Quando sei satura, satura di tutto, ogni cosa assume dimensioni enormi. Ogni minima mancanza, il più piccolo torto, una parola di troppo diventa un macigno insostenibile sulle spalle sempre più esili.
Ci si immerge nella lettura quando comprendere è fondamentale. Ci si rifugia nella scrittura quando parlare è superfluo.
Brutto da dire, ma non ho più preghiere da rivolgere, né agli uomini, né a Dio. La sola cosa in cui credo è che sia la vita, ora... a dovermi delle scuse.
Non è vero che certi impulsi, azioni, esternazioni sono così incontrollabili e folli da arrivare all'improvviso. Te ne accorgi quando i nervi stanno per cedere, lo scatto che ne segue è volontario. Dopo che per troppo tempo hai trattenuto quella miscela di lacrime, sangue e sudore freddo, dopo che lo stomaco duole per i morsi della disperazione che ti lacerano la carne... dopo che cerchi di reprimere tutto altrimenti sei additata come quella "tutta matta", perché ancora una volta non capiscono. Se guardassero bene dietro quegli occhi fiammeggianti di rabbia e la fronte perennemente corrugata, forse direbbero "è tanto stanca". Si... sei così stanca che vorresti addormentarti per sempre, ma non sei né egoista né così vigliacca da non affrontare una volta ancora le tue responsabilità.
Fanno tristezza quelli che vanno in giro a sposare cause di pubblica inutilità, perché non hanno nessuna causa o battaglia interiore propria che valga la pena di essere combattuta.
Non me ne frega niente del giudizio della gente, figuriamoci dei pregiudizi e di tutto quello che pensano.
Finiamola con questo buonismo fasullo. Io pensavo che i finti buonisti esistessero solo nel periodo natalizio, invece te li ritrovi dappertutto.
Quando sento notizie di inaudita cattiveria, malevolenza gratuita, penso a persone che io definisco feccia, scorie dell'umanità.
Smettiamola con tutta sta smania di protagonismo, che alla fine non siamo nessuno, siamo persone come tante altre.
A volte pensi di avere a che fare con persone con un'anima, e invece ti ritrovi davanti a cartoni animati.