Quotidianità


in Diario (Quotidianità)
Ad ogni traguardo formativo segue quasi sempre un futile quanto insulso formalismo. Ci si proietta sin da principio verso l'atto formale prestando attenzione, spesse volte, all'aspetto esteriore, a prescindere dai risultati ottenuti e da ciò che vi è di "sensato" nel cuore del fanciullo. In fondo quel che conta davvero è farsi una bella mangiata al ristorante, dopo aver espletato i riti religiosi. Poi cadiamo dalle nuvole quando un figlio appena adolescente entra nel giro della droga o si perde in violenze ed oscurità. Se non si parte dalle basi, tale mondo andrà di male in peggio.
Composto sabato 27 maggio 2017
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    in Diario (Quotidianità)
    Alla base della gerarchia Sociale vi è la famiglia. Famiglia come fonte di vita, di amore, di gioia, di certezza, di conoscenza, di consapevolezza. La famiglia è il nucleo dal quale prende vita la società. Il bambino, prima ancora di venire al mondo, percepisce le carezze che la mamma o il papà inviano attraverso "il pancione"... , ma percepisce anche le incomprensioni possibili, i malumori, e tante altre condizioni. Quando il pargolo apre gli occhi al mondo nuovo è simile ad altri pargoli: anima innocente, fra tante anime, pronta a cibarsi delle cose di questo mondo. L'ambiente primordiale è l'ambiente familiare, ed il pargolo non potrà che dissetarsi alla fonte paterna e materna nei suoi primissimi, e fondamentali, anni di vita. Il resto verrà dopo. Una piantina di tre anni ha già raggiunto una certa stabilità esteriore; di conseguenza, a tre anni suonati, non si raddrizza più! La stessa cosa capita ai bambini. La scuola fa la sua "utile" parte in questo processo formativo, ma non può nulla senza la fattiva collaborazione dei genitori. C'è da dire che vi è tanta "superficialità" anche nella scuola, ma questo è un altro discorso. Di chi è la colpa? Un po' di tutti. Della stessa Società, a mio avviso; delle esperienze che ci porta a vivere.
    Il ragazzo non è salito al cielo invano. Qualsiasi esperienza negativa è un input per fare di più. Gli attori sociali sono in ordine: genitori, educatori, insegnanti di ogni ordine e grado. L'errore, come spesse volte affermato da me in passato, è l'arma formativa per eccellenza. Non v'è formazione senza errore.
    Composto venerdì 26 maggio 2017
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      Scritto da: Elona
      in Diario (Quotidianità)
      Ogni giorno le persone corrono senza nemmeno ascoltare o fermarsi un attimo per capire ciò che fanno veramente. Purtroppo se una volta si ascoltava molto ora questo fenomeno non succede più. Ognuno ha sempre da fare e vedo un segno di menefreghismo nei confronti di dar ascolto alla persona accanto oppure alla voce interiore. Mi chiedo dove va questa società? Cosa le manca per andare avanti che stanno sempre a complicare le relazioni. Forse la tecnologia avanzata invece di aiutargli, le sta portando in una direzione sbagliata e non se ne rendono conto. Forse lo usano in un modo molto esagerato invece di darsi alla normalità. Mi deprime di vedere persone in gruppo con il cellulare nella mano e non danno ascolto alle loro conversazioni e sono estranei alla loro presenza. La società di oggi ha bisogno di ascolto, di fermarsi un attimo e riflettere, dare attenzione e impegnarsi per salvare ogni rapporto di relazione. Non c'è più la comunicazione frontale esiste solo il cellulare e il mondo virtuale, una cosa fredda che anche se esprimi emozioni o sentimento con quel aggeggio in mano diventa ancora più fredda. Si è nel era della modernizzazione ma che sta prendendo una strada alla rovescia. Siamo tutti impegnati e sempre a fare qualcosa ma mai ad ascoltare. Ascoltare è una guida per migliorare, è più profondo che un messaggio scritto e più nocivo per la vita. Mi ricordo che ogni giorno che finivo la scuola mi sedevo accanto al mio nonno e le raccontavo la mia giornata, mi piaceva la sua prontezza ad darmi ascolto e si anche consigli. Ecco parlare, essere ascoltata a voce e vedere la presenza mi dava gioia. Perché le persone non si prendono un momento per sederci uno affianco al altro e dare ascolto?... questo risolverebbe tante cose e non ci sarebbero tanti problemi conflittuali fra le persone. Fermarsi un attimo magari anche per prendere fiato, tutti corrono e non se ne accorgono che così perdono, perdono il cammino, la strada da seguire e sciupano i rapporti fra di loro. Ascoltare significa tanto affronti l'altro e anche te stesso. Capisci che ne vale la pena sederci un attimo e conversare e se c'è bisogno anche discutere su ciò che ci preoccupa di più. Uno trova tante difficoltà durante la giornata e magari si scoraggia però trovare qualcuno con cui confidare, condividere e confrontarsi alleggerisce la situazione sia fisico che psicologico. La presenza è importante, se tu ci sei e dai ascolto, c'è anche il tuo cammino, se tu apprezzi insisteresti ad essere più volte ascoltato. Vorrei una società in cui le persone si fermassero un attimo e riflettere senza fretta, ragionarci un po' sopra e sentire il bisogno di essere ascoltato e reciprocamente. Vorrei che questa società lasciassero il mondo virtuale e tornale nella vita normale fatto di gente presente e dar ascolto, così si evitano di perdere tanti valori e arricchire l'anima che dopo tante ricadute anche ella ha voce e gli devono dare retta. La salvezza è nel ascoltare e essere presente e mostrare attenzione in ogni rapporto, in ogni situazione e reagire in determinate che ci fanno soffrire.
