Quotidianità


Scritto da: Ivano Crescenzi
in Diario (Quotidianità)
Interessi Liberi

Se chiudo gli occhi e provo a rivedere una vita dall'inizio, dalle prime luci, primi colori e primi suoni, mi viene in mente che già dalla prima volta che apriamo gli occhi siamo attratti da cose o persone a seconda delle particolarità che posseggono, che siano questi colori, suoni e non solo.

Forse già da piccoli abbiamo le nostre preferenze, probabilmente non durature, che richiamano la nostra attenzione.

Sono dell'idea che se le persone (ma si... gli esseri viventi) crescessero in disparte, senza influenze esterne, i nostri gusti, il nostro io, rimarrebbero immutati.

Certo, all'inizio dobbiamo essere guidati, per essere istruiti sui pericoli, per mantenere e continuare l'evoluzione (... che ogni giorno sembra che vada alla rovescio), per imparare ciò che è stato scoperto e che ci permetterà di scoprire ancora di più.
Ma non faccio a meno di pensare che se nella vita nessuno ci dicesse che qualcosa in noi non va, o che ci impartisce certe nozioni di vita, come se fossero leggi matematiche, in noi non nascerebbe mai in il desiderio di essere diversi fino al punto di distruggere la persona che dovremmo amare di più, noi stessi.
Composto martedì 9 agosto 2016
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    Scritto da: Maryclara
    in Diario (Quotidianità)
    Per essere felici basta poco, per esempio star bene di salute. Ogni giorno riceviamo dalla vita questo grande regalo. Spesso non lo sappiamo apprezzare, lo sottovalutiamo e ci lamentiamo, ci commiseriamo, ci crucciamo per banalità. Le incomprensioni, le divergenze, le corse continue per inseguire sempre nuovi traguardi, ci fanno perdere di vista il valore della salute, ogni momento dovremmo rallegrarci e gioire per il benessere di cui godiamo e dovremmo dedicare un pensiero e una preghiera a chi invece non gode di questo grande privilegio.
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      Scritto da: Taurio Luigi soli
      in Diario (Quotidianità)
      Lo scopo di questo terrorismo non è incattivire i potenti o i politici; essi, i grandi moralisti e bigotti dei nostri tempi, già colpiscono ogni giorno migliaia di civili sopratutto bambini sganciando bombe costose, rifiutandosi di effettuare missioni di terra poiché i proiettili non rendono abbastanza. Lo scopo del terrore è rendere il popolo comune disposto ad assorbire tutto ciò lasciando che la barbarie sia accettata come fosse una cosa ordinaria; le bandiere della pace e le grandi manifestazioni pacifiste che vedevo da bambino non appaiono più da quando esiste il terrorismo; eppure le vittime delle guerre sono le stesse, sempre civili, ed i nemici i soliti fantasmi che esistono solo nei telegiornali, a cui la gente cede la sovranità mentale rifiutando poco a poco di vedere coi propri occhi la realtà, e smettendo di essere scettico di fronte alle menzogne. La verità è semplice: i produttori di armi hanno trovato il modo di creare le guerre nei periodi di pace con un minimo investimento e con la garanzia di non avere più alcun ostacolo sociale.
      Composto domenica 17 luglio 2016
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        Scritto da: Mario Pappagallo
        in Diario (Quotidianità)
        E ora la Cannabis. Siamo al momento delle falsità. Eppure di cannabis si parla poco o nulla di norma, facendo in modo che i giovani la provano perché convinti che sia figo. Però la liberalizzazione a fini medici non va vietata. Droga ma anche farmaco. E se nessuno si scandalizza quando un giovane beve superalcolici o fa uso di Viagra comprato da veri spacciatori, perché si alzano gli scudi ora? La cannabis fa male perché crea tossicodipendenti, i tossicodipendenti alimentano la criminalità organizzata e la microcriminalità, dalla cannabis si passa facilmente a droghe più pesanti... Il cervello dei giovani va presto in pappa e tutto parte da un innocuo spinello, un tiro per non sentirsi esclusi dal gruppo... Chi parla nelle scuole di tutto ciò? Nessuno. Inoltre i divieti aumentano il mercato, un adolescente (e non solo) ama sfidare i divieti. La mafia dilagò negli Stati Uniti quando c'era il proibizionismo degli alcolici, poi una volta tolti divieti la mafia cambiò mercato. L'alcol non rendeva più. Se la droga fosse di Stato per i tossicodipendenti si annullerebbe ogni interesse commerciale. Ovvio che si deve evitare che si divulghi ma senza guadagni verrebbe meno la promozione e in poco tempo gli spacciatori non avrebbero più lavoro. Ma posso anche comprendere che questo sia difficile da capire e soprattutto non piace alla criminalità organizzata, che da una parte ora finanzia i moralisti in modo che la parola liberalizzazione venga cassata e dall'altra sta abbassando i prezzi per creare più tossici possibile da spremere poi. Ma non comprendo perché non considerare la cannabis, così come la morfina e gli oppioidi, farmaco laddove ha questo valido apporto: come palliativo in alcuni tumori, come controllo dei sintomi per esempio nella sclerosi multipla o per una determinata patologia oculare. Infine, e questo è il paradosso, in molti Paesi europei c'è un farmaco in vendita per il mal d'auto o di mare. Si compra senza ricetta. E per chi non lo sa è ha base di cannabis... Nessuno lo sa, lo si prende tranquillamente come antinausea e (non sapendo che contiene un cannabinoide) nessuno ne diventa dipendente. Strano. Le seghe mentali spesso sono peggio di uno spinello.
        Composto lunedì 25 luglio 2016
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