Sentimenti

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A volte mi sento come un bimbo, non so da che parte andare, ma so bene cosa scegliere, mi ritrovo in un vortice d'emozioni che vanno e vengono trascinandomi in un firmamento d'amore. Guardo il cielo e vedo immagine sfuocate che formano ricordi passati, mescolo pensieri tra sogno e realtà, non so più cosa è vero, ma l'unica certezza è il suono della tua voce, e la luce dei tuoi occhi, e nella mente una pensiero progettato dal cuore di due persone che sognano l'infinito.

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Abbiamo vissuto momenti unici, ci siamo entrati entrambi nel cuore, messo radici nel profondo dell'anima. E poi all'improvviso davvero non so cosa sia successo, cosa sia cambiato, non riesco a spiegarmelo nemmeno ora che sei andata, senza una parola, senza un perché, lasciando un silenzio assordante dentro me. "Perché"? Siamo passati dall'essere amore puro, al aver lasciato tutto, tutto quel che era il "noi"

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La solitudine vela di malinconia il mio procedere: una costante presenza che rallenta sorrisi senza rubarli, ancor più difficile urlarla al vento che muto, vola lontano incurante.

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Ho bisogno di ritornare al mio linguaggio, quello dove sento il sapore del sesso che scivola giù per la gola a soddisfarmi mente e corpo.

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C'è un filo di speranza per chi non si e mai conosciuto che ci lega a qualcuno che forse domani incontreremo, c'è la speranza che non muore mai, che lega i nostri destini che ci porta ad amare a prima vista a chi è stato il nostro pensiero fisso.

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Non voglio una persona che mi dica mi manchi, voglio una persona che mi dica vengo a prenderti.

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Non parlo quasi mai, centellino parole, perché ho timore, le persone non riescono a capire, fraintendono, avanzano ipotesi ancor prima di avere ascoltato tutto e io non voglio soffrire. Non più. Mi fa paura soffrire. Allora preferisco il silenzio, preferisco ascoltare. Pochi riescono a far straripare quello che ho dentro come un fiume in piena di parole che rompe gli argini del silenzio scontrandosi con i miei umori, con le mie emozioni. Ed ammetto che è liberatorio. Solo pochi riescono a spaccare il muro che mi sono costruita, per proteggermi, che poi mica sempre riesco a proteggermi, perché ho il maledetto vizio di buttarmi in certe situazioni pur sapendo che mi farò male, ma io sono quella del "cogli l'attimo" e a volte capita che più che l'attimo colgo una sassata in fronte... ma sono testarda e non schiodo finché non mi rompo il muso ritrovandomi sola a leccarmi le ferite. Sono così un altalena di emozioni e stati d'animo che mi tengo dentro il più delle volte.

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Odiavo, odiavo, odiavo, ma quanto valeva la pena odiare? L'odio è la punta estrema dell'amore, meritava veramente un sentimento così forte da parte mia? In fondo io lo avevo salvato e lui in cambio continuava a calpestarmi come se tutto fosse dovuto, come se amarlo fosse scontato. Ma nulla è dovuto e il mio amare non è mai scontato. Così presi i miei gesti, il mio amore, i miei sogni, le mie insicurezze e le chiusi a chiave in un angolo remoto dell'anima, lasciai fuori l'indifferenza che è l'unica arma contro chi non merita nulla.

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L'amore è strano, nasce per caso, un giorno qualunque, senza preavviso. Un sorriso, uno sguardo, un atteggiamento, a volte una parola appena e cominciano a svolazzare le farfalle nello stomaco, cambia il modo di vedere il mondo, non lo concepisci più senza quella persona. E non lo avresti mai detto, perché fino ad un attimo prima ti eri giurato che per nulla al mondo avresti fatto attraversare a qualcuno quel muro costruito per proteggerti. E vai piano, la paura ti frega, ma dentro tutto va forte e l'anima balla al ritmo del battito del cuore. L'amore è...

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Stare bene con se stessi. Essere consapevoli di chi siamo. Amarsi e rispettarsi. Questa è una vittoria. Un traguardo importante. A volte si cerca tutto questo in altre persone, in altre "cose"! Poi crescendo e maturando capisci che la tua serenità interiore, la sicurezza di se stessi non dipende che da te ed è proprio quando la raggiungi che cominci ad amarti veramente e a rispettarti. Non hai bisogno di qualcuno che ti stia vicino... ma scegli chi tenerci e lascia gli altri liberi di scegliere se restare oppure no, sapendo che tu non cambierai più perché adesso hai trovato il tuo "equilibrio".