ammalia. Quel che ha imparato a far bene anche il nostro Papa che vuol spremere sangue da una rapa* (Italia su immigrazione) giacché i poteri forti* (Europa) non stanno più alle sue corti. E non me ne voglia il Padreterno, ma io vedo il mondo dall'interno ed è per migliorare che dico quel che penso. E poi sono solo un puntino nell'universo, ch'è così immenso!
    Composto giovedì 27 aprile 2017
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      Scritto da: Tania Memoli
      in Diario (Quotidianità)
      Caffè e pensieri. Dalle mie parti quando qualcuno ti offre un po' del suo caffè dalla tazzina si dice che ci si scambiano i pensieri, tanto che a volte non si chiede banalmente: "vuoi un po' di caffè?" Ma: "ci scambiamo i pensieri?"... ed ora buongiorno al sapore di caffè!
      Composto sabato 15 ottobre 2016
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        Scritto da: Tania Memoli
        in Diario (Quotidianità)
        Non so come fate voi a svegliarvi ed essere così ammalianti, sguardo spudoratamente accattivante, capelli perfetti che incorniciano il volto, il corpo nudo o appena coperto e con passo felpato andare in cucina a preparare non so cosa ma non il caffè. Io ho uno sguardo che non si sa se sono sveglia, i capelli che hanno vita loro, il pigiama storto, cammino effetto zombie e arrivata in cucina preparo il caffè appoggiata sul piano, ma sembra comunque un buongiorno.
        Composto domenica 12 febbraio 2017
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          Scritto da: Elona
          in Diario (Quotidianità)
          La società! Quando sarà tutto normale, allora si potrà parlare tranquillamente di serenità e condivisione positiva delle ideologie collettivi di ognuno di noi, ma fino a quel momento ci vorrà un po' di tempo per stabilizzare tutto ciò che si chiede di fare senza pregiudizi essenziali del discorso posto in essere per lo svolgimento del dibattimento. Comunque sia trattata e esposta la questione l'importante è che ognuno di noi deve capire di cosa stiamo parlando ed eseguire con serietà e consapevolezza questo lavoro che sarà troppo lungo e faticoso, chiederà tempo abbastanza lungo per arrivare alla conclusione chiesta. Ma la richiesta fatta è comprensibile da una parte e possiamo dire che sarà condivisa in comune da una percentuale considerata elevata entro certi limiti della collettività, ma rimane sempre un "ma" che sottrae ogni tanto delle idee troppo estroverse e mettono in confusione totale la situazione che non è affatto abituata a certi alti e bassi del pensiero, che alimenta una grande simpatia di una parte di loro e lo provocano in modo volontario e manifestano apertamente ciò che pensano & condividono unanimemente tramite la testimonianza del comportamento vinto o adatto alla loro vita quotidiana, "ma" gli altri, cosa faranno? Si adatteranno alle loro idee & comportamenti? Domande che chiedono una risposta ragionevole e molto equa, ma visto che viviamo in una società che cambia nel tempo, visto che esistono diverse categorie di gente che lo popola, visto che i pensieri espressi non sono uguali, visto che le situazioni che ognuno di noi passa, anche se sono più o meno simili, le vive in modo diverso, visto che siamo nati in un mondo che è sempre in evoluzione, si può dire che una risposta, delle domande fatte ed della questione posta in essere come fatto di esistenza contemporanea, non si può dichiarare facilmente e dire si è vero oppure no è sbagliato perché essendo una società divisa fra tantissime ideologie, ognuno si adatta come piace e può, ed qualche volta, costretto dalle circostanze come si deve, cioè trovano normale l'azione fatta, creano momenti sereni e tranquilli secondo la loro espressione, percepiscono ed lo condividono, ma sempre dall'altra parte sarà un "ma" che non lo condivide affatto questo tipo di ideologismo che è estraneo al loro pensiero, possiamo dire solo che all'interno di ogni società esistente si fa la vita creata in modo tale di trovare tranquillità, di essere normale e sereno, "ma" questo succede sempre all'interno di ogni società, regole poste da loro e per loro stessi.
          Composto lunedì 1 maggio 2017
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