Scritto da: Dolcemente monello
in Diario (Sentimenti)
Brucia questa passione come un fuoco rovente che ci accarezza con prepotenza e, come cera, si scioglie sulle tue labbra.
Composto mercoledì 12 ottobre 2016
Brucia questa passione come un fuoco rovente che ci accarezza con prepotenza e, come cera, si scioglie sulle tue labbra.
A volte non ci accorgiamo di quanto ci apriamo con la gente intorno a noi. Anche se sono conoscenti, noi siamo propensi a raccontare la nostra vita. È così straziante quando ti accorgi di aver detto una cosa di troppo un attimo dopo averla detta, ma purtroppo non si può tornare indietro. Prese le nostre responsabilità, ci inventiamo qualche scusa. La verità è che confessiamo le cose agli sconosciuti, perché non ci preoccupiamo affatto di quello che pensano e quindi di quello che potranno dire in base a quello abbiamo detto. Giusto? A noi non ce ne frega proprio niente di quello che pensa la gente, finché non è qualcosa che riguarda noi. Potrebbero anche pensare che sei racchia e cozza, ma non ce ne frega niente fino a quando non ce lo dicono.
Sento ancora quel profumo, mio tuo non lo so, forse è il nostro. Caldo, luce, sole in quella stanza. Amaro, nero, freddo era quel caffè che aspettava il tuo arrivo, così come l'attesa di essere tua. Scendo, cammino e mi fermo, ti vedo lì, di spalle non so se continuare o meno, se continuo ho paura di cadere in un mare di specchi così da spezzarli e rovinare ciò che mi circonda. ma ti guardo negli occhi e scopro che quella forza di gravità, che mi rende il tuo satellite, e allora avanzo e ti vengo incontro, aspettando che il mio mondo cambi, iniziando dal suo mare, dalle sue terre e dal suo cielo. Sento ancora la tua mano sul mio viso, non mi occorre altro. Piove sul mio viso, fa freddo adesso non sento più nulla in quest'inverno, mi manca l'aria, non sono capace a respirare sott'acqua. Aspetto con ansia quel giorno, non so se arriverà presto, lo spero, lo desidero, lo voglio. Non so come fare a camminare senza di te che insegna i passi. Non voglio cadere dalla cascata, non voglio perdermi in quel labirinto, che è la vita, ti prego dammi la soluzione perché io, sinceramente, non l'ho capita. Sento caldo ora, c'è il sole li fuori, sento l'aria accarezzarmi e dirmi "sei viva", sento l'erba sotto i piedi, un canto vibra nell'aria, sarà il tuo o il mio o il nostro, dirmi "eccoti, un altro passo e sei arrivata", così decido, e continui fino a dirti si, lo voglio oggi e domani.
E ti affezioni così... tra un gesto, una parola, un sorriso.
Dovresti vedere come mi sento quando mi dicono che siamo una bellissima coppia.
Accarezza la mente e potrai stringere il corpo.
Se fossimo stati uguali, probabilmente non ti avrei amato così tanto. Del resto i tuoi difetti erano fuoco, passione e mente perennemente accesa. Se fossimo stati uguali, ti avrei dimenticato più facilmente, avrei voltato le mie spalle con più facilità tornando a guardare verso ciò che era più "Probabile". Se non fossimo stati così diversi da perdersi, probabilmente saresti passato inosservato come tutti gli altri.
Anche per un attimo desidero solo annusare il vento e sentire il mare dentro.
Cercalo, dolce e profondo angelo, quel sorriso, dietro il sipario di questa vita che chiede di aprirsi al mondo, intriso nelle piccole cose di ogni giorno, nella poesia che il tuo cuore sa donare... catturalo, raccoglilo, è caduto forse dal tuo volto, forse dai tuoi occhi, ma non dalla tua anima.
Io ero lì, seduta su una panchina ad aspettare. Aspettare impassibile. Impassibile al vento, che con una folata riusciva a entrare sotto la mia maglietta e farmi salire i brividi, ma il pensiero che sarebbe arrivato riusciva a riscaldarmi; impassibile agli sguardi altrui, agli sguardi delle persone che stanno sempre a giudicare, agli sguardi alla quale non importa tu cosa stia facendo o per chi lo stia facendo, perché saranno sempre lì pronti a giudicare e a puntarti il dito contro per non essere come loro: sempre al comando di qualcun altro, che pena... sono così monotoni, hanno paura di rischiare, di fare follie, di essere diversi...
Era ormai un'ora che aspettavo... quando un uomo anziano si avvicinò e mi chiese: "Ti sto osservando da un po' e da quello che ho potuto notare, sembra che tu stia aspettando qualcuno... perché?"
Stupita dalla domanda non mi affrettai a rispondere: "Per amore. Per cos'altro sennò?"
Il vecchio stupito dalla mia risposta, anche troppo matura per la mia età, rispose: "Capisco, ma non credo che tu ne sia così convinta."
Io, ormai furiosa dall'impudenza di quell'uomo, sbottai: " Beh, lei si sbaglia... per quale altro motivo sarei qui a congelarmi, a sorbirmi gli sguardi accusatori altrui, a essere umiliata, si perché questa è umiliazione, ma lei sa che c'è di nuovo? Quando si è innamorati non importa, non importa più di niente, perché l'amore oltre ad essere il sentimento più bello e più profondo di tutti, è anche sacrificio, per essere innamorati bisogna essere pronti a sacrificarsi per la persona che si ama, bisogna essere disposti a tutto e io lo sono.