Nel mio cor più soave, ricordo genti strane e genti con il cor più grande. E mentre sogno di stare con le belle, mi vien voglia di scrivere, su un muro, tutte quelle strane e disumane.
Non confondiamo il cuore come un parco giochi. Non dobbiamo usare il ti voglio bene come l'altalena. Non dobbiamo usare il rispetto come una giostra con il pinguino o l'orsetto. Ma se si vuole farne parte. Sediamoci lì con amore e aspettiamo che ad ognuno arrivi il suo raggio di sole.
Lo so che ci pensi, anch'io ci penso. È un gioco che non vale la candela o una fiamma che vale alimentare?
Erano distanti, in due città diverse, ma lui ogni notte camminava vicino la sua stanza, delicato apriva la sua porta, la guardava, la fissava... in silenzio avanzava verso di lei che bellissima dormiva già da un po' e la accarezzava, la toccava sfiorando il suo viso con un respiro e vedeva i suoi corti capelli neri ribelli al suo tocco...
Ogni notte... dapprima egli litigava col sonno che tardava a venire, ma poi, iniziando a pensarla, si abbandonava ed iniziava il viaggio...
Alle luci dell'alba lei svegliandosi notava la porta socchiusa.
La mia anima romantica e sognatrice vaga per cieli lontani, il mio pensiero vola a te spero ti arrivi come una lieve carezza.
Averti così ad un soffio dal mio viso è un'emozione sublime, qualcosa dentro me ribolle come un vulcano sul punto di esplodere, l'apoteosi dell'attimo e accostando le labbra alle tue in un bacio voluto fortemente da tempo, il difficile è adesso smettere di baciarti.
Lascia dissolvere le emozioni. Annodale prima al cuore.
Cade e ricade il pensiero che lega le nostre anime; rivive fermo nel nitido ricordo.
Nelle voce del nuovo giorno ritrovo la tua trasformata "ora" in vento di primavera.
La dichiarazione più bella non deve essere per forza accompagnata da un diamante: se trovi chi sa guardarti davvero, e vede solo te, chi riesce a farti sentire unica, il resto non importa più neanche a te.