      La voce ha anima, la mente ha bisogno di ascolto, il cuore ha bisogno di essere sanata, spero che la gente se ne accorge e reagisce perché così si stanno perdendo tanti valori, principi e rapporti umani.
      Composto giovedì 25 maggio 2017
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        Scritto da: Ada Roggio
        in Diario (Quotidianità)
        Da un gesto d'amore, nasce un bambino. Nel vedere tale scenario, mi son chiesta chi è Caino! Ho provato pietà per lui. Ogni bambino che nasce dona un sorriso, e ti porta a riconoscere che la vita è un dono di Dio. La vita è un punto tra la terra e il cielo. Non credo che Dio sia a favore della pena di morte male, porta male! Violenza, porta violenza.! morte, porta morte! La pena di morte non è un deterrente per i crimini, ogni morte lascia un vuoto. Per me vale la pena vivere intensamente ogni giorno la propria vita. La vita è un dono sacro, nessuno può farsi da padrone. Quanti innocenti moriranno ancora. Per cosa? Per chi? Dolori e lacrime, sofferenza, morte. Questa è guerra? Guerra invisibile. No alla guerra. Invito tutti a riflettere. Pace.
        Composto domenica 1 marzo 2009
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          in Diario (Quotidianità)
          Ogni volta che capita qualche brusca variazione di rotta nella nostra illusoria tranquillità paesana, ci meravigliamo, chiediamo a noi stessi ed al prossimo il perché, i "come è possibile" ecc. Ogni volta restiamo a bocca aperta, stupiti, e ripetiamo con insistenza: "la realtà sta cambiando, cosa possiamo farci?".
          È possibile fare molto, tanto. Partendo da noi, dal nostro modo di agire nella società. C'è tanta incuria, troppo menefreghismo; poco attaccamento ai valori reali e profondi, legame indissolubile con realtà superficiali (inutile surplus).
          Ma la situazione più tragica è presente nell'incapacità (o nel rifiuto categorico) di cogliere i disagi interiori che questi ragazzi fragili portano nel cuore. Cerchiamo di motivarli, in unione di spirito e ragione, verso interessi veri, sensati; non abbandoniamoli mai! Ingrassiamo fanciullini come maialini d'allevamento e questo aspetto, probabilmente, ci consola, facendoci sentire genitori migliori..., ma: il cibo nulla può, se un ragazzo non riceve la giusta attenzione, l'idonea educazione!
          Non dite di si ai vostri figli. Abbiate il coraggio di dir di no! Non ingrassate i pancini dai tessuti elastici, ma riempite il loro cuore di affetto vero. Troppi ragazzi in disagio sociale, troppi fanciulli che crescono in solitudine; troppa apatia, infinita noia che sfocia sovente in rabbia ed in rancore.
          Educare non è per niente facile..., ma provare non nuoce.
          Composto martedì 23 maggio 2017
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            in Diario (Quotidianità)
            Buongiorno, c'è chi vedrà davanti a sé un giorno lungo e faticoso, chi vivrà un altro dì in tristezza, chi si lascerà prendere dallo sconforto, chi prenderà tutto con leggerezza. Comunque vada non lasciate che la noia vi porti via nel vuoto dell'esistenza, nel nulla della coscienza, nella materialità che non ha giustificazioni; fatevi prendere dal dubbio e dalle obiezioni, cercate di scoprire il perché di questo nuovo giorno; con discrezione, con tatto ed amore: per se stessi e per l'altro; in unione di cuori. Ricordate di non mettere da parte mai voi stessi per far piacere a qualcun altro.
            Composto sabato 20 maggio 2017
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              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Quotidianità)
              Oggi dirò che non c'è niente di più appagante che assaporare la gioia della rinascita. Non c'è niente di più bello che svegliarsi al mattino e sentire che dentro di te "va tutto bene". Sentire che alzarsi dal letto non è più una fatica e aprire gli occhi è una gioia e non un dispiacere. Sentire che malgrado le ferite non hai smesso di amare... di amare la vita e te stessa. Sentire che l'opinione del mondo scivola via perché in fondo è ciò che pensi tu e sai di essere quello che veramente conta. Sentire che non hai più niente da perdere, ma solo milioni di cose da guadagnare. Sentire... sentirmi!
              Composto giovedì 18 maggio 2017
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