in Diario (Sfogatoio)
Non ti guardo dall'alto in basso perché mi verrebbero le vertigini.
Composto martedì 16 aprile 2019
Non ti guardo dall'alto in basso perché mi verrebbero le vertigini.
Valuta bene chi soffre di manie di protagonismo, si atteggia a persona ma resterà sempre e solo un personaggio.
Ci imporranno di non poter più dire ciò che pensiamo. Ci imporranno di non poter più pensare. Non penseremo più. Nemmeno ce ne accorgeremo.
Dio mio, se non sappiamo quello che facciamo, perdonaci. Ma se lo sappiamo... massacraci.
A parole tutti laureati, ma con i fatti tutti fermi all'asilo.
Preferisco la ruvidezza della mia sincerità alla viscidità della tua falsità.
Non so guardare indietro ma so benissimo guardarmi le spalle.
Forse non lo sai ma quello che disprezzi in me altri vorrebbero comprarlo col sangue.
Ero rimasto sulle doppie facce. Ma qui c'è gente che ne dimostra a dozzine.
Il Cagliari ha perso contro la Juventus, in casa, alla Sardegna Arena, dove è solito dare il massimo di se, con l'appoggio del dodicesimo uomo, alias pubblico, che gioca incitando la squadra. I rossoblu sono scesi in campo, con determinazione, senza timore riverenziale, pur sapendo che la signora, così viene chiamata la prima della classe della serie a, poco avrebbe concesso. L'importante era però non rassegnarsi all'idea di perdere, perché tanto la vincitrice dell'ennesimo scudetto, non avrebbe varcato la soglia dello stadio cagliaritano, senza raccattare gli scontati tre punti. Per giunta, particolare, da non dimenticare, lo stadio era tutto esaurito. Da chi? Quasi sicuramente, senza quasi, dai tifosi bianconeri. E ti pareva. Ognuno tifa la squadra che vuole, ma riempire lo stadio di casa, per sostenere la squadra avversaria, è davvero oltraggioso. I tifosi della signora saranno rimasti soddisfatti della vittoria dei loro beniamini, benché, in apparenza non al massimo della forza, ma devono riconoscere che i rossoblu, pur potendo forse fare di più, non si sono arresi. E allora, la nostra piccola soddisfazione ce la siamo presi lo stesso, pur con molto amaro in bocca. Sapete perché? Il Cagliari ha perso 0 a 2. Al quarantesimo minuto della ripresa, lo juventino Kean ha segnato il secondo gol, senza che il quasi infallibile Cragno potesse opporsi. Subito dopo il gol è andato a esultare sotto la curva del Cagliari, nord o sud, ha poca importanza. La reazione dei tifosi non si è fatta attendere. Risultato? Cori razzisti. Che scandalo. Mi è dispiaciuto per i cori razzisti. Ha gracchiato una tifosa iuventina, ma che il tuo giocatore è andato a esultare sotto la curva avversaria, dopo aver segnato un gol, non te ne sei accorta, o è tutto giustificato, quando si tratta della Juventus? Perché un tifoso non può reagire di pancia, se vede la sua squadra perdere, mentre il giocatore avversario può fare quello che vuole? Non parliamo di colore della pelle, ma di fede calcistica. Ai tifosi del Cagliari non ha fatto piacere quell'esultanza, quasi dirisoria e di che tenore fossero quei cori magari non l'abbiamo sentito, ma dare una connotazione razzista forse è esagerato. Di sicuro, è stata la reazione furiosa dei tifosi rossoblu, che in quel momento non vedevano nemmeno il colore della pelle del giocatore avversario. Se pensiamo che i familiari del tifoso rossoblu, morto d'infarto, dopo la partita Cagliari - Fiorentina, non hanno dato troppa importanza alle parole dette al loro congiunto dai tifosi avversari, come al solito, in questo caso, si sta esagerando a trovare la connotazione razzista dove non c'è.